diciamo che zazza ha da sempre un occhio di riguardo per tutti quelli che contano, ma ovviamente non è il solo...

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"Dopo aver stretto la mano a un milanista corro a lavarmela. Dopo averla stretta ad uno juventino, mi conto le dita". Avv. Prisco

una cosa che vorrei capire delle varie teorie sulla "congiura" per favorire il Siviglia è....il club andaluso è davvero così potente? per quale motivo la UEFA avrebbe visto di buon occhio una (ennesima) vittoria della EL a spese della Roma? Non mi sembra che si tratti di una società così potente e influente, è un club di mezza classifica spagnola storicamente mediocre fino a quando ha iniziato questo filotto di vittorie in europa, con rose costruite spesso da scarti di altre squadre, che appeal economico e di immagine avrebbe di così irresistibile da ricevere un trattamento di favore sugli arbitraggi?

Beh magari la UEFA non c'entra nulla e puo' essere benissimo che il Siviglia abbia dato qualche bonus al direttore di gara affinché avesse un occhio di riguardo nei suoi confronti... Non c'é mica bisogno di scomodare sempre ceferin & c. dato che in situazioni del genere basta la vecchia valigetta di contanti sotto banco per assicurarsi una vittoria di livello internazionale come il vecchio byron moreno insegna...

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Ma che discorsi dai, Taylor è, più banalmente, un incompetente (come l’80% degli attuali direttori di gara) che ha arbitrato male dall’inizio alla fine.

Io, piuttosto, mi soffermerei sui postumi, menzionando la vergognosa reazione violenta perpetrata dai tifosi della Roma ai danni dell’arbitro (che aveva al seguito moglie e figlia adolescente, evidentemente, e a ragione, molto provata).
Per quanto il suddetto comportamento sia, senza dubbio alcuno, condannabile io mediterei sul clima d’odio alimentato impunemente da taluni giornalisti, rei di non rendersi conto (o forse sì…) come con i loro “articoli” contribuiscano ad aizzare le folle ad ergersi vendicatori della lesione di presunti valori irrinunciabili.
Anche questo, del resto, è una delle degenerazioni della democrazia dove ognuno può dire il #@*§ che gli pare trincerandosi dietro una distorta interpretazione del principio di libera manifestazione del pensiero.

Concordo e sottoscrivo ogni singola parola del post di Outworld.

Aggiungerei che secondo me Mourinho (dopo la scenata nel parcheggio e a favore di telecamera) si può tranquillamente considerare il mandante morale per quanto accaduto all'arbitro.

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Di Lazio ci si ammala inguaribilmente.

Giorgio Chinaglia

Allez les Verts!

eh no, un arbitro scelto per una finale europea non puo essere liquidato sbrigativamente come un banale incompetente altrimenti non avrebbe fatto una carriera tale da riuscire a meritarsi un impegno internazionale cosi importante...

e poi se fosse stato davvero solo scarso allora avrebbe dovuto sbagliare le decisioni sia in un senso che nell'altro e non praticamente in un unica direzione, perche a questo punto il passaggio da arbitro incompetente ad arbitro in malafede il passo è molto breve, anzi brevissimo...

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Beh infatti ci sarebbe il gol di Dybala dove poteva benissimo fischiare fallo a Cristante su Rakitic (o in presa diretta o rivedendolo al VAR). Quale miglior occasione per favorire il Siviglia se non quella di non far passare in vantaggio la Roma?
Comunque il presunto rigore non dato alla Roma fatto passare da tantissimi (media, addetti ai lavori e quant'altri) come nettissimo leggendo le varie moviole non appare poi così chiaro ed evidente.

Poi oh, se anche tu sei convinto del complotto anti-Roma (o del fatto che quelli del Siviglia abbiano pagato l'arbitro) fai pure. Ma secondo me si rischia semplicemente di scendere nel ridicolo.
Con questo non sto dicendo che l'arbitro abbia diretto in maniera impeccabile, ci mancherebbe. Degli errori sicuramente li ha commessi. Ma contesto il dover per forza leggerci dietrologie e complottismi vari. Tutto qui.

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Giorgio Chinaglia

Allez les Verts!

