Sicuramente, Ferrari era un otto puro, Mazzola aveva caratteristiche anche da dieci però

P.S.: nel Metodo le chiavi di lettura del gioco erano più semplici per cui tra gli interni quello più fantasioso e offensivo era il destro (l'8 e cioé Meazza) e quello di spola il sinistro (il 10 e cioé Ferrari), l'introduzione del Catenaccio rovescerà il tutto e l'interno destro si trasformerò in mezzala e quello sinistro in mezzapunta

Charlton era un Di Stefano in salsa anglosassone: stesso ruolo suppergiù dell'argentino solo interpretato in maniera più fisica ed essenziale

Se non sbaglio Frossi ha sostenuto che Mazzola era superiore all'inglese come qualità

Ok, allora facciamo un po' di ordine:
Gioanin Ferrari era il prototipo del box-to-box moderno e questo si è capito;
Fritz Szepan ( center-half fino al 1935 circa ) dal 1936-37 comincia, se non erro, a giocare con maggiore assiduità da interno? Era un interno destro o sinistro? Interpretabile come un 8 o un 10 ( c'è anche da dire che il 10 poteva poi essere un trequartista-sastre-, oppure una seconda punta ante-litteram- meazza. )
Altra curiosità sta nel ruolo di Josè Manuel moreno, interno destro della celebre maquina, sapendo che il suo compare Pedernera fosse uno squisito trequartista de facto. Fin qui abbiamo parlato di METODO. Nel SISTEMA, invece, come vengono valutati i due interni? Ad esempio Loik e V.Mazzola?
Zizinho e Jair nella diagonal???

Altre due curiosità: Il ruolo del center half metodista è pressochè quello di mediano/regista arretrato ( uno Xabi Alonso moderno, per intenderci ), tuttavia ho letto di alcuni esempi di centerhalf metodisti che giocavano più come centrocampista di spola ossia OCWIRK e SMISTIK. Ci sono conferme? Nel sistema, invece, il right e il left half ( es. Bozsik ) erano più mediani puri o registi arretrati, ma ci sono anche casi di centrocampisti di spola e con licenza di offendere, oltre che di pura regia in altri casi ( dalle mie letture i vari Hanappi, Liedholm, Burgess, Bozkhov ). Anche qui conferme????

Seconda curiosità: ho sempre sentito parlare di NETTO come il giocatore con maggiore licenza di offendere nel duo mediano sovietico e VOINOV quello più prettamente arretrato e che fungesse da diga. Ho visto la finale dell'europeo del 1960 e ho notato l'esatto contrario. Possibile?

Infine: CHARLTON e DI STEFANO mezzepunte/trequartisti oppure centrocampisti di spola? Io opterei per la prima, entrambi enormi finalizzatori e presenti in area, nonostante il loro ampio gioco.

Moreno mezzala pura, una sorta di Seedorf

Zizinho ricopriva lo stesso ruolo anche se credo fosse più fantasioso, vado a sensazioni comunque

Jair era un'ala se non sbaglio

Castigliano come tipologia di giocatore assomigliava a Tardelli, Liedholm era un giocatore difficile da inquadrare, era una mezzala classica, non veloce ma molto tecnica, sbagliava pochissimo pur essendo un giocatore poco fantasioso, poteva benissimo adattarsi da regista di centrocampo

Io avrei sempre giurato che Moreno e Zizinho fossero più dei trequartisti alla Schiaffino, quindi più dei 10 che degli 8.
Jair da rosa nel brasile del 1950 gioca ( e se non erro anche nella copa america 1949 ) da interno sinistro.

Mi sono confuso con Chico scusa... sì Jair giocava da seconda punta dietro ad Ademir

Mi è capitato di dare un'occhiata al quotidiano francese “Paris-Soir” del 7 giugno 1938 e a pagina 8 si diceva che la Francia era fiduciosa perché l'avversario dei quarti di finale, ovvero l'Italia, “non aveva più la forma del 1934”...

Tra l'altro sempre in quel giornale i giocatori delle Indie Olandesi venivato chiamati "malesi" ma in realtà erano indonesiani... Questo refuso è presente anche in diversi quotidiani italiani dell'epoca...

L'Italia nel turno precedente faticò tantissimo ad eliminare la modesta Norvegia, dai resoconti dell'epoca pochissimi si aspettavano un'impresa così netta degli azzurri nel turno successivo (ho le prime pagine della Gazzetta delle due partite contro Norvegia e Francia che confermavano le opinioni generali, la Francia veniva vista come un "incubo").

La svolta la diede Pozzo, che fece delle variazioni fondamentali: inserì Fonì a terzino di posizione al posto del logoro Monzeglio (l'odierno centrale di difesa) e cambiò le ali a sostegno di Piola (Biavati e Colaussi in luogo di Pasinato e Ferraris II).