Morto Dennis Hopper, divo ribelle di Easy Rider
E’ morto all’età di 74 anni l’attore e regista statunitense Dennis Hopper. Da diversi mesi combatteva contro una grave malattia.
Personalità effervescente e anticonformista, si è fatto notare come giovane ribelle, accanto a James Dean, in “Gioventù bruciata” (1955) e “Il gigante” (1956), legando in seguito il proprio nome alla breve stagione hippy e antiautoritaria del cinema americano dei tardi anni sessanta: il suo esordio dietro la macchina da presa, “Easy Rider” (1969), è infatti divenuto il film-manifesto dell’epoca.
In seguito, anche a causa di travagli personali, i suoi atteggiamenti si sono ammorbiditi, rimanendo comunque la sua personalità difficilmente catalogabile nell’establishment.
Come regista, si ricordano “Out of the Blue” (1981), “Colors” (1987), “The Hot Spot” (1990); come attore: “L’amico americano” (1977) di Wim Wenders, “Apocalypse Now” (1979) di Francis Ford Coppola, “Velluto blu” (1986) di David Lynch, “Il cuore nero di Paris Trout” (1991) di Stephen Gyllenhaal, “Una vita al massimo” (1993) di Tony Scott, “Speed” (1994) di Jan de Bont, “Waterworld” (1995) di Kevin Reynolds, “Basquiat” (1996) di Julian Schnabel, “Space Trucker” (1996) di Stuart Gordon, “Blackout” (1997) di Abel Ferrara, “La terra dei morti viventi” (2005) di George A. Romero e “Palermo Shooting” (2008) di Wim Wenders.
Politicamente si considerava un repubblicano, ma nelle elezioni americane del 2008 ha avuto un ripensamento e ha fatto campagna con un certo fervore per Barack Obama: fra i motivi di questa scelta Hopper ha indicato le delusioni provocategli dagli ultimi anni di presidenza di George W. Bush e la candidatura di Sarah Palin come vicepresidente repubblicano.
Nell’ottobre 2009 il suo manager ha dichiarato che l’attore soffriva di cancro alla prostata e ha cancellato tutti gli impegni lavorativi per concentrarsi sulle cure mediche, mentre il 26 marzo 2010, pesando appena 45 kilogrammi, è stato dichiarato malato in fase terminale dal suo avvocato, ma non è voluto mancare alla consegna della stella con il suo nome sulla Hollywood walk of fame con l’amico di sempre Jack Nicholson.
http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/p/cu ... pper.shtml
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Era nell'aria putroppo...le sue gravi condizioni erano note da mesi
Ottimo attore...di lui si ricorda naturalmente l'interpretazione del fotoreporter in *Apocalypse now* e di "Billy" in *Easy Rider* (di cui è anche regista) ma personalmente ci terrei a sottolineare la caratterizzazione del padre alcolizzato di Matt Dillon e Mickey Rourke in *Rusty il selvaggio*.
R.I.P.