Oggi è sab 27 apr 2024, 11:01

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 63 messaggi ]  Vai alla pagina 1, 2, 3, 4, 5 ... 7  Prossimo
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Juventus Vs Amburgo 1983.
MessaggioInviato: ven 16 nov 2012, 2:38 
Non connesso
Leggenda del Calcio
Leggenda del Calcio
Avatar utente

Reg. il: mer 18 mag 2005
Alle ore: 0:45
Messaggi: 34977
Località: Dudley
Visionata la finale per intero , la gran disfatta della Juventus ..qui il video:

http://www.youtube.com/watch?v=kZam_qrc ... ure=fvwrel

riportiamo un paio di commenti al video :


Ernst Happels genius often goes unnoticed.
aaa6072 1 mese fa

quando la coppa dei campioni la disputavano solo le squadre vincitrici dei rispettivi campionati !ci hanno tolto anche questo sti bastardi.
jacovone70 5 mesi fa


Realmente inacreditavel que aquele verdadeiro time dos sonhos da juventus perdeu para o hamburgo. Aquele time era para ter ganho umas 4 champions, no mínimo, mas, pelo menos, ganhou em 85. Talvez o melhor time europeu de todos os tempos.
ufivuhsu344

_________________
GULLIT:"Quando vedo Messi penso che è un grande calciatore ma è protetto: dagli arbitri, dalle telecamere, dal regolamento. Messi può limitarsi a dribblare. Diego doveva saltare alto così, non per fare dribbling ma perché volevano spezzargli le gambe".


Share on FacebookShare on TwitterShare on Google+
Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: ven 16 nov 2012, 2:52 
Non connesso
Leggenda del Calcio
Leggenda del Calcio
Avatar utente

Reg. il: mer 18 mag 2005
Alle ore: 0:45
Messaggi: 34977
Località: Dudley
Queste le mie pagelle.


Zoff 5 prende un gol da pirla , per poco concede il bis e fa un'uscita in cerca di farfalle , in totale confusione.


Gentile 5 Non appare la solita roccia , sul gol di Magath poteva pressare di piu'.

Cabrini 7 il migliore nella Juventus e l'uomo piu' pericoloso , si danna l'anima sulla fascia sinistra , a tratti arata dalla sua chioma fluente , e' il fulcro del giuoco juventino e quello che da piu' problematiche all'Amburgo , denunzia solo un certo nervosismo e non gliene si puo' fare una colpa avendo per compagni delle carcasse inanimate.

Bonini 5,5 C'era ? io non l'ho visto.

Brio 6 voto di stima solo perche' non ha gravi colpe ma poteva spingersi di piu' in avanti.

Scirea 6 tra i pochi a raggiungere la sufficenza , valido in difesa si propone in avanti con costanza e classe ma non basta .


Bettega 4 un palo su per il deretano e' meglio di lui.

Tardelli 4,5 spompato da paura.


Rossi 3,5 un cadavere che vaga spaurito sulla faccia della terra , un'aberrazione della natura.

Marocchino 4 entra al posto del cadavere di Rossi e non fa neanche il solletico ai tedeschi.

Platini 3,5 un fantasma , sembra partire col piglio giusto dopo si spegne e non ne azzecca piu' una , Happel gli mette addosso Rolf e Le Roi non la vede mai e le poche volte che tocca palla combina sciagure , prova ad avanzare da punta ma continua a non beccarla mai , chissa' dovera' ?.

Boniek 5,5 si salva per l'impegno profuso ma si vede che soffre piu' di tutti l'assenza ingiustificata di Platini.


Trapattoni 3 matato da Happel su tutti i fronti ,subisce una lezione tattica epocale , viene schernito pure dalla tattica di fuorigiuoco fatta dalla difesa tedesca , incapace di trovare contromisure fa una figura di #@*§ leggendaria e non oso immagginare l'approccio immondo alla partita..

