Il Napoli è favorito per lo Scudetto: da Inter e Juventus a Milan, Atalanta e Roma, perché partono tutti dietro Conte
La griglia di partenza del campionato: gli azzurri di Antonio Conte sono in prima fila per lo Scudetto
“Napoli favorito per lo Scudetto”, ha detto Allegri. “Poi l’Inter”, ha aggiunto. “Perché si riparte sempre dalla classifica dell’anno scorso”, ha spiegato, per chi non aveva capito.
Scusate, ma che cosa c’era da capire? Per fare un pronostico si possono seguire due strade. Una teoria basata su storia, dna, gioco, filosofia, coincidenze più corsi e ricorsi storici. Una pratica guidata dall’analisi rigorosa di acquisti e cessioni, più bravura dell’allenatore, ansia da prestazione e stress da impegni. Nel pronostico - peraltro fallibile come tutti i pronostici - il Napoli è davanti a tutte le altre.
Le altre sono l’Inter, che può anche trascurare la fake news del downgrade tra Inzaghi e Chivu, ma non può negare l’evidenza di giocatori che hanno bisogno di ricambi puramente suggeriti dall’età: Acerbi, Darmian, Mhkitaryan e attenzione anche a Sommer. Poi ci sono i giocatori in uscita e anche la sensazione che lo shock degli “zero titoli” sarà difficile da smaltire. In positivo: Sucic e Pio Esposito sono potenziali campioni (e titolari). Si vedrà, ma il Napoli al momento è avanti…
Passata in rassegna l’Inter, le altre si raggruppano nelle ambizioni juventine messe a dura prova da un mercato che sarà difficoltoso, dopo le centinaia di milioni sperperati un anno fa. Prendendo Juric, allievo sì ma pure brutta copia dell’originale Gasp, anche l’Atalanta corre il rischio di interrompere la propria crescita. A proposito di Gasperini, la Roma al momento è una speranza pluriennale, non immediata. La Lazio nemmeno quello. Il Bologna dipenderà dai sostituti che si inventerà il ds Sartori, che dopo Zirkzee&Calafiori adesso sperimenta il brivido di rimpiazzare Beukema&Ndoye. Il Milan è rassicurato da - in ordine alfabetico - Allegri, niente Europa, Tare. Però al momento nella possibile squadra titolare mancano il migliore per rendimento (Reijnders) e il peggiore per comportamento (Theo). C’è il vantaggio della settimana dedicata al campionato, con Champions ed Europa League neanche in smart working. Non è un vantaggio teorico. Tutt’altro. È pratico. Lo insegna proprio il Napoli di un estate fa. Ma ci vuole anche un mercato giusto.
Aspettando Ndoye e un vice-Lukaku, già con De Bruyne, Beukema e Lang il Napoli ha imbarcato acquisti importanti per volare in Europa, restando però con i piedi per terra in campionato e con il petto gonfio d’orgoglio per lo Scudetto. La storia dice che Antonio Conte soffre il doppio impegno. Ma attenzione: non si tratta di sofferenza atletica. Semmai gli infortuni, quelli sì, sono da tenere in conto. Con ventidue potenziali titolari, quindi una rosa all’altezza, l’unico dubbio è se Conte avrà ancora un approccio sofferto sotto il profilo dell’ipertensione. Gli sbalzi di umore, le conferenze ravvicinate con messaggi al popolo e anche a De Laurentiis capopopolo. E poi le eventuali ansie da turn over quando mancherà (e prima o poi mancherà: succede) il conforto della vittoria nella partita precedente.
Insomma, le incognite non mancano. Ma una certezza già si intravede: il Napoli al momento è favorito per lo Scudetto. E degno di grande attenzione anche per un bel percorso in Champions League. Le altre sono dietro. Compresa l’Inter. Incluse Juve e Milan. A prescindere dagli allenatori e da quello che dicono in questo imperdibile show estivo spettacolarizzato dalle conferenze di presentazione.
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Dopo aver stretto la mano a un milanista corro a lavarmela. Dopo averla stretta ad uno juventino, mi conto le dita". Avv. Prisco

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