Nonostante il trailer facesse intendere tutt'altro, alla fine non muore nessuno e non posso che esserne felice. La scena finale con quel ballo è semplicemente sublime e fa venire voglia di vivere. L'ultimo abbraccio fra i Guardiani è leggendario, con Groot che per la prima volta parla dicendo "Vi voglio bene ragazzi" ed è stato un colpo al cuore quando si rimane mezzo secondo col cuore a mezz'aria per la sorpresa per poi lasciar spazio alla commozione più totale con la realizzazione che Groot non ha fatto altro che dire come sempre "Io sono Groot", solo che ormai facciamo parte anche noi dei Guardiani della Galassia e perciò siamo in grado di capire quello che dice (esattamente come Gamora qualche minuto prima).
La storia di Rocket è fantastica, le scene con i suoi flashback sono una più commovente dell'altra, e nella scena in cui sta per lasciarci le penne ho sentito più di una persona singhiozzare in sala. Apice quando trova i procioni in gabbia e realizza, per la prima volta, di essere effettivamente un procione (trasformando improvvisamente tutte le gag dei film passati in tutt'altro). Gunn infatti si è voluto concentrare sugli ultimi degli ultimi, mostrando un cattivo, l'Alto Evoluzionario (sublime), che è alla stregua di un Dio capriccioso con il pallino di voler creare la specie perfetta. Questo lo porta a scontrarsi con la fantastica ironia della natura, che gli para davanti sempre un'imperfezione, una dietro l'altra. Ed è proprio questa imperfezione perfetta a regnare sovrana per tutto il film.

L'arco narrativo dei Guardiani si conclude in maniera perfetta, ognuno trova la naturale conclusione del suo percorso. Rocket finalmente inizia a farsi chiamare Rocket Racoon, si toglie di dosso i sensi di colpa per la morte dei suoi ex compagni e diventa il leader dei Guardiani, Quill si decide a tornare dal nonno materno sulla Terra (altra scena fra le più commoventi dell'universo Marvel), Nebula riconosce nel Pianeta dei Guardiani la sua nuova casa e la famiglia che non ha mai avuto, Gamora torna dai Ravagers(altre lacrime, a inizio film Quill gli fa notare che quei criminali spaziali non potranno mai essere la sua famiglia, ma quando torna da loro si dimostra esattamente il contrario, alla fine sono dei Guardiani della Galassia di cui non abbiamo mai seguito le vicende), Drax di nuovo lacrimoni, basta la frase che gli rivolge Gamora "Su quella nave ti ho visto per chi sei veramente, tu non sei nato per essere un distruttore, sei nato per essere padre", mentre Mantis capisce di essere sempre stata agli ordini prima di Ego e poi dei Guardiani e di non aver mai fatto veramente quello che voleva lei, ovvero esplorare lo Spazio infinito.

Uno dei migliori film Marvel se non il migliore. Grazie di tutto Guardiani.