Inter, dal no per Akcicek al Newcastle su Frattesi: la strategia di Oaktree sul mercato
Il mercato in uscita procede a rilento e frena un eventuale ultimo colpo in entrata
L'Inter potrebbe aver cambiato ancora strategia in corsa, quantomeno ci sta pensando, seguendo i discorsi di Chivu e Marotta, rispettivamente allenatore e presidente del club nerazzurro. Il cinque a zero rifilato al Torino all'esordio ubriaca un po' i pensieri e rischia di spostare in secondo piano alcune lacune che se invece non sono emerse è anche per i troppi demeriti attribuibili alla granata, consegnatasi troppo presto a San Siro. Un rischio che l'Inter ha corso già in passato, quella sensazione di sentirsi a posto quando invece a posto non si è; lo scorso anno è costato uno scudetto: chissà cosa sarebbe accaduto se Inzaghi avesse avuto a disposizione una punta in più e se alla fine Thuram e Lautaro non fossero arrivati spremuti come invece è capitato di vederli. Ma probabilmente è il caso di andare un pochino più a fondo e chiedersi se davvero l'Inter crede realmente di essere completa in ogni reparto.
IL BUDGET
Forse è attorno a questo tema che si aggroviglia la matassa, soprattutto se pensiamo che a un certo punto dell'estate, da Viale della Liberazione si era diffusa la voce secondo la quale Oaktree, a fronte degli enormi ricavi della passata stagione, sarebbe stata disposta a chiudere il mercato con un meno 100 milioni di euro, passività che non avrebbe dovuto tenere conto delle cessioni. Tutti soldi freschi da consegnare nelle mani della dirigenza al fine di rinforzare la squadra. E invece adesso si scopre che non è per niente così, ma che il budget stanziato dalla proprietà fosse di una cinquantina di milioni e che il resto andasse aggiunto poi con il ricavato dalle cessioni degli esuberi. Ma come l'anno scorso, quasi nessun esubero è stato smaltito. Almeno per adesso.NO PER AKCICEK
A dire il vero l'Inter un difensore lo aveva individuato, parliamo di Yusuf Akcicek, giovane promessa del calcio turco che i nerazzurri hanno provato a ingaggiare offrendo quasi il massimo rispetto a quanto concessogli attualmente dalla proprietà in seguito all'esborso da 20 milioni di euro (più 5 milioni di bonus) per Diouf, centrocampista ex Lens. Per Yusuf Akcicek l'Inter si è spinta fino a 15 milioni di euro, ma la risposta è stata "No, grazie".
ENTRATE E USCITE
Dentro Bonny, Sucic, Luis Henrique e Diouf, l'Inter ha finora speso 87 milioni di euro, più i 6 milioni che aveva utilizzato per riscattare Zalewski dalla Roma, che porta il totale a superare i 90 milioni di euro. Poi però ci sono le cessioni: A. Stankovic, Buchanan, Zalewski, una porzione di cartellino di Agoumé e altre piccole operazioni che portano gli incassi a quasi 50 milioni di euro. Senza considerare che gli addii di Correa e Arnautovic hanno liberato molto a bilancio e che Pio Esposito e Bonny non raggiungono neanche lontanamente quelle cifre.
NEWCASTLE SU FRATTESI?
Insomma, altro che -100, la verità è che Oaktree sta conducendo ancora un mercato di grande attenzione ai costi, senza farsi prendere la mano dal colpo a effetto che potrebbe avere incidenza sull’umore di un’intera piazza. Ma la differenza tra il poter e non poter fare si gioca su un altro tavolo, quello della cessione degli esuberi: Taremi, Asllani (ceduto al Torino, ma in prestito con diritto di riscatto), Frattesi (vediamo se l'infortunio di Joelinton spingerà il Newcastle a farsi nuovamente sotto), Zielinski.
DIOUF E NON KONÉ
A un certo punto si è cercato di capire se fosse possibile ricavare qualcosa da Bisseck e Pavard, due calciatori che inizialmente non erano sul mercato, ma che probabilmente, a differenza di altri, avrebbero potuto garantire qualche offerta. Perché? Perché fondamentalmente l'Inter non ha mai cambiato strategia e un colpo di qualità lì davanti era convinta e lo è tuttora che andasse ancora fatto. Ma probabilmente occorreva più fieno di quello che c'era in cascina, perché al di là di tutto, i nerazzurri volevano comunque prendere un vice Dumfries e Bonny in attacco. Poi si è insediato Chivu che ha chiesto anche un altro centrocampista, uno diverso, più fisico e intenso. Manu Koné è stato un sogno durato 24 ore, troppo caro anche quello. Al risveglio dal sogno ci si è trovati Diouf.
SOGNI PROIBITI
E intanto l'attaccante e il difensore, quegli ultimi due pezzi del puzzle che dovrebbero completare la rosa, iniziano a non essere più tanto certi di un arrivo. Ma non perché l'Inter è già forte così e neanche perché il 5-0 di Torino ha offerto particolari certezze. Se non arriveranno altri rinforzi sarà perché dalle cessioni non è arrivato un apporto sufficiente e di conseguenza è ora di fare due conti, a meno che Oaktree non decida di aprire il portafoglio per un ultimo regalo. Ma ormai il grande colpo alla Nico Paz o alla Lookman, il sogno che aveva riacceso la passione di tanti tifosi delusi, non sembra più percorribile.
https://www.calciomercato.com/liste/int ... b5efa5323eCome ampiamente previsto è oaktree che continua ad avere il braccino corto e a non voler investire seriamente nonostante le centinaia di milioni incassati dall'inter in questi anni... poi chi passa peer incapace sono marotta ed ausilio che sono costretti dalla proprieta a non poter fare un mercato come si deve dato che il fondo i milioni se li mette in saccoccia alla faccia della squadra che poi deve scendere in campo...
se volevate sapere perche inzaghi prima ed a breve probabilmente pure ausilio, lasciano l'inter e vanno in arabia piuttosto che rimanere a fare le nozze con i fichi secchi ogni anno. e non è solo per i soldi che guadagnano di piu con gli arabi...
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