Non ho sonno di Dario Argento (2001)
Dario Argento parlando di questo film pronunciò questa frase: “Per me rappresenta un ritorno al passato”.
Mi domando: ma di quale passato sta parlando? Forse di un passato molto ma molto remoto, nascosto ormai dalle nebbie e dalle ragnatele del tempo, forse a questo si riferiva, francamente non ne vedo altri, perché questo suo film è davvero ben lontano dai fasti di quel suo glorioso passato, quello a cui si riferisce lui.
E’ un film insipido, stupido, banale, inutile e privo di qualsiasi regola cinematografica, è girato talmente male da sembrare il prodotto di un regista amatoriale che vuole solo fare impressione sui suoi amichetti del cuore.
Sbaglia completamente tutto, dalla storia ai primi piani dei suoi attori completamente spaesati(eh si che aveva nel suo cast il fior fiore della recitazione, da Max Von Sydow a Rossella Falk), creando così uno dei thriller più assurdi che si siano mai visti.
E’ davvero imbarazzante assistere a scene mal ideate come
Se poi tutto è accompagnato nell’ordine da un nano assassino(peggio ancora se ha le sembianze del pupazzo di “Profondo Rosso”, da una scena di sesso gratuita e priva di qualsiasi enfasi(i due avevano un coinvolgimento emotivo degno di due cadaveri), un finale copiato a Lucio Fulci(
) e una poesia di Asia Argento(e te pareva che mancava) potete ben immaginare che roba sopraffina si ha davanti.
Assistere a un simile spettacolo(e lo dico con franchezza) fa male, è distruttiva per la salute psichica di chi è guarda(e non sto esagerando, già al secondo fotogramma si ha voglia di spaccare il televisore a martellate) e soprattutto è demoralizzante per tutti coloro che hanno amato i lavori precedenti di Argento, che si chiedono dove sia finita la poesia dei suoi precedenti film, dove sia finito quel regista così talentuoso che ha ammaliato e terrorizzato milioni di spettatori negli anni ’70-’80.
Ormai quel regista non esiste più, è stato sommerso da quintali di immondizia e la cosa peggiore è che sta rovinando tutto quello che di buono ha costruito negli anni precedenti.
Non è un ritorno al passato ma un proseguimento in un presente fatto di mediocrità.
E in molti ci chiediamo quando tutto ciò avrà fine.