LudwigvonFicker ha scritto:
Deus84 ha scritto:
Simon Klett disse:
" Il giudizio del singolo, benché asettico ed impersonale, non rispetta mai l'emotività del gruppo"
Con questo non intendo porre limiti al giudizio, quanto piuttosto cercare di frenarne l'opinione. Secondo me ti sbagli: sei un ragazzo intelligente, e ti ammiro. Tra noi c'è Mannschaftsgeist ma non potrà mai esserci l'intesa massima della (gegen) Selbstbefleckung, alla quale tu aspiri, celata da una coltre di nubi.
La serie TV verte sull'amicizia fondamentalmente. Sul vincolo che unisce (e separa) colleghi, amici, amanti, innamorati. Cosa saresti disposto a fare per un amico, te, Lud ? Saresti disposto a fare del male a qualcuno ? A ferirne le carni oltre che le idee ? Pensaci bene e fammi sapere.
Io la ritengo una serie di altissima qualità, con un'ottima interpretazione e pochi (pochissimi) punti deboli.
Che stranissimo intervento, divino Deus.
Inizio con la parte sulla serie TV. Io ho visto soltanto fino a puntata Nr. 5 e di questi conflitti che tu rilievi io non ne ho ancora visto - almeno non in maniera più pronunciata rispetto ad un po' tutte le altre serie TV. Il mio commento si riferisce alla realizzazione se vogliamo stilistica di una storia sui supereroi. Non pensando di aver di fronte un prodotto che offre grandi spunti di riflessione etc. la mia opinione non ha toccato eventuali contenuti etc... . (che forse possono ancora arrivare)
Per ora temo proprio che i nostri giudizi siano diametralmente opposti.
Per quanto riguarda l'interpretazione. Posso essere d'accordo che ci sono anche interpretazioni buone. Le cose che riguardano il Kingpin per essere sintetico. Ma tutto ciò che ruota attorno al ufficio del Daredevil è di livello veramente sub-standard. Ti inviterei - veramente! - a riguardarti le scene in ufficio tra la biondona ed il socio (il socio è sempre pessimo). Ho presente una di queste scene ora proprio
perché mi ha colpito il livello veramente basso, della recitazione, dello script...
Vengo alla prima parte piuttosto criptica del tuo messaggio: Sarebbe veramente interessante sapere cosa intendi per "Gegen-Selbstbefleckung/Selbstbefleckung" in questo contesto, cioè in opposizione al Mannschaftsgeist tra "noi" (che presumo si riferisca al forum).
In ogni caso: o fraintendo quello che vuoi dire o trovo un po'esagerato vedere nei miei messaggi o nella tematica un potenziale per ferire delle emotività...
Un sentito grazie.
In merito al quesito sollevato le rispondo con un illustrazione: immagini di trovarsi nei pressi di un bosco. Si trova esattamente ai margini di una radura, in cui immensi e antichi alberi proiettano ombre aliene sul terreno. Si avvicina - un po' frastornato - ad una di queste possenti rappresentazioni terrene di Gaia ed - estasiato - alza lo sguardo.
Ecco! Vede centinaia - anzi, migliaia - di foglie. Il loro colore è verde spento, e la loro forma quasi fastidiosa. Improvvisamente si alza da terra, quasi spinto da una forza sovrannaturale, e dopo pochi secondi si ritrova sopra l'albero di cui prima. Ora abbassa lo sguardo verso le foglie, e nota che il loro colore è cambiato: ora sono di un giallo scintillante, quasi bianco. Come mai ? E' il riflesso del Sole. E' una parabola che ho trovato sempre prepotentemente intuitiva. Le cose cambiano in base alla prospettiva dalle quali li guardiamo. E' un concetto che Nietzsche probabilmente troverebbe ripugnante, ma a noi ciò non interessa. E' un'idea applicabile a tanti campi dalla vita, ed in questo caso la propongo in relazione alla recitazione. Provi - cortesemente - ad osservare la recitazione del compagno di Matt da un punto di vista
differente. Si sforzi - anche solo per un attimo - e provi a spostarsi metaforicamente nel giudicare la sua performance. Io l'ho fatto, e non me ne sono pentito. Ho intravisto buone capacità, tanto impegno; ho visto un giovane uomo
vivere, e non recitare. E la cosa mi è piaciuta.
In merito alla questione da lei sollevata sulla Mannschaftsgeist. E' ovviamente un'osservazione riferita esclusivamente al forum, così come la
Gegen-Selbstbefleckung altri non è che un'ispirazione reciproca. Come lei ben sa le parole da me usate possono avere anche altri significati legati alla sfera sessuale. Ho usato un'iperbole esclusivamente per dare forza ad un concetto altrimenti troppo sottile e quasi imperscrutabile nella sua caducità. Ammiro molto alcuni suoi ragionamenti e modi di pensare che ho trovati riportati in altri thread. Ho tratto ispirazione - ah! lo ammetto - e in tal senso va ad intendersi tale concetto.
Un caro saluto,