Visionata , ho allegato il filmato nel topic sui mondiali da aggiornare.

Gran partita , molto equilibrata , a tratti meglio il Brasile a tratti molto meglio la Jugoslavia , forse i plavi sono quelli che alla fine meritavano qualcosa di piu'.
Buona prova di Rivelino , gioca anche da playmaker sontuoso con lanci fantascientifici , elude il pressing grazie alla tecnica perfetta e ai suoi dribbling sontuosi , pressa in copertura con grande grinta.

Su Di lui mi prendo tempo per rivedere tutte le sue partite che ho scaricato dopo di che vi faro' sapere la mia decisione.

Cordiali Saluti.

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GULLIT:"Quando vedo Messi penso che è un grande calciatore ma è protetto: dagli arbitri, dalle telecamere, dal regolamento. Messi può limitarsi a dribblare. Diego doveva saltare alto così, non per fare dribbling ma perché volevano spezzargli le gambe".

Della Jugoslavia l ha impressionata qualcuno in particolare? La nazionale balcanica aveva ottimi giocatori.

13.06.74 (17.00) Frankfurt, Waldstadion
Brasile-Jugoslavia 0-0
Rete: -
Brasile: Leao, Nelinho, Luis Pereira, M. Marinho, F. Marinho, Piazza (c), Rivelino, Paulo Cesar Lima, Valdomiro, Jairzinho, Leivinha
Jugoslavia: Maric, Buljan, Katalinski, Bogicevic, E. Hadziabdic, Muzinic, Oblak, Acimovic, Petkovic, Surjak, Dzajic (c)
Arbitro: Scheurer (Svizzera)


Queste le formazioni , direi che Oblak e Katalinsky hanno impressionato.

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GULLIT:"Quando vedo Messi penso che è un grande calciatore ma è protetto: dagli arbitri, dalle telecamere, dal regolamento. Messi può limitarsi a dribblare. Diego doveva saltare alto così, non per fare dribbling ma perché volevano spezzargli le gambe".

Oblak era all epoca uno dei migliori centrocampisti del continente, corridore instancabile e piedi buoni, abituato nel calcio totale del Hajduk degli anni 70 a coprire un ampia fetta di campo.
Katalinski era un buonissimo difensore ma inferiore al grande Buljan.

Quella Jugoslavia era veramente una grande squadra, ma sia per colpa di un allenatore ridicolo sia per colpa dei soliti conflitti interni non è riuscita a raccogliere quanto avrebbe potuto, soprattutto agli Europei in casa di due anni dopo che erano ampiamente alla loro portata.

Il c.t. jugoslavo Miljan Miljanić molti anni dopo sostenne che nel 1974 il problema della Jugoslavia fu la mancanza di una preparazione fisica adeguata, infatti partirono benissimo e poi calarono nelle ultime tre partite. Fonte: i giornali e le riviste dell'epoca.