Giusto postare l'intera intervista, anche l'interesse per Julio Cesar è notevole
Tra presente e futuro, tra Italia ed Inghilterra. All’indomani della sconfitta incassata contro l’Atalanta, il Presidente del Cagliari Massimo Cellino non nasconde amarezza e delusione, ma nell’immediato futuro nessun stravolgimento, solo fiducia e continuità. In un intervista rilasciata all’Unione Sarda, Cellino spazia, toccando più temi. Sul momento della squadra spiega: “Non dovevamo perdere e sono incazzato, ma non per la sconfitta. Allarme rosso? No, perché questi ragazzi sono eccezionali. Questa squadra è una famiglia e io per loro sono come un papà. Senza me Lopez non può crescere, i ragazzi sono nervosi. Ma io non posso restare, perché non voglio tornare in prigione. E se resto qui…”. Il futuro si chiama Inghilterra, il progetto è quello del Leeds United, società del campionato di Serie B inglese. Sabato infatti Cellino era a Londra in compagnia di Matteoli, Festa e l’avvocato Accardi: si è parlato della possibilità di acquistare il Leeds, una trattativa ben avviata con solide fondamenta. L’operazione piace, Cellino potrebbe definirla a settimane. Ma non solo. Il viaggio in Inghilterra è stata un’occasione anche per sondare il mercato. Il nome, prestigioso, è quello di Julio Cesar. Il portiere brasiliano è ai margini del progetto Qpr e vorrebbe presentarsi ai Mondiali nelle migliori condizioni. Cellino ci ha provato ma il giocatore ha gentilmente declinato l’offerta: il brasiliano spera in una chiamata importante. Parole interessanti anche su Adryan, il nuovo colpo pronto ad essere ufficializzato: “L’ho trattato per sei mesi, è un fenomeno e l’anno prossimo giocherà col Barcellona”. La cessione di Radja? “Radja lo volevano Paris Saint Germain e City, ma l’ho ceduto alla Roma. Lui non voleva andarsene, l’ho costretto. Un anno fa lo Zenit di Spalletti aveva offerto 25 milioni e la Juve, il 30 agosto, è arrivata a offrirne 20. E Radja, il giorno dopo, è venuto in sede e ha allungato il contratto. Ma non poteva restare qui. Come poteva crescere in uno stadio con quattro gatti e una squadra senza ambizioni? La Juve voleva prenderlo e lasciarlo fino a fine stagione, come fece con O’Neill. Ma non aveva senso. L’ho regalato alla Roma, un prestito da 3 milioni. Lì crescerà, con campioni come Totti e De Rossi, un bravo allenatore e un ambiente che già lo ama”. Cellino rilascia dichiarazioni forti anche sulla gestione del mercato in uscita: “Se domani mi dovessero chiedere Astori o altri, li lascio andare. Non posso difendere i miei ragazzi e allora li regalo tutti”. Cellino non si ferma, tra Cagliari, Leeds e mercato. Un vortice destinato a regalare ancora novità e colpi di scena.
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