Se l'è cavata con poco26.06.2014 16.31 di Andrea Losapio Twitter: @losapiotmw articolo letto 1314 volte
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www.imagephotoagency.itQuattro mesi di squalifica da ogni campo di calcio, pure dai torneini del CSI - dove comunque non avrebbe giocato - e forse qualcuno gli vieterà pure di mordere la sabbia in spiaggia, più nove gare di squalifica con l'Uruguay. Quanto è giusto il verdetto che la FIFA ha rifilato a sua vampirità Luisito Suarez? Sicuramente è interessante dal punto di vista delle competizioni internazionali: il suo mondiale è terminato qui e, ammesso che le amichevoli vengano escluse - sarebbe d'uopo - dal conteggio della squalifica, pure la Copa America sarà salutata. Certo, probabilmente una squalifica valida solamente nelle fasi finali (appunto, Copa America e Mondiale) sarebbe ancora più giusta, dimodoché Suarez possa - presumibilmente - saltare pure gare del prossimo futuro, ritornando solo per la Copa America 2019, quando avrà 32 anni.
Invece Suarez se l'è cavata con poco, perché ai prossimi Mondiali 2018 in Russia ci sarà. E forse non dovrebbe esserci, ammesso e non concesso che l'Uruguay ci arrivi.
I quattro mesi di squalifica termineranno a fine settembre, più o meno come la precedente in Premier dopo l'insulto razzista a Evra.
Insomma, si può legittimamente considerare che, per un recidivo del contatto canini-cute, qualcosa di più poteva essere fatto. Qualcuno aveva prospettato una squalifica di due anni, si è dato un colpo alla botte e una al cerchio, impedendogli di giocare in tornei internazionali. Al prossimo calco dentale la FIFA riuscirà a essere meno clemente?
La chiusura è, comunque, dedicata all'arbitro e ai suoi collaboratori. Ci può stare non vedere nel momento, ma dopo che Chiellini ha mostrato i canini sulla spalla, cosa si poteva fare se non espellerlo?