Per la banda Vidal ora il Brasile Pietro Marchesi - Lun, 23/06/2014 - 18:54
Se, ad inizio Mondiale, avessero detto ad Olanda e Cile, inserite in un gruppo con la Spagna, che all'ultimo incontro sarebbero già state qualificate, senza dubbio, Orange e la Roja avrebbero firmato senza indugi. Si cerca di vincere x evitare negli ottavi lo scontro da brividi contro il Brasile, padrone di casa. Sotto questo punto di vista parte favorita l'Olanda, la cui differenza reti arride agli uomini di Van Gaal, permettendo loro di giocare per due risultati su tre. Alla vigilia scambio di complimenti reciproci tra i due allenatori con Van Gaal che elogia il gioco dei Sud-americani sprecando l'aggettivo “fantastico”, mentre Sanpaoli si schernisce e cerca di togliere pressione ai suoi, indicando gli Orange come logici favoriti. Sicuramente per un possibile esito non ci si può appoggiare ai precedenti, considerando che l'unico risale ad inizio del secolo scorso, nel 1928, con una gara delle Olimpiadi che vide un pareggio per 2-2, con gli Europei che poi ebbero la meglio al sorteggio. Più significativo, forse per gli amanti delle statistiche, il dato che non vede gli Olandesi sconfitti nel girone iniziale dei Mondiali da 20 anni. Cambiamenti rispetto alle prime due uscite per gli Orange che, anche a causa dell'infortunio di Martins Indi e la squalifica di Van Persie, partono dall'inizio, complice l'abbassamento di Blind, con Kuyt e Lens; fuori anche de Guzman rimpiazzato da Wijnaldum che gli era subentrato già nelle due partite precedenti. Sorpresa, e non da poco, anche nel Cile nel quale Vidal siede in panchina, sostituito, non da Valdivia come ci si potrebbe attendere, ma dal 23enne centrocampista del Twente Felipe Gutierrez.
Però match bruttino tra Cile e Olanda. Da notare al 33' : punizione dalla destra, battuta forte e l'obiettivo laziale De Vrij arriva di testa, sfiorando il palo. Olanda deludente ma c'è Robben: pallone per l'esterno del Bayern nella sua meta campo, che mette il turbo sfuggendo al primo avversario, arriva al limite saltandone un secondo, e in area, defilato, chiude in diagonale sfiorando il gran goal. Primo tempo deludentissimo tra due squadre che si accontentano di non farsi male. Ci prova un po' di più il Cile ma senza alcun risultato apprezzabile, non ci prova l'Olanda che si limita a tenere le consegne, aspettando che Robben la risolva da solo. Per l'integralista Van Gaal, avversario abituale delle Italiane negli anni 90' con il suo Ajax, un match nella prima frazione che ricalca più il difensivismo trapattoniano e che di olandese ha ben poco. Venti minuti dal termine e gli allenatori si giocano le ultime carte. Nell'Olanda dentro Depay, protagonista nel match contro l'Australia con una rete ed un assist, e il centrocampista del Norwich Fer mentre Sanpaoli inserisce Valdivia. Cile che cerca la vittoria e Olanda che trova la rete grazie ai nuovi entrati con van Gaal a vincere la sfida nella sfida tra allenatori sui cambi. Prima è Depay a trovare una conclusione pericolosa da fuori deviata da bravo in corner. Battuta e i difensori cileni si perdono Fer cherealizza di testa, trovando l'angolino. Corner dall'altra parte e De Jong e Jara si scambiano i ruoli, con il mediano rossonero che di testa rischia l'autogoal ed il Cileno che respinge involontariamente sulla linea. Incredibile! Cile alla ricerca del pareggio e, in pieno recupero, su corner per i Sudamericani, ripartenza letale degli Orange che, con tre passaggi, arrivano in porta. Lancio per Robben, fuga sulla sinistra e centro per l'accorrente Depay, di nuovo decisivo. Due a zero per i vice Campioni del mondo, senza aver giocato per 70 minuti, ma incredibilmente cinici.
Robben ormai sembra di un altro mondo.
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