mÆvericĸ ha scritto:
Appena vista "White Bear" (la mia prima puntata).
Mind-blowing

E' come perdere la verginità con Miriam Leone
redguerrier ha scritto:
Ah sfondi una porta aperta, io Arkangel l'ho adorato.
Altro episodio assurdo, ma mi sembra nessuno l'abbia citato, è Ricordi Pericolosi.
Citata, citata, mi è piaciuta molto.
Diciamo, in generale, la prima stagione è irripetibile, perché ha 3 episodi meravigliosi, due dei quali top (a mio giudizio).
Cita:
Sì il cambio di rotta sicuramente c'è stato.
Per me anche legittimo, onde evitare che il meccanismo diventasse ripetitivo.
Poi, in giro sentivo robe tipo:" se non c'è il finale cattivo non è black mirror, perché non è cattivo".
Ecco, questo io non lo condivido
Per me non è necessario il finale dove tutto va a #@*§, per avere quel tipo di sensazione di malessere che la serie vuole trasmettere.
Io ho amato San Junipero proprio per come ribalta in canone della serie, con un finale che per me è "happy" solo per modo di dire.
Pure il finale di "Torna de me", che è della seconda, può essere happy a seconda della prospettiva

"Torna da me" episodio molto bello però secondo me.
La scena dove sono sul burrone, con l'urlo di lei è stupenda.
Io forse amo addirittura di più gli episodi che riescono a distruggerti senza finale dove tutti finiscono nella #@*§, trucco che funziona benissimo se ben fatto, ma che rende anche la cosa più semplice, non so se mi spiego.
Si ecco, San Junipero ha un finale in teoria happy ending, ma sono veramente appesi su un filo.
Per quanto adorato, trovo sbagliato l'happy ending lì, per come si erano messe le cose.
Mentre invece dipende come si concludono gli episodi: è vero che dopo episodi sempre con un finale che ti sconvolge, che lascia senza speranze, cambiare è positivo, deve esserci coerenza.
E il modo in cui in black mirror distruggono le cose, anche in maniera inaspettata, è il motivo per cui apprezzo molto di più questo genere di finali.
Poi c'è da dire che si viene indottrinati, c'è una pseudo cultura che vede qualcosa di positivo come più facile, meno raffinato, più commerciale (e in parte è così), che obbliga quasi a volere un bad ending perché fa guadagnare punti, anche come percezione della qualità.