Ho rivisto la partita e i miei voti sono questi:

Rossi s.v.------------Zubi 6 (non ho visto errori suoi poveraccio)
Tassotti 7------------Ferrer 4.5
Panucci 7.5----------Sergi 5
F. Galli 7-------------Guardiola 5
Maldini 7.5-----------Nadal 5
Desailly 8.5----------Koeman 5.5
Boban 7--------------Beguiristan 4.5
Albertini 7------------Amor 4.5
Donadoni 7-----------Bakero 4.5
Savicevic 8.5---------Romario 4.5
Massaro 7.5----------Stoichkov 4.5

Tutti fanno una partita perfetta dal punto di vista tattico; tutti giocano ad alta intensità (non ci furono "imboscati") e con rari errori tecnici (controllo, passaggio, dribbling).
Avrei potuto anche dare 8 a tutti ma in effetti nessuno ha potuto giocare da 8 per il semplice fatto che il Barcellona è stato annientato tatticamente e fisicamente. A parte i numeri in attacco di Savicevic e quelli in interdizione di Desailly gli altri, pur giocando benissimo, pagano l'inconsistenza avversaria.
Per dire, Filippo Galli gioca bene certo ma Romario si annulla anche da solo.

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“il vostro Pelè bianco è fatto di calcestruzzo”

considerazioni condivisibili. secondo me questo milan della stagione 93-94, che fece l'accoppiata scudetto e coppa campioni, era una squadra solidissima ma di una noia mortale. ricordo che vinceva tutte le partite di campionato con punteggi striminziti. l'unica partita entusiasmante in tutta la stagione fu appunto questa finale col barcellona.

Era una squadra debordante dal punto di vista fisico (ricordo che in media c'erano tot cm e tot kg in più rispetto ai catalani) e della personalità. Non era in media spettacolare, ma con Donadoni e Savicevic al meglio la qualità era comunque molto alta, sebbene molto affidata a iniziative individuali.

Dejo in quella partita per me è quasi da 10, ma sono di parte. Donadoni e Desailly a loro volta straordinari.

Barça tecnicamente fortissimo ma troppo molle e bucato ripetutamente, come un'ordinata polis greca che viene travolta da orde di barbari molto più prestanti, che hanno pure qualche genio fra le loro fila.

Cruijff allenatore strepitoso ma forse troppo monodimensionale, altri rivaluteranno l'importanza di una fase difensiva collettiva a Barcellona, per lui il calcio era solo spettacolo.

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Il buon gusto è la morte dell'arte.

Quel Milan mi ricorda, su alcuni aspetti, l'attuale Juve di Allegri

Come disse Capello " il Barca ha 3 grandissimi giocatori : Koeman , Stoichkov e Romario ma gli altri 8 sono giocatori mediocri ".

Un po' come Robben ricorda Cerci a Pistocchi?

Il Barça era semplicemente meno solido del Milan e non è sceso in campo con la cattiveria giusta. Prima di ogni finale Cruijff diceva ai suoi "Entrate e divertitevi", il che per me è un approccio fantastico e di gran lunga preferibile a quello militaresco, ma rischia di esserti rinfacciato alla prima sventola.

Il divario fra le due squadre non era quello di Atene, nel Barça c'erano 4 fuoriclasse e tanti ottimi giocatori (Bakero, Guardiola, Sergi, il portiere). Il Milan ebbe un'attitudine diversa ed era anche leggermente meglio come giocatori, stravinse con pieno merito.

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Il buon gusto è la morte dell'arte.

Questo successo del Milan ebbe anche una valenza storica importantissima perché per la prima volta un club italiano balzava in testa alla speciale classifica dei club detentori di coppe internazionali.

Dal 9 dicembre 1984 il primo posto era occupato dall'Independiente con 12 trofei complessivi (2 Coppe Intercontinentali, 7 Coppe Libertadores e 3 Coppe Interamericane). Con questa vittoria, gli argentini venivano raggiunti proprio dal Milan (3 Coppe Intercontinentali, 5 Coppe dei Campioni, 2 Coppe delle Coppe e 2 Supercoppe Europee).

Non era mai accaduto in precedenza che un club italiano potesse fregiarsi del simbolico titolo di "Club Più Titolato Al Mondo".

Pochi mesi dopo, però, l'Independiente avrebbe vinto la Supercoppa Sudamericana e si sarebbe portato a quota 13 titoli, ma l'8 febbraio 1995 il Milan l'avrebbe nuovamente raggiunto in vetta con la vittoria in Supercoppa Europea ai danni dell'Arsenal.

Il 9 aprile 1995 l'Independiente si sarebbe portato di nuovo in vetta in solitaria vincendo la Recopa Sudamericana in Giappone. La rivista "El Gráfico" numero 3940 diede particolare risalto a qull'avvenimento, scrivendo: "Independiente el más campeón del mundo" ... "Sumó 14 trofeos internacionales, más que ninguno".