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Svezia-Francia
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Danimarca-Francia
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Germania-Scozia
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Germania-Olanda
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Olanda-Danimarca
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Finale Danimarca-Germania
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Ed ecco il commento, ormai quasi introvabile, di un ex campione danese, Preben Elkjær, a proposito del trionfo dei suoi connazionali.

Fonte: France Football n° 2412 del 30 giugno 1992, quindi a poche ore dal trionfo.

Penso che il nostro sia stato l'exploit del secolo, paragonabile al successo della Germania Ovest contro l'Ungheria del Mondiale 1954.
Non abbiamo scoperto nulla di nuovo sul piano del gioco: non vi sono state grosse novità tattiche. La cosa più importante è che la Danimarca ha dimostrato che tutto può essere possibile. Quando una squadra ha voglia di giocarsi fino in fondo le proprie possibilità, può ribaltare qualunque gerarchia. Questo trionfo è perciò un messaggio di speranza.
Io credo che la Danimarca in cui giocavo io aveva individualità ben superiori, ma i ragazzi campioni d'Europa oggi hanno un coraggio e qualità morali ben superiori rispetto alla mia generazione. Che spirito! Che combattenti!
Se ha un grande futuro questa Nazionale? No, direi di no. Coloro che la compongono, per la maggior parte, non sono più giovanissimi e stanno giungendo a fine carriera, quindi credo che sarà impossibile ritrovare un giorno questa esemplare solidarietà, questo inimmaginabile spirito di gruppo. Ciò succede una volta nella vita.
Quello che più mi ha impressionato è che degli autentici sconosciuti come Torben Piechnik e semisconosciuti come John Sivebæk siano entrati nella storia. Non lasceranno un'impronta indelebile come Franz Beckenbauer o Michel Platini, ma sono stati gli elementi indispensabili di una squadra. Perché la Danimarca è una squadra, una squadra vera, senza stelle. Ed è una squadra così che può vincere un torneo di questa importanza. Non basta schierare un'accozzaglia di stelle!