Quella casa nel bosco. Drew Goddard. 2012.

E’ molto difficile parlare di questo film, davvero molto difficile, è un film atipico che mi ha lasciato dentro una ridda di sentimenti molto contrastanti.
A prima vista potrebbe sembrare il classico film alla “Venerdì 13” o alla “Non aprite quella porta” o, meglio ancora, a “La casa”(e infatti il regista, l’esordiente Drew Goddard, si rifà molto al film di Sam Raimj), ma è qualcosa di ben diverso e di molto più complesso e paradossale.
L’inizio segue i soliti cliché, cinque ragazzi stereotipati(l’aitante ragazzotto tutto muscoli, la biondona facile, il bruttino intellettuale, il fattone tutto “peace e love”, la brava ragazza), un luogo isolato e maledetto(un misterioso bosco in cui si nasconde la minaccia), tutto sembra condurre al classico film horror ma ben presto la situazione si rovescia completamente, trasformando il classico film dalle inquietanti presenze in una ridda di orrore capace di impallidire anche un Lovercraf(gli ultimi venti-venticinque minuti del film sono qualcosa di terribile e di assurdo per me).
Un horror completamente stravolto rispetto a quelli che sono i canoni tipici del genere, devo dire una bella scommessa da parte di Goddard, esordiente al cinema ma con anni di “regia televisiva” alle spalle(è stato sceneggiatore di serie cult come Buffy-l’ammazzavampiri, come “Alias” e soprattutto come “Lost” dal quale ha attinto a piene mani per questo suo film), scommessa che, a quanto mi è sembrato di vedere, è riuscito a vincere alla grande.
Sostanzialmente buono il cast al quale si alternano volti conosciuti come Richard Jenkins e Chris Hemsworth a sconosciuti come Kirsten Connolly(da menzionare anche, in una piccola parte, la sempreverde Sigourney Weaver).
Un ottimo film ma soprattutto originale, qualità questa, al giorno d’oggi, purtroppo quasi sconosciuta a Hollywood.
Come l’ha definito qualcuno “un manualetto dei film horror”, un film che, con intelligenza e ironia, strizza l’occhio a un genere oramai troppo abusato a Hollywood.

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Sono bella, o mortali, come un sogno di pietra e il mio seno, cui volta a volta ciascuno s'è scontrato, è fatto per ispirare al poeta un amore eterno e muto come la materia.

a me piacque parecchio quando usci all'epoca proprio per l'originalità della trama, peccato che non sia stato particolarmente apprezzato dal pubblico. sottovalutato.

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"Dopo aver stretto la mano a un milanista corro a lavarmela. Dopo averla stretta ad uno juventino, mi conto le dita". Avv. Prisco

Lady Jane. Trevor Nunn. 1986.

Film molto romanzato sulla tragica storia di Jane Grey, prima regina di Inghilterra e fatta giustiziare da Maria I.
A tratti sembra un po' Romeo e Giulietta(in realtà Jane e suo marito Guilford Dudley non si amavano così profondamente) ma è un buon film, ottimamente recitato da una giovanissima Helena Bonham Carter(credo qui alla sua prima apparizione cinematografica), molto brava nei panni della sfortunata e innocente Jane.

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L'ultimo squalo. Enzo G. Castellari. 1981.

B-movie nostrano che venne se non sbaglio per un periodo censurato perché accusato di plagio da parte della Universal e da Steven Spielberg per il suo “lo squalo” e in effetti trattasi della copia del film del regista americano(la sceneggiatura ricalca molte situazioni così come alcuni personaggi), anzi della sua brutta copia dato che dal punto di vista tecnico questo film è di una pochezza imbarazzante oltre che quasi totalmente mancante di suspense(ci si annoia più che altro durante la sua visione) e con alcuni momenti trash che fanno anche sorridere(come i grotteschi attacchi dello squalo bianco).
Ottima la colonna sonora dei mitici fratelli De Angelis.

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River wild. Ben Ketai. 2023

Approssimativo remake del film del 1990 di Curtis Hansen che già aveva poco da dire a suo tempo, questo suo rifacimento ancora meno, a parte la bellezza del fiume e di tutti gli scenari naturali del nord America non ha nulla altro da offrire e soprattutto, a differenza dell’originale che poteva contare su un cast di alto livello con la presenza di Meryl Streep e Kevin Bacon, ha un parterre di attori, a parte Adam Brody, quanto di più anonimo ci sia per me.

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X - A sexy horror story. Ti West. 2022.

Ti West è senza dubbio un regista di talento, tutti i suoi film che ho visto finora, a livello visivo, sono ottimi e questo X non fa eccezione la colonna sonora, la fotografia, la location e il montaggio sono perfetti dal punto di vista tecnico e rendono benissimo l’epoca di fine anni ’70.
Buono anche il cast, il fatto è che per me questo regista ha un difetto, si prende troppo tempo con il risultato che i suoi film risultano troppo “diluiti”, esasperatamente lenti per i miei gusti.
Comunque sia si lascia guardare anche se le palpebre calano parecchio nella sua prima parte.

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Piggy. Carlota Martinez Pereda. 2023.

Thriller spagnolo che partendo da una tematica dolorosa e purtroppo sempieterna attuale come la piaga del bullismo pone davanti a una riflessione: vale la pena salvare da un pericolo mortale coloro che ci hanno vessati e ci hanno reso la vita impossibile?
Sara è una ragazzina continuamente e malvagiamente presa di mira da un gruppo di sue coetanee a causa del suo aspetto esteriore e poco supportata dalla sua famiglia dove a comandare è una madre dispotica  e insensibile e che troverà la sua vendetta in un misterioso killer che si vendichera' al suo posto di tutti coloro che la umiliano ogni giorno.
Cosa fare? Coprire i terribili delitti dell'uomo o lasciare che la sua sete di vendetta faccia il suo corso attraverso lui?
Un film per me molto doloroso e che fa riflettere.
La figura di Sara mi ha commossa tantissimo, la sua disperata fame d'amore mi ha fatto, per motivi personali, tanto male.

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Suzume. Makoto Shinkai. 2022

Per me questo film è una meraviglia, è indubbiamente troppo lungo(una buona mezz'ora se non di più si poteva anche tagliare) ma per il resto è uno spettacolo sotto tutti gli aspetti, tecnico(la scenografia è un qualcosa di sublime, mi è sembrato di vedere le produzioni dello studio Ghibli) ed emotivo(a me ha commosso molto, soprattutto l'ultima mezz'ora).
Ho apprezzato molto anche l'antitesi tra il Giappone moderno e quello ancorato alle sue credenze antiche(i demoni).
Stupendo per me.

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Changeling. George C.Scott. 1980

Ottimo film sul tema delle case infestate a me sconosciuto fino a oggi, un film che tende più a creare un’atmosfera permeata di una certa inquietudine e tensione grazie anche agli effetti sonori che incombono minacciosamente() che a stupire con effetti visivi, un film con una trama ben congegnata e misteriosamente affascinante dove ogni cosa viene spiegata a suo tempo(
Ottimo il finale e
Una notevole chicca del genere che a tratti mi ha ricordato un pochino “The Others”.
Davvero una bella scoperta per me.

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Influencer. Kurtis David Harder. 2022

Thriller fotograficamente curato e di buon impatto visivo che fa riflettere sull'invidia nei confronti di chi riteniamo più fortunato di noi, un sentimento letale e devastante.
Nonostante l'abbia trovato un po' assurdo nel finale e con una trama sostanzialmente banalotta è un film che non annoia.
Splendide le location della meravigliosa natura thailandese.

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