Un pochino anche l'atteggiamento collettivista e comunque tendenzialmente offensivo secondo me...Tu dici proprio di no?

Sul Parma dei miracoli ho pochi dubbi invece.

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Il buon gusto è la morte dell'arte.

Il calcio italiano invece era nettamente superiore per distacco abissale , semplicemente le vittorie nelle coppe europee non possono dire tutto e non possono essere il bilancino con cui si misura il livello dei campionati nazionali.
All'epoca comunque si diceva da parte degli addetti ai lavori che quando i club italiani uscivano dalle coppe la motivazione fosse la competitivita' della serie A che prosciugava ogni energia dato che ogni domenica era una battaglia.
Ma ripeto non facciamo l'errore di prendere le coppe europee come misurino del livello dei campionati , questo e' semplicemente sbagliato...solo Francesco ci crede.

Lippi al primo anno di Juve giocava ancora con il libero staccato (o con il 3-5-2 che è lo stesso), poi si rese conto di avere una squadra che dal punto di vista fisico era carichissima ed optò per i tre attaccanti assieme, diciamo che Lippi come Capello fa parte di quella risma di tecnici di transizione che è difficile da collocare, alla fine il calcio non va mai giudicato per comparti stagni perché le influenze e le contaminazioni sono tantissime

Ma basta .

Sì, ma ciò non spiega il brusco cambiamento di tendenza dal 1986 in avanti!

Non ricordo la Samp Di Boskov speculativa , anzi era una squadra che possiamo dire giocava gia' con una sorta di 4-2-3-1 con Dossena e Lombardo esterni alti , Vialli di punta e Mancini dietro.

Giocava pur sempre con il libero staccato, con il terzino fluidificante, con il mediano incontrista eccetera, Boskov non era uscito da Coverciano e per questo speculava di meno, ma da quello che ne so, solo in Olanda schierò a zona le sue squadre

Insieme a un certo Toninho Cerezo.... In difesa c'erano Vierchowood, Lanna e Mannini, in porta Pagliuca.... mica pizza o fichi.... Era una signora squadra, altro che c...i....

Così come il Napoli, avrà anche giocato "all'italiana" ma Maradona, Careca e Alemao non è che ce l'avessero tutti.....

Torno a ripetere: l'anno di svolta è l'88/89, non l'86..... e c'è una bella differenza perché guardacaso è proprio nell'88/89 che in tutte le squadre arriva il "terzo straniero".... Il Milan prende un certo Frank Rijkaard e vince la coppa dei Campioni dopo aver umiliato il Real Madrid in semifinale.... L'anno prima, con di fatto il solo Gullit perché Van Basten era infortunato, esce al secondo turno di coppa UEFA con l'Espanyol (che all'epoca non aveva ancora la "y"...) perdendo rovinosamente in casa sul neutro di Bari dopo aver sofferto le pene dell'inferno anche al primo turno per buttare fuori lo sporting Gijón.... La Sampdoria e il Napoli avevano i giocatori di cui sopra, La Fiorentina arrivò in finale UEFA nel 1990 (perdendola con la Juve) non per "intercessione divina" ma perché aveva un certo Roberto Baggio.... L'Inter vince la coppa UEFA nel 1991 con 3 campioni del mondo tedeschi (Brehme, Klinsmann e Matthaeus, ovvero uno dei 3 o 4 migliori centrocampisti DI SEMPRE...), battendo la Roma in finale che a sua volta aveva altri 2 campioni del mondo tedeschi (Voeller e Berthold) oltre ad Aldair....

Questo per dire che noi possiamo discutere di tattiche quanto ci pare, ma alla fine nel calcio all'80-90% contano "i piedi", e in quegli anni in Italia ce ne erano tanti di buoni e ancora di più ne arrivavano dall'estero, perché all'epoca c'erano diversi presidenti disposti a spendere e la possibilità di ingaggiare 3 stranieri invece che 2 o 1 solo come negli anni precedenti favorì l'"import" di campioni.... Ecco perché è bene distinguere 2 epoche storiche MOLTO diverse: i PRIMI anni 80 e la FINE dello stesso decennio.....

Si ma il fatto che il Milan di SAcchi che poi vinse lo scudetto in quel modo ancestrale perse con L' Espanol dimostra come il voler prendere come bilancino dei valori le coppe europee sia fallace , a meno di non voler davvero credere che l?espanol fosse superiore al mIlan e credo nessuno lo sostenga.
La serie A era il massimo , risultati coppe europee o meno.

E' quello che dicevo io,i campioni hanno permesso all'Italia di dominare in Europa,infatti negli anni 70 si è vinto poco o niente.Sia Sacchi che giocava a zona o le altre squadre che giocavano all'italiana fecero il salto di qualità grazie ai campioni stranieri e il conseguente miglioramento qualitativo dei calciatori italiani.