Ma che è sta roba ?

domenica 07 dicembre 2014«Balotelli da piccolo voleva essere bianco»L'ex maestra di Super Mario racconta alla stampa inglese le difficoltà di integrazione vissute da bambino dall'attaccante del Liverpool: «Arrivò ad utilizzare un pennarello rosa per cambiare il colore della sua pelle»di Mattia Mallucci
ROMA - "Balotelli da piccolo voleva diventare bianco. Era arrivato anche ad usare un pennarello rosa per cambiare il colore della sua pelle". La rivelazione arriva dal tabloid inglese 'The Sun' che racconta le difficoltà di integrazione vissute dall'attaccante del Liverpool quando era bambino, attraverso la testimonianza di una sua vecchia maestra.

IL RACCONTO - Balotelli, recentemente messo sotto inchiesta dalla federcalcio inglese per un posto su Instragram rienuto "razzista ed antisemita", secondo quanto riferito al 'Sun' da Tiziana Gatti, sua ex insegnante, avrebbe avuto grosse difficoltà di inserimento, sentendosi spesso emarginato. Il piccolo Mario, racconta la maestrra, aveva sviluppato "dei problemi di identità" a causa del colore della sua pelle. "Una volta gli ho chiesto 'Come ti vedi?" -spiega l'insegnate- Lui spesso mi chiedeva se anche il suo cuore fosse nero. Lo faceva perché voleva essere uguale agli altri. Aveva paura di non essere accettato".

INTEGRAZIONE DIFFICILE - Balotelli sarebbe arrivato addirittura a "lavarsi le mani nell'acqua bollente e ad utilizzare un pennarello rosa" pur di cambiare il colore della sua pelle e "sentirsi così accettato da amici e compagni di classe". Un racconto che spiegherebbe, almeno in parte, i tanti problemi di ambientamento a cui spesso è andato incontro Balotelli. "Why always me?" recitava la famosa maglietta mostrata ai tempi del Manchester City, a sottolineare il suo sentirsi "l'unico bersaglio" di critiche e polemiche da parte di stampa e tifosi.

Non è un fenomeno così raro. Ci sono molti neri che vogliono essere più chiari (bleaching) e anche qualche bianco che vuole essere nero. Anzi probabilmente per un nero che cresce tra i bianchi è una cosa normale. Utilizzare questo aneddoto nel contesto attuale e con un pubblico che potrebbe non avere gli strumenti per capire però è da veri ed autentici pezzi di #@*§.

Sì è vero Lud,ma qui si parla del Balotelli giocatore non del Mario come persona,non è che se i tifosi del Manchester City o Liverpool,Inter o Milan lo fischiano è perchè è nero,ma solo perchè non si impegna,non aiuta la squadra e non corre in campo,che poi il discorso che hai fatto te è giusto

Beh no. Qui si vuole psicologizzare su Balotelli l'uomo. L'intento è quello di prolungare la polemica sul suo tweet politicamente ingenuo andando nel personale e tentando di creare una specie di caso attorno a Balotelli ed una questione razziale, dove probabilmente non c'è un #@*§. Balotelli è un hip hopparo e un calciatore rockstar. Il suo ambiente non è più un asilo pieno di piccoli rompicoglioni bresciani. Ora è più plausibile che giri con la matita nera.

Beh no. Qui si vuole psicologizzare su Balotelli l'uomo. L'intento è quello di prolungare la polemica sul suo tweet politicamente ingenuo andando nel personale e tentando di creare una specie di caso attorno a Balotelli ed una questione razziale, dove probabilmente non c'è un #@*§. Balotelli è un hip hopparo e un calciatore rockstar. Il suo ambiente non è più un asilo pieno di piccoli rompicoglioni bresciani. Ora è più plausibile che giri con la matita nera. (Apparte le battute: dalle sue interviste si evince che qualche pensiero sul essere nero e italiano etc ce l'ha.)

Come il post su Facebook che fece dopo l'eliminazione dal Mondiale

"Come" in senso ironico?

Dipende tutto da quello che si sente lui,anche lì noi non lo abbiamo mica criticato per le sue origini ma per come ha giocato il Mondiale

Non ho bene presente quel tweet. Ricordo che lì fu lui a tirare in ballo la razza ma non in un discorso del tipo "mi avete scaricato perché sono nero"; era un po' più complesso. Quello che dico io è: con questa storia qui si tenta di fabbricare un problema razziale dove non esiste. Balotelli si è sempre espresso in un modo molto equilibrato sulla questione denotando un pensiero non poco sviluppato.