esser ha scritto:
Comunque un altro elemento di valore come calafiori che, insieme a zirkzee, ha lasciato il calcio italiano per andare all'estero. Ed in cambio arrivano "fenomeni" come dallinga a migliorare la nostra serie a, ad ennesima riprova di come il livello qualitativo aumenti sempre di più stagione dopo stagione...
Vero (anzi, semplicemente oggettivo) quello che dice Sandro. Se non hai il potere economico/finanziario della Premier o della Liga sei destinato ad essere terra di conquista (come a suo modo è anche la Ligue1, ad esempio). Quindi appena metti in mostra qualche pezzo pregiato arrivano i club dei top campionati e se li portano a casa a suon di milioni. La dinamica del resto è fin troppo chiara e "telefonata". Poi tocca vedere se e come reinvesti e gestisci questi danari (ma è un discorso da fare a parte).
Comunque Zirkzee e Calafiori quando sono tornati in Italia non dico che fossero degli sconosciuti ma poco ci mancava. L'attaccante olandese dopo l'anonima comparsata in quel di Parma aveva fatto bene nell'Anderlecht ma era considerato ancora molto acerbo (infatti nel primo anno in maglia rossoblù non lasciò il segno).
Calafiori dopo essere stato scartato dalla Roma era finito al Basilea (e nemmeno quella che dominava in Svizzera ma in una delle peggiori versioni della loro storia o quasi).
Questo per dire che anche se hai pochi soldi (rispetto ai top campionati europei) un minimo il gap lo puoi ridurre/contenere con le idee e con le conoscenze (e con la capacità di scoutizzare i vari giovani talenti).
Poi chiaramente se non hai la forza economica per tenere certi giocatori sei costretto a darli via dopo 1 o 2 anni fatti bene e puntare su nuove scommesse (che non è detto tu riesca ad azzeccare sempre), ma se (magari) le plusvalenze che riesci ad incassare servono per strutturarti meglio nel medio periodo (come ad esempio ha fatto l'Atalanta) allora ti puoi anche raggiungere risultati positivi (e inaspettati).