arres82 ha scritto:
Secondo me, in generale, non ha senso legare il destino di un allenatore al risultato di una partita, che spesso dipende da fattori estemporanei più che dalla bravura dell'allenatore (nel bene o nel male).
La stagione del Milan è fallimentare indipendentemente dal risultato di Firenze, una sconfitta non cambierebbe la situazione: allenatore incapace, squadra mediocre, giocatori con atteggiamento impresentabile.
E queste cose sono le stesse dall'inizio del campionato (in cui però i risultati arrivavano) e sono una costante nel 2015, anno in cui il Milan ha battuto finora solo le ultime due in classifica (e le riserve del Sassuolo in Coppa Italia).
Supponi che il Milan domenica faccia schifo a Firenze (probabile). Sarebbe solo l'ennesima conferma degli ultimi due mesi e mezzo, tanto valeva cambiarlo prima.
Supponi che il Milan faccia bene (improbabile). Vuol dire che la stagione diventa positiva? No, una #@*§ era e una #@*§ rimane.
Cambiarlo ora sarebbe un cambiarlo giusto per dare un contentino ai tifosi: non ci sono obiettivi concreti da raggiungere, e al suo posto verrebbe un Tassotti o un Brocchi, due che di lavoro non hanno mai fatto l'allenatore.
Vantaggi dell'operazione? Nessuno.
Spero di essermi spiegato: per me Inzaghi è degno solo della panchina dei giardinetti, ma ormai non c'è nessuna utilità nel cambiarlo, e tanto più se il cambio avviene per il risultato specifico di una partita, che ormai è totalmente inutile alla luce del disastro precedente.
Però cambiando magari rischi di non fare più figure barbine e di dare un minimo di motivazione al gruppo alla ricerca del 6° posto che varrebbe Europa League e non è così irraggiungibile. E' una via Crucis così, cambiando con una soluzione interna evitiamo spese e sberleffi da tutta Italia
Perchè la rosa, questa rosa, con un allenatore buono avrebbe almeno 10 punti in più e con un grande allenatore 15/20