_________________
GULLIT:"Quando vedo Messi penso che è un grande calciatore ma è protetto: dagli arbitri, dalle telecamere, dal regolamento. Messi può limitarsi a dribblare. Diego doveva saltare alto così, non per fare dribbling ma perché volevano spezzargli le gambe".


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: ven 16 nov 2012, 11:40 
Non connesso
The Dude
The Dude
Avatar utente

Reg. il: mer 5 mag 2004,
Alle ore: 20:18
Messaggi: 24542
Località: milano
Cita:
fascia sinistra , a tratti arata dalla sua chioma fluente


Cita:
avendo per compagni delle carcasse inanimate


Cita:
un palo su per il deretano e' meglio di lui


Cita:
un'aberrazione della natura


:rofl

'inchia :asd

_________________
keep 'em laughing as you go, but remember that the last laugh is on you


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: ven 16 nov 2012, 11:56 
Non connesso
Accipocalypto
Accipocalypto
Avatar utente

Reg. il: ven 8 ott 2004,
Alle ore: 15:05
Messaggi: 33391
:rofl

_________________
:vola


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: ven 16 nov 2012, 13:19 
Non connesso
Allenatore
Allenatore
Avatar utente

Forum Supporter
Fino al : 31/12/2019
Reg. il: dom 5 giu 2011,
Alle ore: 20:10
Messaggi: 9970
Happel fu l incubo di Trapattoni, oltre a questa finale va rammentata la semifinale di Coppa dei Campioni 1977-78; una Juve fortissima (se non era la squadra migliore al mondo poco ci mancava) si trovò di fronte in semifinale i mediocri belgi del Bruges i cui giocatori avrebbero faticato trovare posto nella serie a italiana, mai ho visto una partita del genere, MAI, un capolavoro tattico del Maestro austriaco, i campioni bianconeri intrappolati nelle gabbie invisibili del Bruges, un fuorigioco sistematico e maniacale nel quale puntualmente cascavano i giocatori juventini. Lessi che il giorno dopo della partita Trapattoni si presentò in conferenza stampa bianco come un cencio dicendo "non so cosa dire non ho mai visto una cosa del genere".

Nel 1983 Happel replicò, stavolta aveva una squadra con qualche individualità di spicco e non solo dei perfetti sconosciuti, ma era comunque nettamente inferiore alla Juventus, eppure riuscì a bloccare il suo giuoco, fondamentale fu la marcatura a uomo di Rolff su Platini che non vide boccia per tutta la partita.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: sab 17 nov 2012, 0:32 
Non connesso
Leggenda del Calcio
Leggenda del Calcio
Avatar utente

Reg. il: mer 18 mag 2005
Alle ore: 0:45
Messaggi: 34977
Località: Dudley
Ad un certo punto e solo una volta Happel si alza dalla panchina arriva a bordo campo e lancia alcune urla allucinanti ai suoi giocatori in tedesco che ovviamente non comprendo , posso pero' dire che l'ancestralita' di quelle urla e' raggelante , comandi provenire dall'ancestralita' massima con un piglio e una enfasi alle quali non si puo' che rispondere : obbedisco immediatamente.
Mourinho ? robetta in confronto.

_________________
GULLIT:"Quando vedo Messi penso che è un grande calciatore ma è protetto: dagli arbitri, dalle telecamere, dal regolamento. Messi può limitarsi a dribblare. Diego doveva saltare alto così, non per fare dribbling ma perché volevano spezzargli le gambe".


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: sab 17 nov 2012, 0:36 
Non connesso
Leggenda del Calcio
Leggenda del Calcio
Avatar utente

Reg. il: mer 18 mag 2005
Alle ore: 0:45
Messaggi: 34977
Località: Dudley
Immagine

Ernst Happel



di Giulio Giusti





Uno dei pregi del calcio non è certo la gratitudine verso quei personaggi che l’hanno onorato con le loro imprese.

D’altronde, non si può pretendere di più da uno sport che ultimamente ha cambiato le sue regole con una velocità maggiore del cambio di pannolini di un bebé. La memoria è un esercizio importante, rende onore a chi la adopera e a chi viene ricordato. Aiuta a non dimenticare, fa conoscere a chi non ha visto perché troppo giovane.

