Il bilancio del presidente Coni: "C'è delusione per l'oro non vinto, ma abbiamo fatto meglio di Vancouver: in Corea comunque ne voglio almeno 3. Il caso Frullani ha creato imbarazzo, ma fatico a individuare nostre responsabilità" Soddisfatto ma non troppo. Si può riassumere così lo stato d’animo del presidente del Coni Giovanni Malagò, che traccia il bilancio finale della spedizione azzurra a Sochi 2014. “Siamo venuti in Russia con una squadra molto giovane. La più giovane di sempre: i ragazzi saliti sul podio hanno l’età media più bassa di sempre, 25.81, grazie soprattutto alla componente femminile (e inflazionata dal 40enne Zoeggeler, ndr). A Salt Lake City alla stessa voce avevamo un 30,47, troppo per pensare di restare al vertice a lungo. Mi preme sottolineare che abbiamo 58 atleti finalisti su 110, che hanno ricevuto il diploma del Cio. Un atleta su due è andato in finale: è un dato sbalorditivo, segna un 50% in più rispetto a Vancouver ed eguaglia quasi Torino, dove però la squadra gareggiando in casa aveva quasi il doppio degli atleti”.
FONDO A FONDO — Il numero uno dello sport italiano ha ben presenti le note negative. “In sport come bob, skeleton e pattinaggio su pista lunga siamo mancati. E anche lo sci di fondo ha oggettivamente deluso. Sapevamo che non potevamo avere grosse aspettative, ma certamente la disciplina sarà oggetto di una riflessione lunga ed approfondita, vedremo se con gli attuali tecnici o con dei nuovi. E poi c’è il dato clamoroso dei quarti posti. Otto come il numero complessivo delle medaglie. La Norvegia, che qui ha il record di quarti posti con 11, ha vinto 26 medaglie, gli Usa se ne sono aggiudicate 27 con 9 medaglie di legno. L’Italia è 22a nel medagliere per ori, ma 12a come numero complessivo di medaglie e nella classifica Cio, che tiene conto dei piazzamenti da primo a ottavo posto. E’ vero, abbiamo zero ori come non accadeva da Lake Placid 1980, ma le 8 medaglie e i tanti piazzamenti ci fanno guardare con fiducia al futuro”.
caso frullani — Il presidente torna sul caso della positività del bobbista William Frullani, che al di là dello spessore limitato dell’atleta, qualche imbarazzo lo ha creato. “Ho apprezzato che il presidente della Fisi Roda si sia scusato. La superficialità e la stupidità di Frullani ci hanno trascinato in basso. Ma ripeto, da parte nostra fatico a individuare responsabilità”.
FUTURO ROSEO — Malagò chiude con uno sguardo fiducioso al futuro. “Lo dico già da ora: nel 2018 in Corea voglio da 10 a 13 medaglie, con 3 ori come obiettivo di spedizione. Inizieremo a programmare da subito. L’evento olimpiade invernale piace, i dati di ascolto di Sky e Cielo lo indicano chiaramente. Nel frattempo mi impegnerò per la candidatura per i Mondiali di Sci di Cortina 2019. E ovviamente resta in piedi anche il progetto candidatura di Roma 2024. Matteo Renzi ha a cuore lo sport e sono certo che ci sosterrà”.
http://www.gazzetta.it/Olimpiadi/23-02- ... 5829.shtmlE' molto raro che mi trovi d'accordo con una persona ai vertici dello sport italiano (sia coni, figc o quello che vi pare): questa è una di quelle poche eccezioni. Sottoscrivo tutto.