Quelli che tu chiami “cavilli giuridici” sono questioni di diritto, sono IL DIRITTO.
Se la legge x non consente di condannare l’omicida, il giudice adito - preposto all’applicazione della norma giuridica rilevante ai fini della decisione del caso concreto - dovrà esentarsi dal condannare, pronunciando sentenza di assoluzione. Il giudice si limita ad applicare la legge, non può crearla.
La legge sportiva, in casi analoghi a quello che vedevano imputata la Juventus, non consentiva di comminare la penalizzazione in classifica, tant’è che le motivazioni attraverso cui la sentenza ha giustificato la sanzione è tragicomica (e non è le prima volta che accade; altro esempio di sentenza “fuori dal mondo” era quella che aveva inflitto la sconfitta a tavolino al Napoli per non essersi presentato a Torino perché bloccato dalla Asl).
Ora tu mi dirai “ma secondo te è normale che una squadra faccia un milione di plusvalenze?”. È la risposta sarà sempre quella: se non esiste una norma che lo vieta, nessuna sanzione potrà essere comminata (principio di legalità).
Altro è la morale, ossia la necessità sociale che un dato fatto sia retto dalla legge x, altro ancora è il diritto. Se la legge prevede x, il giudice non può dire y sol perché per lui è “giusto” y. Giusto è quello che prevede la legge, null’altro.

Sul filone stipendi l’impossibilità di infliggere una penalizzazione in classifica emerge ancora più palese confrontando la normativa rilevante in materia. “Supercazzolare” la CONSOB (ammesso che sia, poi, avvenuto) non costituisce, di per sé, illecito sanzionabile, da punto di vista sportivo, con la penalizzazione in classifica (paradossalmente potrebbe incidere sul piano penale, ma il paradosso è solo apparente considerata l’autonomia degli ordinamenti).

Forse non è chiaro. La condanna è avvenuta non per la plusvalenza in sé, dato che non è possibile stabilire oggettivamente il valore di un calciatore, ma per l'ammissione dei tuoi dirigenti che fossero fittizie, ovvero fasulle. C'è una bella differenza. Il collegio si esprimerà solo sulla correttezza procedura, non nel merito. Nel merito ci si è già pronunciati con un aumento della penalizzazione richiesta da un pubblico ministero. Poi ok, per voi questo non vale niente e sono tutti cattivi e ossessionati, ne prendiamo atto da sempre.
Come prendo atto del fatto che nessuno ha risposto all'unica domanda che ho fatto, il che per me è sufficiente come risposta.

Gli errori di diritto sono sindacabili (ed errore di diritto non è necessariamente quello sulla procedura ma anche quello sull’interpretazione della legge, e non v’è dubbio che la legge sia stata mal interpretata), e tramite il sindacato sulla motivazione il secondo giudice, sia pure indirettamente vaglia il fatto.
Non parlate di cose che non sapete (pappagallando i giornali) e lasciate il diritto a chi lo conosce.

Infatti ho detto subito che non entro nel merito. Detto questo state trattando dei professionisti come degli imbecilli sprovveduti.
E continui a non rispondere: per te è tutto ok? Al di là di come andrà a finire, va bene che si falsifichino i bilanci, che si acquistino giocatori che non si possono acquistare mentre gli altri per fare quadrate i conti vendono i pezzi pregiati? Va bene che un dirigente intervenga nel mercato di altre squadre di fatto impedendo che vendano a determinate altre squadre? Va bene pagare gli stipendi in nero per non pesare sul bilancio?
Chiedo eh, per te, al di là della questione meramente procedurale, è tutto ok? Sei fiero della tua dirigenza, del suo modo di operare?

Io non dubito che i giudici in esame siano abili professionisti. Proprio per questo rimango trasecolato e colmo di dubbi (e ripeto non si tratta di errori di “procedura” ma di errata interpretazione ed applicazione della norma giuridica, che è cosa diversa).

Sul resto, non sono stato abbastanza chiaro sopra?

No.
Ed era l'unica questione sollevata

Forse non hai letto attentamente, non so che dirti…

Il fatto che la legge non consenta di comminare una sanzione sportiva e invece i giudici la applichino a caxxo per farlo non è esattamente un cavillo giuridico.

Io parlo dei vizi di forma, per i quali, a quanto leggo, il collegio potrebbe annullare. questo non significherebbe che la Juve non abbia commesso atti illeciti. Che poi fa parte del "gioco", ok, ma a me interessava questo e la vostra opinione, mentre continuate solamente a fare gli avvocati.

Forse non mi sono spiegato, perché vedo che continui a non comprendere.
Errore di diritto (quello per cui la sentenza può essere riformata):
- non è il solo vizio di forma (ossia il vizio attinente alla procedura, o alla forma, strictu sensu intesa, della sentenza);
- ma anche l’erronea applicazione della legge, ossia l’errore che cade sulla interpretazione (e conseguente applicazione) della legge.
Il primo è un errore che attiene alla forma del processo (quelli che tu chiami “cavilli giuridici”) mentre il secondo è un errore che riguarda la errata qualificazione giuridica del fatto attribuita dal giudice (e questi non sono certo cavilli giuridici; ed è quello che viene in rilievo nel caso di specie).
Il giudice di secondo grado, in questo caso, non può rivalutare il fatto ma può certamente appurare se il giudice di primo grado ha applicato male la legge relativa a quel fatto (e non solo la legge relativa alla
“procedura del processo” come tu ti ostini a credere).
Io mi rendo conto che i giornali abbiano fatto confusione ma questo è proprio l’abbiccì del diritto.