Se il calcio è cultura, e di sicuro lo è, non può non avere memoria.

I personaggi dimenticati sono tantissimi. Se vogliamo, anche il più grande, Diego Armando Maradona, è dimenticato e, soprattutto, abbandonato al proprio destino.

Oggi ci piace ricordare un allenatore, uno dei migliori del dopoguerra, forse il migliore: Ernst Happel.

Ricordare Happel non è facile perché era antipaticissimo. I suoi giocatori lo chiamavano poco affettuosamente "il tiranno". Non si trovano sue foto con un sorriso (sembra che nessuno l’abbia mai visto ridere). Non si trovano sue foto insieme alle sue squadre festanti dopo una delle innumerevoli vittorie. Non si trovano negli archivi sue frasi carine e garbate o ispirate alla cavalleria sportiva. Non era amico di nessun giornalista sportivo (li detestava). Per noi italiani, poi, è stato un nemico storico: ha sempre battuto le nostre squadre (l’unico a superarlo una volta sola fu Castagner con l’Inter). Diede ai nostri colori delusioni terribili: l’ingiusta eliminazione della splendida Italia di Bearzot ai mondiali del 1978 e la sconfitta della Juventus nella finale di Coppa dei Campioni del 1983 contro l’Amburgo.

Comunque, al di là della antipatia, Happel è stato un mostro. Nel suo curriculum c’è tutto. Manca solo un mondiale che perse immeritatamente contro l’Argentina nel 1978. Lui allenava l’Olanda, priva, è giusto dirlo, di Cruijff, ed ebbe la sfortuna di giocarsi la finale nella tana di una squadra, l’Argentina, condannata a vincere dalla dittatura dei suoi generali. Quel giorno sulla sua strada trovò pure l’abominevole arbitraggio di Gonella che capì subito che aria tirava a Buenos Aires e sorvolò su una terrificante gomitata di Passarella a Neeskens, che costò al tulipano la perdita di quattro denti e un salato conto dal dentista.

Happel è nato e morto a Vienna in un arco di tempo che va dal 1925 al 1992. In questi anni ha girato il mondo portando i suoi insegnamenti in mille stadi. E uno degli stadi più romantici del mondo, quello della sua Vienna, in suo onore ha cambiato nome. Gli è stato dedicato, infatti, il nobile "Prater". All’Austria ha dato tanto anche da giocatore. Difensore grintoso, duro al limite del codice penale, capace anche di far male non solo alle caviglie avversarie ma anche alle mani dei portieri avversari grazie al suo tiro violento. Protagonista dei mondiali del 1954 e 1958, finito di giocare iniziò subito ad allenare. Iniziò come tecnico in seconda nel suo amato Rapid Vienna (dove aveva svolto tutta la sua carriera di giocatore). Un uomo come lui non era nato per fare il vice, nel suo DNA era impresso il codice del comando. Andò a cercar fortuna in Olanda e fece la fortuna del calcio olandese. Prima al Den Haag, piccolo club a cui permise di vincere la coppa nazionale, e poi al Feyenord. Con la squadra di Rotterdam incominciò la scalata alla storia. Arrivarono due scudetti (bisogna ricordare che competeva con la stellare Ajax di Cruijff) e una leggendaria Coppa dei Campioni, la prima del calcio olandese, ottenuta dopo aver fatto fuori nel cammino eliminatorio il Milan di Rocco, iniziando così la sua fama di "bestia nera delle squadre italiane". Alla coppa campioni, seguì come digestivo l’Intercontinentale. Molti danno all’Ajax i meriti della rivoluzione del calcio totale. E’ giusto ricordare che certi cambiamenti arrivarono in Olanda grazie anche a un maestro come Happel. Eppure quel Feyenord non era fortissimo. Gli unici veri campioni erano Van Hanegem, il difensore Israel e l’attaccante svedese Kindvall. La forza di quella squadra era il collettivo. In questo Happel era inarrivabile; le sue non erano squadre, erano orchestre che esprimevano un calcio velocissimo per quei tempi e terribilmente aggressivo. Non si trattava di un gioco bello da vedere come quello dell’Ajax. Però, era maledettamente pratico. Sembrava una via di mezzo tra il calcio totale e quello all’italiana. Potremmo definirla una "zona catenaccio" che non faceva giocare gli avversari, li irretiva e poi ripartiva a velocità supersonica. Se ci passate l’affermazione: Happel attuò con venti anni di anticipo quello che sostiene di aver inventato Sacchi.

