Quest'anno l'idiosincrasia della Lazio per le coppe europee era rimasta latente, per poi manifestarsi ieri sera. Ad ogni modo, il Nodo ha fatto una grande partita

Per me la Lazio ha tutte le carte in regola per ribaltarla all'Olimpico.

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Sono bella, o mortali, come un sogno di pietra e il mio seno, cui volta a volta ciascuno s'è scontrato, è fatto per ispirare al poeta un amore eterno e muto come la materia.

Bha, sinceramente tutta questa fiducia Vim non c'è l'ho. E non parlo per scaramanzia eh. Ma cerco di guardare (e giudicare) il momento della squadra. Purtroppo (per varie ragioni) siamo arrivati nel momento clou della stagione scoppiati dal punto di vista fisico/atletico. Il tutto con alcuni giocatori chiave infortunati o acciaccati (Nuno Tavares e Castellanos su tutti), con altri che dopo aver tirato la carretta per l'intera stagione iniziano a difettare in lucidità (Guendouzi e Zaccagni) e con altri ancora che non azzeccano una partita da mesi (Dia) o non l'hanno quasi mai azzeccata (Noslin e Tchaouna). Ieri ad esempio dobbiamo ringraziare Mandas, altrimenti sarebbe finita in goleada. Ma se su 11/15 giocatori sistematicamente se ne salvano si e no un paio fai fatica a raccogliere risultati.
Nella prima parte di stagione Baroni è riuscito a gestire al meglio il doppio impegno facendo ruotare l'intera rosa a disposizione e avendo risposte positive più o meno da tutti (tant'è che siamo arrivati 1° nel gruppone di EL). Da un certo momento in poi però per i suddetti infortuni, assenze varie e cali di condizione la rotazione è stata giocoforza ridotta o quando era possibile farla si è rivelata decisamente meno efficacie perché quando le cosiddette "seconde linee" sono state chiamate in causa non hanno più dato le risposte attese (ma hanno perlopiù fatto #@*§). Più o meno il quadro è questo. Poi qualche sprazzo puoi anche averlo (vedi la vittoria a Bergamo) e sei ancora in corsa anche per un piazzamento importante in campionato, ma il trend è assolutamente negativo e non lascia spazio a troppi trionfalismi.

Poi tutto considerato obiettivamente il 2-0 qualche spiraglio di rimonta lo lascia, questo si. Ma ci vorrà ben altra prestazione (sia come qualità sia come quantità) rispetto a quella estremamente negativa fatta registrare in Norvegia. Considerando però che la versione bella ed efficacie della Lazio della prima parte di stagione dal girone di ritorno in poi si è vista raramente.
Ti butto lì un dato che credo sia significativo e che possa aiutare meglio a capire la situazione. Nel 2025 tra campionato e coppe abbiamo giocato 8 gare casalinghe vincendo appena 2 (il 23 gennaio con la Real Sociedad per 3-1 e il 9 Febbraio con il Monza per 5-1). Nelle ultime 4 abbiamo raccolto 4 pareggi (e non che fuori casa siamo andati tanto meglio è). I numeri per ora sono purtroppo questi.

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Di Lazio ci si ammala inguaribilmente.

Giorgio Chinaglia

Allez les Verts!

Non credo che "idiosincrasia" sia il termine giusto per sottolineare la prestazione e l'andamento della gara di ieri (o il percorso europeo della Lazio targata Baroni).
Come spiegavo nella risposta a Vim bisogna fare un distinguo tra la Lazio della prima parte di stagione e questa del "qui ed ora" (diciamo del 2025 o da febbraio in poi). Purtroppo ci sono delle situazioni che hanno fatto sì che la versione bella ed efficacie ha lasciato spazio da tempo a quella "brutta e abulica" (almeno nella maggior parte delle gare). Del resto i numeri non mentono nemmeno in campionato. 34 punti nelle prime 17 partite (media di 2 punti a partita), 21 nelle successive 14 (o se vogliamo rimanere all'attualità prima del colpaccio in casa della Dea venivamo da 2 punti conquistati in 3 partite e con la cinquina rifilataci dal Bologna). Se siamo ancora lì a giocarci un importante posto europeo è per i punti raccolti nella prima parte dell'annata, non per quello che stiamo facendo da febbraio in poi.
Anche in Europa del resto e di pari passo dopo una prima fase brillante abbiamo fatto fatica, ad esempio eliminando con molta sofferenza il modesto Plzen e "dulcis in fundo" con l'oscena prestazione di ieri (come dici giustamente loro hanno giocato una grande gara e se fosse finita 4 o 5 a 0 non ci sarebbe stato assolutamente niente da dire). Ora margini per ribaltarla ci sono e bisogna assolutamente crederci, ma che la squadra sia in un momento (diciamo periodo) difficile è purtroppo sotto gli occhi di tutti.

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Di Lazio ci si ammala inguaribilmente.

Giorgio Chinaglia

Allez les Verts!

È tutta una tattica del goat Baroni per arrivare da sfavoriti al derby e vincerlo.

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"Un omaggio a Totò che faceva sorridere gli italiani senza neanche dire mai una bestemmia"