Ieri causa maltempo e lieve indisposizione che mi hanno impedito di uscire di casa mi sono vista un paio di film.
Io e Marley di David Frankel(2008)
Molti mi chiedono perché ami più gli animali che le persone, si domandano spesso: “ma è solo un cane, è solo un gatto, perché ti ci preoccupi o te la prendi così?” Gli animali hanno il dono di saper amare incondizionatamente, senza chiederti nulla in cambio…noi umani no, noi siamo solo dotati di egoismo, di menefreghismo, saremmo pronti pure a venderci colei che ci ha messi al mondo per il nostro tornaconto(non lo so, forse è la mia amarezza, la mia disillusione, le cicatrici che alcuni esseri umani mi hanno inflitto e che mi ancora sanguinano a farmi parlare così, ma io sto sempre più diventando intollerante verso i miei simili, ogni giorno di più…), non sappiamo più amare, in un mondo in cui anche l’amore è ormai mercificato come tutti gli altri sentimenti solo gli animali conoscono il vero significato della parola amare, il vero significato di donarsi agli altri… David Frankel, regista de "Il Diavolo veste Prada", da un best-seller di Grogan(che non ho ancora letto ma conto di farlo presto) ne ricava un film davvero di gran pregio, una commedia dolce e allo stesso tempo commovente che non scade mai nel banale e nel melenso. Certo, non stiamo parlando di un capolavoro, ma di una semplice pellicola che sa trasmettere tanta dolcezza, che mostra come un animale può dare più affetto di qualsiasi altro essere umano. Il meraviglioso Labrador è qualcosa di unico e ineguagliabile, tenero e ingenuo…impossibile non innamorarsi di lui, impossibile davvero… Nel finale ho pianto come una fontana…è vero, un animale non si preoccupa delle cose materiali, basta che tu gli dia un po’ d’amore e lui ti rimarrà fedele per tutta la vita…lui ti amerà sempre per quello che sei, chissenefrega se con il tempo diventi brutto, chissenefrega se con il tempo diventi grasso, per lui sarai sempre ciò che sei e sei sempre stato…nella vita si può discutere, si può non comprendersi…è una cosa che succede spesso e volentieri, ma volersi bene per ciò che si è, è la cosa più importante, la cosa più bella, più gratificante…e solo un animale ci riesce, solo un animale sa amare così… Una piacevolissima sorpresa questo film…una piccola e bella lezione di vita… Voto:7
L'uomo senza volto di Mel Gibson(1993) Oltre alla sua bravura di attore, trovo che Mel Gibson ci sappia fare anche dietro la cinepresa, prima di “Braveheart” confezionò questo film si un po’ furbetto, ma di una bellezza sconvolgente. Ottimo montaggio, fotografia eccellente(i boschi del Maine sono una meraviglia per gli occhi e per il cuore), regia perfetta la sua e soprattutto combinazione perfetta da parte sua di sentimenti, passione, cultura e critiche contro la grettezza e stupidità umana. Straordinarie le scene in cui l’uomo legge l’Eneide in latino ascoltando un brano di musica classica(la splendida “Madama Butterfly” di Puccini) e indimenticabili le sequenze di lezione al ragazzo, con letture di Shakespeare. Un film sui valori fondamentali della vita, l’amore, l’amicizia, l’affetto, la fiducia, la comprensione, il coraggio, la pazienza. Un film a metà strada tra “L’attimo fuggente” di Peter Weir e “il buio oltre la siepe” di Robert Mulligan, struggente e delicato come una poesia di Shakespeare. Un gran bel film, peccato sia così poco reclamizzato. Voto:8
Carrie-lo sguardo di Satana di Brian De Palma(1976)
Uno dei film più terrificanti e angoscianti che abbia mai visto. Carrie è la storia di un disagio, della triste condizione di solitudine di una ragazza cui il destino le ha affibbiato una madre fanatica sino alla pazzia, delle compagne che non fanno altro che deriderla e trova come unico sfogo dei poteri paranormali, inizialmente imprevisti e non controllati, grazie ai quali dapprima provoca esplosioni, come se la sua rabbia stesse scoppiando e si ripercuotesse sugli oggetti e che in seguito riesce a controllare e utilizzare per far fuori letteralmente tutti quelli che l'hanno maltrattata. Difficile non rimanere coinvolti e colpiti da questo film...oltre a essere un film teso, è anche una storia che angoscia, mette in agitazione e soprattutto rattrista molto. Difficile restare insensibili di fronte al modo in cui la protagonista viene trattata, tanto che viene spontaneo o quasi parteggiare per lei. Divina la colonna sonora...Pino Donaggio è eccezionale, la sua musica è cupa, triste, malinconica e perfetta per accompagnare i diversi stati d'animo della protagonista, specialmente il più costante, ovvero quello di tristezza e delusione. A ciò si aggiunge una fotografia eccezionale capacissima di rendere il distacco tra le ambientazioni più serene della scuola e degli esterni e quella claustrofobica della casa in cui Carrie vive. Da non perdere il finale, agghiacciante e indimenticabile... Voto: 8
Nato il quattro Luglio di Oliver Stone(1990) A mio modestissimo parere il miglior film di Oliver Stone, superiore anche a “Platoon”, un film che vede nel giovane Tom Cruise e nella sua sentita interpretazione, la migliore di tutta la sua carriera, il suo punto di forza, un film che vede di nuovo protagonista il Vietnam, visto questa volta però da un reduce ferito e disilluso, un film di protesta, di dolore, di ferite fisiche e psicologiche che mai si risaneranno. Un film che fa male, molto, ma che ti fa riflettere, come se ce ne fosse bisogno, su quanto la guerra sia inutile, su quanto l’odio sia inutile… Il miglior Stone a mio modesto modo di vedere e, soprattutto, il miglior Cruise di sempre…peccato non avergli conferito l’Oscar come miglior attore. Voto:8
From Paris with love di Pierre Morel(2010)
Un film eccessivamente pieno di tutto, pieno di violenza gratuita, di sparatorie lunghe, inutili e assordanti, di linguaggi scurrili e oscenità varie, di tracce di xenofobia e razzismo, ma a me è piaciuto. Bravo John Travolta, qui in una versione completamente inedita(l’ho sempre detto che, se messo in condizione, ci sa fare). Il finale però mi ha lascito un po’ così, forse mi aspettavo un finale più positivo. E poi Jonathan Rhys-Meyers è sempre un bel vedere... Voto:6
Il patto dei lupi di Christophe Gans(2011)
Un film orribile, una specie di fantasy mascherato in salsa storica con tanto di modernità fuori luogo(mi spiegate come cavolo faceva un soldato di fine settecento a conoscere le arti marziali moderne?). Regia confusa e pasticciata(immagini che si affastellano tra loro), attori pessimi(qualcuno dica alla Bellucci che si limiti solo a mostrare ciò che Madre Natura le ha regalato senza aprire mai bocca), scopiazzature varie da film come “Il mistero di Sleepy Hollow(la strega malefica, i riti satanici) e “Il nome della rosa”. Non parliamo poi del finale, che più banale non si può. Alla fine mi aspettavo che uscissero fuori pure Jackie Chan e Chuck Norris e cominciassero a dare calci volanti a tutti…che orrore di film, lasciatemelo dire. Voto:4
_________________ Sono bella, o mortali, come un sogno di pietra e il mio seno, cui volta a volta ciascuno s'è scontrato, è fatto per ispirare al poeta un amore eterno e muto come la materia. 
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