Andate a rivedervi le cassette per capire se diciamo o meno la verità. Come Sacchi, Happel aveva una considerazione smisurata di sé, ma un carattere ben più forte, non a caso non ha mai fallito una missione e non si è mai dimesso o è stato esonerato.

Il santone austriaco disprezzava gli avversari, spesso di divertiva a umiliarli. Storico un 12 a 0 rifilato ai malcapitati del Rumelange in una partita di Coppa Uefa. Dopo l’Olanda fu la volta della Spagna con due anni nella bella Siviglia. Unica tappa senza trofei da mettere in bacheca. L’astinenza da vittorie durò lo spazio di un soffio. Happel volò in Belgio per fare le fortune del Bruges. Arrivarono tre scudetti in fila e una storica finale di Coppa dei Campioni nel 1978 contro il Liverpool. Anche qui l’allenatore austriaco arrivò in finale dopo aver preso lo scalpo di una squadra italiana: la Juventus di Trapattoni. Gli inglesi erano troppo forti anche per le alchimie di Happel e si aggiudicarono la coppa grazie a un gol di sua maestà Kenny Dalglish.

Nel 1978 Happel guidò anche la nazionale olandese che portò, come visto in precedenza, alla finale mondiale.

Dopo una parentesi allo Standard Liegi, giunse la chiamata dall’Amburgo. Furono sei anni felici e pieni di successi: 2 scudetti, una coppa di Germania e la Coppa dei Campioni nel 1983, la terza allenando tre squadre diverse, un record assoluto. Questo trofeo fu conquistato ai danni della stellare Juventus di Trapattoni. La videocassetta di questa partita dovrebbe essere studiata da tutti coloro che intendono fare gli allenatori. Happel, da vero stratega, tese tantissime trappole nelle quali anche una vecchia volpe come il Trap mise la zampa. Platini fu cancellato dal campo con una marcatura a uomo e Felix Magath uccellò Zoff con un tiro dalla distanza. Sulla carta non era un Amburgo fortissimo, ma sulla carta nessuna squadra allenata da Happel lo era. La vera forza era lui: studiava alla perfezione gli avversari e trovava quasi sempre l’antidoto per annullarli.

Dopo i trionfi tedeschi, il santone vecchio e malato tornò in Austria giusto in tempo per aggiungere all’albo d’oro due scudetti e una coppa nazionale con il Tirol Innsbruck. Prima di morire, nel 1992, gli affidarono la nazionale, ma la partita più importante era contro un avversario imbattibile.

Di lui ci piace ricordare un aneddoto raccontato da Rolff, sua colonna nell’Amburgo (fu l’uomo che marcò a uomo Platini nella finale di coppa dei campioni del 1983). Rolff ricorda che di come Happel amasse seguire gli allenamenti seduto su una sedia da regista cinematografico a bordo campo. Dava gli ordini al suo vice che poi li diramava alla squadra. Una volta disse al suo collaboratore di far uscire anzitempo un giocatore. Questo stupito chiese il perchè, non direttamente ad Happel ma al suo tramite, che rivolse il quesito al grande capo. Happel inforcava degli occhiali da sole, se li tolse e chiamò davanti a sé il giocatore e gli disse: "Domani giochiamo in campionato e tu andrai in panchina."

