redguerrier ha scritto:
Vi ringrazio per i messaggi ma sono veramente saturo (lo sono da tutto l’anno in realtà, ho sbroccato più in questo anno calcistico che negli ultimi 7-8).
Mi sono accorto però che nella vita quotidiana il calcio ormai lo vivo poco, certo ho il gruppo di amici romanisti ma le partite con loro sono diventate una roba secondaria, un tempo era un appuntamento fisso ora una cosa da fare ogni tanto quando si è liberi.
Idem con quelli di altre squadre, i discorsi che prima duravano ore adesso si limitano a “hai visto il Napoli? Siete forti quest’anno”, “essí, speriamo bene”. Fine.
Con uno juventino invece parlavamo proprio di questo, che non si è più ragazzini e il calcio ha assunto una dimensione ben più piccola rispetto alla vita e ai suoi impegni. Prima vedevo sempre la mia famiglia, composta da tifosi sfegatati, con zii e mio padre che mi raccontavano delle giornate in Curva Sud, e mi chiedevo sempre “ma perché adesso non gliene frega più niente ed è già tanto se sanno chi è l’allenatore?”. Ecco, penso che quel momento sia arrivato anche per me, non mi diverto più a seguire il calcio e a discuterne.
Gli unici eravate voi, ed è per questo che mi distacco, perché finché resto qua continuerò a farmi del male seguendo uno sport che, in fin dei conti, mi ha stufato da un po’.
Questo momento è irripetibile, post partita di ieri che mi ha proprio rovinato a livello emotivo sia per ingiustizie subite che per i 140’ di sofferenza, Lazio che vola, Napoli vittorioso che era l’unica con cui mi sentivo ormai emotivamente simile, Roma ridotta malissimo senza prospettive future, se non lo faccio ora continuerò a farmi rovinare le giornate da questo schifo.
Poi magari torno da appassionato distaccato, oppure per parlare di cinema, politica ed altro. Ma ad ora ho bisogno di un break.
Grande red!
Capisco benissimo la tua amarezza, perdere una finale (tanto più se europea) ai rigori deve essere devastante. Anche se poi come ci hai spiegato chiaramente c'è dell'altro. Magari anche in caso di vittoria (al di là della gioia e dell'euforia del momento) ti saresti potuto ritrovare con sensazioni simili (anche se magari meno accentuate) e bene o male nella stessa situazione di ora. Chissà.
Sul discorso del fatto che ad un certo si arriva a disinteressarsi del calcio (o dello sport in generale) e dare priorità ad altre cose esistenziali ci sta ed è anche fisiologico per certi versi. Ma dipende anche da tanti fattori.
Io (nel mio piccolo) non mi trovo ancora in quella fase lì ma ad esempio rispetto a qualche annetto fa qualcosa ho dovuto "mollare" (seguo molto meno il calcio estero se non a livello di risultati, ad esempio). Diciamo che oltre al tifo per la squadra del cuore (al di là di come va e non lo dico per farmi il ganzo ma è davvero così) ho il fantacalcio che mi tiene ben saldo sul mondo calcio e nello specifico sulla serie A
Poi, invece, andando nello specifico della Roma mi viene da fare una riflessione un filino più approfondita e che attiene a questi ultimi vostri due anni.
Capisco che posso sembrare poco credibile visto che in passato non ho mai nascosto la mia stima per lui. Ma (al di là delle tue specifiche situazioni personali) quello che dici tende a confermarmi una sensazione che a dire il vero ho da un po'. Mourinho è una figura tossica, un avvelenatore di pozzi (e di menti). Giustamente uno vede due finali europee in due anni di cui una vinta (anche se in campionato così così). Ma io vedo anche il mostro che ha costruito. Una squadra che protesta ad ogni minima situazione di gioco, giocatori che fanno capannello sull'arbitro per ogni sciocchezza o che provocano e perdono tempo sistematicamente (e se prima lo facevano alcuni ora anche altri solitamente sempre corretti si sono "incarogniti"), una panchina che provoca e prevarica sia i giocatori avversari ma soprattutto la panchina avversarie e ovviamente l'arbitro e gli assistenti (dopo ieri siamo anche arrivati agli "agguati" nel post partita con offese a favore di telecamera). Per non parlare poi delle solite frecciatine, provocazioni e robe varie nelle conferenze stampa o nelle interviste (il tutto facilitato da un giornalismo sportivo italiano senza schiena dritta e senza dignità che si prostra timidamente dinanzi alla grandezza e alla storia dell'allenatore portoghese).
Il fine giustificherà i mezzi anche nel mondo del calcio, ma credo che la Roma di Mourinho abbia alzato l'asticella un po' troppo oltre e abbia superato un certo limite di sicurezza (e la cosa più preoccupante è che tutto sommato a livello mediatico gli viene permesso e quasi nessuno ha nulla da ridire ma anzi viene addirittura esaltato).
In cuor mio spero che non lasci quest'eredità al calcio italiano (magari creando e generando emuli del caso).
Quando parli di "Roma ridotta malissimo e senza prospettive future" credo che tu sia un po' ingeneroso. Non mi sembra abbiate una squadra dall'età media altissima, si in alcuni reparti sicuramente dovrete intervenire ma insomma mi sembra fisiologico. Tra l'altro pare che stiate per piazzare un paio di colpi a 0 dal mercato degli svincolati piuttosto interessanti (poi qualcosina piazzerete anche nel mercato in entrata con il cash).
Ma comunque sia, se così fosse verrebbe confermata la massima secondo cui quando Mourinho dice addio ad una sua squadra tende a lasciarsi dietro le macerie. Posto che, tocca vedere veramente se andrà via o meno.