wonderwall ha scritto:
Mi state confondendo
Quindi non conviene andare in Spagna?
fondamentalmente è una questione molto soggettiva.
Karagounis nel suo post ha scritto alcune sciocchezze, perché la disoccupazione della Spagna non c'entra una sega con le Canarie o anche Minorca, dove sono stato di persona, ma che straconsiglierei solo per vacanza, perché per andarci a vivere, devi avere un bel po' di grana, così come per aprire un locale.
Altra idiozia: Parigi offre una miriade di opportunità, personali e culturali, certo. Se hai un botto di grano.
Perché un conto è vivere in una periferia o un conto nel diciassettesimo arrondissement, vicino a Montmartre, dove abitava la signora che affittava l'appartamentino vicino alla Bastiglia dove ho alloggiato una settimana.
Il concetto è: il tuo sogno è vivere a Parigi o Londra o che so, Dublino, e saresti disposto di punto in bianco ad andare a fare il lavapiatti e abitare in un posto cagoso in mezzo ad immigrati vari, pur di potere il sabato approfittare delle tantissime meraviglie in fatto di cultura che offre la città di turno? Avendo a che fare con gente che ti schifa per il solo fatto di essere italiano, battendo i denti d'inverno (leggo che sei di Civitavecchia, quindi non credo sia un cambio meraviglioso da quel lato...ma se a te non disturba, allora meglio il Trentino davvero, sia come lingua che come gente)?
Ovviamente poi su altre situazioni ha detto cose sensate, fondamentalmente dipende molto da cosa ti interessa o meno, da che tipo di clima vorresti, da che professionalità hai, dalle tue possibilità economiche, da quante lingue parli, da quanto ti disturbi avere a che fare con gente che ti considera una sottospecie di essere umano solo perché sei nato in Italia invece di fare amicizia facilmente con italiani e spagnoli, che in pratica sono popoli gemelli.
Lui parla di luoghi comuni ma le sue esperienze dirette sono i racconti di spagnoli (magari che vengono dall'interno) che sono finiti in Belgio (bello eh, ma ne ne sto in Italia per andare lì...), io ho parlato con persone che vivono e lavorano alle Canarie.
Una mia amica qui aveva un'attività sul lastrico col marito, è andata a Tenerife ed ha trovato lavoro dopo 2 giorni come commessa, il marito ha aperto un'attività e quando qui andiamo sotto zero lei scrive sui social che è andata in spiaggia alla faccia nostra.
Conosco due coppie (fidanzati, due sui 25, due sui 35) che sono andate là, lavorano tutti ed il costo della vita è bassissimo. Cioè con 1000 euro al mese una persona là non si fa mancare nulla, a Zurigo con 2000 da quel che ho capito sei quasi povero.
Immagina a Parigi (io ero in una zona centrale e carina, ma non stavo sotto la Tour Eiffel. Eppure 2 brioches e due cappucci li ho pagati 14 euro, ok, ho beccato i ladri, ma tant'è. Calcola poi che nei locali acqua e caffè hanno prezzi molto più alti che in Italia).
Che è stupenda e meravigliosa da turista, ma senza possibilità enormi (non ti dico da morto di fame eh) viverci è impossibile.
Con quello che paghi un monolocale a Parigi, in una zona di #@*§, alle Canarie vivi in un Bell'appartamento in un residence, a due passi (veri) dalla spiaggia, con la piscina interna allo stabile tipo "Melrose Place"
.
E la usi, grazie al clima.
Quindi per come sono fatto io, non esiste neanche un lontano paragone se parliamo di viverci.
Certamente ha ragione Karagounis, sono in mezzo all'Oceano, a 4 ore di volo dall'Italia. Se pensi di patire la saudade o di avere bisogno di una grossa metropoli con migliaia di locali, non è il posto per te.
Dimenticavo: un tatuatore che conosco ha chiuso qui ed è andato là, dice che per mantenersi gli basterebbe fare un tatuaggio al giorno (ma lavora molto di più) e che i suoi clienti migliori sono inglesi ed americani. Perché gli pagano il lavoro e gli danno pure una mancia sostanziosa.
Ovviamente devi saperlo fare, mentre per aprire bar, ristoranti ecc.. la questione è molto più semplice: con 5-10.000 euro al massimo entri direttamente nel tuo nuovo locale, già arredato e funzionante. Questo perché mi hanno raccontato che diversi italiani (
) arrivano lì pensando di stare ancora qui, così l'affitto lo pagano se si ricordano. Piccolo problema: alle Canarie non puoi, perché il padrone del locale, con un giorno di ritardo, può bloccarti la saracinesca e tu non apri più. Da quel lato sono rigorosi al massimo, ma giustamente , dato che i costi di gestione sono infinitamente più bassi rispetto a qui, il fisco ti chiede un forfait (basso) che vale tutto l'anno ed una volta pagato non arrivano altre sorprese: quello è.
Quindi dire che in Italia è uguale è come dire che Messi e Sandro, hanno lo stesso impatto sul Barcellona.
Poi ha i suoi contro, non a tutti piace stare così lontano e isolati, non tutti possono permettersi di prendere ed andare perché magari hanno lavoro fisso o affetti qui, non tutti amano il caldo (giusto), la spiaggia e il sole.
Dipende. Se e quando dovessi seriamente pensarci, dovrai fare le tue valutazioni del caso.