"Perché" chiese il calciatore

"Perché voglio vincere!" ringhiò il tecnico.

Questo era Happel.

In questo calcio di caporali di giornata, ci manca un generale come lui.

http://www.postadelgufo.it/maestri/happel.html

_________________
GULLIT:"Quando vedo Messi penso che è un grande calciatore ma è protetto: dagli arbitri, dalle telecamere, dal regolamento. Messi può limitarsi a dribblare. Diego doveva saltare alto così, non per fare dribbling ma perché volevano spezzargli le gambe".


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: sab 17 nov 2012, 12:08 
Non connesso
Pulcino
Pulcino

Reg. il: lun 12 mar 2012
Alle ore: 16:14
Messaggi: 1947
Località: Milano
epico ha scritto:
Ad un certo punto e solo una volta Happel si alza dalla panchina arriva a bordo campo e lancia alcune urla allucinanti ai suoi giocatori in tedesco che ovviamente non comprendo , posso pero' dire che l'ancestralita' di quelle urla e' raggelante , comandi provenire dall'ancestralita' massima con un piglio e una enfasi alle quali non si puo' che rispondere : obbedisco immediatamente.
Mourinho ? robetta in confronto.


Ho appena finito di (ri)vedere la partita. Grazie per averci segnalato il video sul tubo.

Cose dell'altro mondo, in effetti: Scirea a un certo punto sembra Chiellini. ;)
(Nel primo tempo, già sull'1-0, si fa soffiare la palla e subito dopo atterra l'avversario proprio al limite dell'area.
Rischiando di provocare un rigore, e di chiudere la partita dopo neanche mezzora!...)

Cabrini rischia seriamente l'espusione, all'inizio del secondo tempo.
Prima atterra il numero 3 tedesco, Wehmeyer - peraltro fortissimo.
Poi gli rifila anche una manata in faccia.

L'arbitro Rainea ammonisce tutti e due, giusto per non saper né leggere né scrivere.

I voti che hai dato mi sembrano condivisibili, a parte il 7 a Cabrini.
(Mi sembra che un 6- sia più adeguato: da lui ci si aspettava molto di più.)


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: sab 17 nov 2012, 12:20 
Non connesso
Pulcino
Pulcino

Reg. il: lun 12 mar 2012
Alle ore: 16:14
Messaggi: 1947
Località: Milano
Sul Guerin Sportivo dello scorso ottobre, Marco Tardelli parla fra le altre cose anche di questa partita.

"Domanda: Ed eccoci alla data fatidica: 25 maggio 1983, Atene.

Risposta: E chi se la scorda? Una legnata frutto di tanti errori.
Arrivammo allo stadio troppo tempo prima, per paura del traffico.
Eravamo tranquilli, ma svuotati.

Ci davano tutti per vincenti, la partita era vista come una formalità.
Non fummo in grado di interpretare alcuni segni premonitori, come quelli che si erano visti nell'ultima partita infrasettimanale. Un disastro.

D: Rimaneva il campo. Lì che cosa è successo?

R: E' successo che al loro gol siamo crollati.
Quella sera ciascuno di noi ha fatto qualcosa in meno.
L'Amburgo fu sottovalutato da tutti, anche da Boniperti.
Ma loro in panchina avevano Happel, un grande allenatore.

D: Il Trap poteva fare qualcosa in più?

R: In quelle occasioni per un allenatore c'è solo da farsi il segno della croce."


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: sab 17 nov 2012, 14:16 
Non connesso
Leggenda del Calcio
Leggenda del Calcio
Avatar utente

Reg. il: lun 20 feb 2012
Alle ore: 18:19
Messaggi: 16890
veramente un bel personaggio happel


Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 63 messaggi ]  Vai alla pagina 1, 2, 3, 4, 5 ... 7  Prossimo

Risposta Rapida
Titolo:
Messaggio:
 

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]


Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 4 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
Powered by phpBB® Forum Software © phpBB Group
Traduzione Italiana phpBBItalia.net basata su phpBB.it 2010