Sarà solo calciomercato.com ma finalmente qualcosa avverso al "Mourinho idolo!" inizia a leggersi...

Ce l'ho con... Mourinho, atteggiamenti inaccettabili verso Taylor. Perché la Roma non condanna l'aggressione dei suoi tifosi?

Sarà che lui le finali - o più in generale le partite decisive - non è abituato a perderle. Sarà che aver visto chiudersi la sua striscia vincente al settimo tentativo (se si esclude, ovviamente, la partita di Supercoppa Europea contro il Milan di Ancelotti, da allenatore del Porto, nel 2003) contro un avversario non irresistibile e peraltro solamente ai rigori deve aver provocato una fortissima delusione personale. Sarà quel che sarà ma, mentre in Italia ci si affanna a decifrare soprattutto il futuro di José Mourinho alla guida della Roma, all'estero giustamente l'attenzione è scivolata ben presto su altre circostanze. Molto più importanti e molto meno frivole. Perché quando si è - o si diventa - personaggi pubblici che godono di un'attenzione mediatica fuori dal normale in virtù della propria posizione, aumentano inevitabilmente le responsabilità ed il peso delle proprie azioni. E in Inghilterra soprattutto - Paese d'origine del signor Taylor, arbitro della finale di Europa League contro il Siviglia - sono tante le cose che non sono piaciute a proposito del comportamento dello Special One.

FATTI GRAVISSIMI - Che proprio in Inghilterra ha lasciato una traccia importante da allenatore e che gode di una stima e di una considerazione importanti anche per il suo essere "animale da palcoscenico". Si dovrebbe iniziare sempre dal principio, ma questa storia ci porta a parlare della fine, dell'increscioso epilogo dell'aggressione verbale e quasi fisica di alcuni "tifosi" della Roma nella serata di ieri, presso l'aeroporto di Budapest, nei confronti dell'arbitro Taylor e della sua famiglia. Per la sola colpa di aver preso decisioni sul campo certamente discutibili o comunque estremamente controverse. Come se la gestione della partita da parte della squadra giallorossa, della condotta di gara dal punto di visto tattico, oppure gli errori individuali che hanno condannato la Roma alla sconfitta non avessero alcuna rilevanza. Perché in Italia è sempre più facile individuare il più classico degli alibi o dei capri espiatori per giustificare una sconfitta, del tutto onorevole peraltro. Non è normale che, nell'immediatezza del rigore decisivo dell'argentino Montiel, Mourinho abbia incentrato buonissima parte delle sue analisi alla prestazione di Taylor, attaccato con toni durissimi in conferenza stampa e poi addirittura atteso nel parcheggio della Puskas Arena. In modo che tutti potessero vedere e sentire.

NON E' NORMALE... - Non è normale che tutto questo - insieme al comportamento decisamente sopra le righe di tutta la panchina romanista per l'intera durata della partita, non un novità - autorizzi qualcuno ad assalire una persona in un luogo pubblico come un aeroporto e si metta a repentaglio la sua incolumità fisica, quella della moglie e di una bambina portata sino alle lacrime. Non è normale che, mentre le immagini in arrivo dallo scalo di Budapest facevano in fretta il giro del web e delle redazioni giornalistiche, uno dei principali dirigenti della Roma (Tiago Pinto) prendesse la parola dopo quasi 24 ore di silenzio per stigmatizzare la prestazione arbitrale del signor Taylor. Invece che solidarizzare per quanto gli fosse accaduto e prendere con decisione le distanze dai comportamenti dei sostenitori della sua squadra. Non è normale vivere il gioco del calcio come una guerra di religione e non è normale - a costo di essere smentiti a stretto giro di posta - che gli atteggiamenti di certi tesserati, in primis di un allenatore esperto come Mourinho, rimangano impuniti.

