Tutto per la mia famiglia. Tom Shell. 2019.

Anonimo thriller con protagonista una delle ex star di Beverly Hills, Jennie Garth, poco credibile sia nelle situazioni che nei personaggi

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Sono bella, o mortali, come un sogno di pietra e il mio seno, cui volta a volta ciascuno s'è scontrato, è fatto per ispirare al poeta un amore eterno e muto come la materia.

Nowhere. Albert Pinto. 2023.

Mia è una giovane donna incinta che con suo marito cerca disperatamente di fuggire da un immaginario regime totalitario dove gli anziani, i bambini poveri e le donne, soprattutto se incinte, sono bandite. Purtroppo la loro sarà una lunga e tormentata odissea.
Film survival che a me ha fatto piangere molto, una storia tragica quella della protagonista costretta ad abbandonare la sua casa e i suoi affetti alla ricerca di una vita migliore che il suo paese ormai non è più in grado di dargli, un film che mostra come la disperazione e la voglia di vivere siano più forti di ogni paura.
Eccezionale l'interpretazione della giovane Anna Castillo che regge da sola tutta la pellicola.

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The Wave. Roar Uthaug. 2015.


Il film di per sé non è brutto, il fatto è che, onestamente, trovo che somigli a tanti altri film catastrofici già visti al cinema, la struttura narrativa è sempre quella, un pericolo naturale imminente, lo scienziato che è l'unico a vedere nei dati la catastrofe che si sta di li' a poco per consumare, una famiglia in crisi che si ritrova dopo la catastrofe, la sopravvivenza di questo nucleo familiare che è sempre più fortunato rispetto ad altri.
Alla fine nulla di nuovo ma buono per trascorrere una serata di cinema  senza pretese.

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Rivisto Dante's peak.Roger Donaldson. 1997.

Il genere catastrofico e’ quello che, negli anni, ha regalato dei film per buona parte mediocri(alcuni addirittura imbarazzanti) ma “Dante’s Peak” riesce a raggiungere la sufficienza.
Tutto e’ abbastanza confusionario e ci sono scene assurde () ma alla fine e’ un film che non annoia mai.
Pierce Brosnan poi per la sottoscritta è sempre un gran belvedere.

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Haunt. Scott Beck. Bryan Woods. 2019.


Buon horror "halloweeniano" claustrofobico ambientato in quella che dovrebbe essere una casa ma invece somiglia più a un Luna park, un film che regala tensione fino alla fine grazie anche a una buona recitazione dei giovani attori.
Il finale l'ho trovato un po' così.

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Devil' s gate.Clay Staub. 2015.

 All'inizio sembra un thriller Interessante(la scomparsa di una donna e di suo figlio, il marito che sembra nascondere qualcosa, la fattoria isolata dove abitano e che sembra nascondere qualcosa di oscuro) ma poi si trasforma in un horror fantascientifico piuttosto strambo, a metà strada tra una puntata di X-Files e Signs, inoltre hanno mescolato anche elementi religiosi che per quanto mi riguarda ci stanno come i cavoli a merenda.
Un film per me molto povero e anche banale.

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Lo squalo 2. Jeannot Szwarc. 1978

Un buon sequel, forse uno tra i migliori riusciti ma rispetto al film di Spielberg é davvero poca cosa, troppo statico e a tratti anche noiosetto per i miei gusti.

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Niagara. Henry Hataway. 1953.

Concordo con i critici che lo definiscono un thriller convenzionale ma a me piace questo film, lo considero un noir a suo modo affascinante e girato con grande maestria(in alcuni tratti mi è sembrato quasi un film hitchcockiano).
Marylin Monroe nei panni della dark lady(credo che sia il suo primo e unico ruolo da cattiva) è perfetta così come Joseph Cotten nei panni del marito tradito e vendicatore.
Le scenografie, con le meravigliose cascate del Niagara in sottofondo, sono divine.

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Strategia di una vendetta. Frank Darabont. 1990

Quando avevo dieci anni questo film veniva trasmesso spesso (era un classico della serata di Italia Uno) e ricordo come mi inquieto’ all’epoca.
Rivedendolo dopo trent’anni mi sono accorta dei suoi limiti (una sceneggiatura telefonata, interpretazioni attoriali non proprio eccelse, una regia non particolarmente brillante) ma trovo che a livello di tensione renda ancora molto, soprattutto nell’ultima mezz’ora (la scena finale mi mette ancora i brividi).
Anche se ormai datato un buonissimo prodotto.

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Gli uccelli. Alfred Hitchcock. 1963.

Autentico capolavoro e raffinato racconto horror in cui l’orrore non nasce da effetti speciali sanguinolenti ma da quello che ci circonda e che l’uomo molto spesso, a causa della sua ignoranza e presunzione, tende a ignorare.
Una sceneggiatura che sembra iniziare come una commedia rosa come tante e che si trasforma poi in un thriller angosciante che raggiunge il suo apice nel finale.
In oltre due ore di film nessuna spiegazione viene data per il terrificante fenomeno degli uccelli assalitori, viene invece rappresentato questo fenomeno dal grande regista in modo piu’ che verosimile, tanto che il gran dispiegamento di mezzi per effetti sonori e trucchi ottici richiesero piu’ di un anno di lavorazione.
Insieme a Psycho e "Delitto perfetto" a mio parere il miglior film di Hitchcock, un film inquietante e di fortissimo impatto emotivo.
Molto brava Tippi Hedren, la mamma di Melanie Griffith(si dice che Hitchcock perse letteralmente la testa per lei).

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