Quello con la maschera si chiama Junior Cally, uno degli 8.000 trapper spuntati fuori dal nulla negli ultimi 5 anni che fanno solo tamarrate su tamarrate.
Però permettetemi, da conoscitore e appassionato di rap, di spezzare una lancia a suo favore, nonostante personalmente lo metta al livello di #@*§ pari ad Achille Lauro, Dark Polo Gang e compagnia cantate. I testi di un pezzo rap sono sempre molto forti, in moltissimi fanno pezzi in cui prendono di mira il sesso opposto, inneggiano alle caserme in fiamme o cose del genere. È proprio un tratto caratteristico del genere, che io non apprezzo (difatti preferisco il filone più "poetico" di Rancore, Mezzosangue, Claver Gold etc..) ma che fa parte del gioco.
Lo sbaglio non lo fa Junior Cally, ma chi ha deciso di invitare un rappresentante di quel filone a Sanremo.
Un altro, per esempio, con i dovuti distingui, è Salmo, ormai una delle colonne portanti del rap italiano. Basta ascoltarsi qualche sua vecchia canzone quali Yoko Ono o un Dio Personale per capire, pezzi potenti e senza troppi giri di parole che possono tranquillamente essere definiti sessisti ("Scusa stronz.a ma la mia penna è maschilista") o profani o che inneggiano alla violenza ("Un pervertito in sottoveste emana luce celeste, ha le spine sulle teste, entro in chiesa col winchester"), pure ultimamente ha fatto una canzone piena zeppa di bestemmie
Però lui è stato ampiamente più furbo di Junior Cally, ha rigraziato e declinato l'offerta (come ospite) perché sarebbe stato come mettere un toro imbizzarrito dentro la Hall dell'Hilton.