IL PESO DELLE PAROLE - Forse fa più comodo oggi non porre l'accento su quello che è accaduto nella capitale ungherese e trattare del tecnico portoghese soltanto in merito alla sua permanenza o meno alla guida della Roma. Forse un giorno verrà pure il tempo di discutere del suo modo di intendere il calcio e di una strategia passata ampiamente di moda, incapace soprattutto di valorizzare il tanto talento a disposizione dei suoi calciatori dal centrocampo in su. Perché un giorno bisognerà pur parlare o confutare la tesi mourinhiana di una rosa costruita con appena 7 milioni di euro, ma con una serie di parametri zero che percepiscono ingaggi comunque importanti e che possono essere serenamente invidiati da diverse squadre avversarie. Un giorno si dovrà parlare di tutto questo, ma oggi non si può proprio far finta di nulla sull'arbitro Taylor e su quello che gli sarebbe potuto accadere se chi di dovere non avesse evitato il peggio per tempo. Perché le parole hanno un peso, soprattutto nel clima di costante contrasto e di odio che si respira e si vive al giorno d'oggi. Ebbene, qualcosa a Mourinho dovrebbe ricordarlo.

https://www.calciomercato.com/news/ce-l-ho-con-mourinho-atteggiamenti-inaccettabili-verso-taylor-pe-92483

Comunque credo che la sceneggiata (chiaramente pianificata) di Mourinho contro Taylor rischia di avere l'effetto contrario. Gli è sfuggita di mano (come effetti e conseguenze) e invece che portargli cose positive rischia seriamente di screditarlo.
Da quello che mi dicono i media inglesi lo stanno massacrando (e anche in Spagna in molti hanno condannato la sua sceneggiata).
Poi per carità, ha gli amici giusti per farsi riabilitare senza problemi ma insomma una bella figura non la sta facendo.

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Giorgio Chinaglia

Allez les Verts!

Comunque nelle radio romane (e da quel che mi dicono, di conseguenza, anche in città) si respira un clima di resa dei conti. Siamo a livello di minacce di stampo mafioso. Addirittura (e non scherzo) c'è chi se la sta prendendo con gli inglesi in generale (ovviamente per via della nazionalità dell'arbitro Taylor).
Chiunque si permette critiche o voci fuori dal coro si becca la macchina del fango o vere e proprie minacce (tipo Trevisani, colpevole di aver avanzato qualche appunto alla gestione tecnico-tattica ed emotiva di Mourinho).
Addirittura in una trasmissione condotta da un pregiudicato sono arrivati a fare il nome del ristorante di proprietà di Marchisio che si trova a Roma, come a dire "vedete che potete fa" (l'ex centrocampista della Juventus reo di aver criticato apertamente l'aggressione all'arbitro Taylor).

Si respira un clima brutto, da caccia alle streghe come si suol dire. Attenzione che l'aggressione all'arbitro in aereoporto (giustificata e anzi sminuita dalla gran parte dei tifosi giallorossi, anche da alcuni "vip") rischia di essere solo il primo di episodi di violenza. E sinceramente trattandosi di una tifoseria che nella sua storia (nemmeno troppo datata) ha due morti sulla coscienza la cosa tende ad essere preoccupante (lo dico da laziale ma non solo)

Ognuno ha la sua feccia eh, ci mancherebbe. Da laziale so benissimo che anche noi abbiamo una bella dose di decerebrati dalla nostra parte ma il livello di tensione che si sta raggiungendo è davvero preoccupante e a memoria non ricordo abbia precedenti (almeno recenti).

PS: mi spiace battere su questo tema e farlo in assenza di Red (che vorrebbe rispondermi e farmi qualche appunto ma che magari si sta mordendo le dita e la lingua pur di non loggarsi e scrivere).
Ma al tempo stesso sono sicuro che (se lo conosco un po') il buon Red sarebbe il primo a condannare e dissociarsi da certi eccessi.

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Giorgio Chinaglia

Allez les Verts!

Io tifavo Roma ovviamente, ma questa credo sia la polemica contro l'arbitraggio più assurda di sempre. Praticamente l'unico errore importante è stato il rigore dato al Siviglia, comunque revocato dal Var, per il resto si può forse discutere sul giallo a Rakitic, che sarebbe stato comunque piuttosto fiscale. Si è fatto un casino per un rigore che non c'era, per un fallo di mano non punibile; come anche i moviolisti hanno fatto notare seppur parandosi le chiappe verso i tifosi romanisti col doppio giallo di Rakitic. Poi forse la gestione dei cartellini non è stata esemplare, ma accerchiare l'arbitro per ogni minima #@*§ di certo non aiuta.