Francesco82 ha scritto:
Peraltro, spesso la prospettiva distorce la storia: la coppa UEFA del Napoli e quella dell'Inter sono ritenute due conquiste leggendarie, la finale della Fiorentina è impresa epocale. Ma l'hanno vinta due volte Real e Göteborg, una l'Ispwich Town, una l'Anderlecht. Nel loro caso non si tratta di grandi conquiste? Sulla base di cosa?
Erano epoche diverse, coppe diverse, regolamento diverso, "distribuzione" dei valori diversi.... Oggi i grandi calciatori stanno tutti in 7, 8, massimo 10 squadre in europa... all'epoca poteva capitare che un Wim Kieft o uno Stromberg, giocatori di valore ASSOLUTO in Europa, scendessero in serie B o facessero tutta la carriera in squadre considerate (OGGI, un pò meno all'epoca....) di secondo piano (vedi ad esempio Trevor Francis che dopo i trionfi col Forest non andò al Barcellona o al Real come avrebbe certamente fatto oggi, ma molto più sommessamente alla Sampdoria, che peraltro non era ancora la Sampdoria big europea di qualche anno dopo..... oppure si potrebbe citare uno come Zico, fuoriclasse top mondiale considerato a livello di Maradona che quando sbarcò in Europa tra Juve, Roma e chissà quante altre squadre scelse l'Udinese)..... Se ci pensi, anche nell'albo d'oro della stessa coppa dei campioni (e in particolare proprio negli anni 80!) troviamo nomi non certo "altisonanti" come Steaua Bucarest, Nottingham Forest (2 volte di fila!), Aston Villa, Stella Rossa. Negli esempi da te citati, il Goteborg all'epoca era una signora squadra, l'Anderlecht una delle più forti d'europa, in grado di far paura a tutti anche quando faceva la coppa dei campioni (ti ricordo che il calcio belga era veramente "d'avanguardia" all'epoca, e i "diavoli rossi" arrivarono a un passo dal titolo Europeo nel 1980), l'Ipswich Town una delle tante rappresentanti della "galassia inglese" in grado di arrivare ai vertici delle coppe europee in quegli anni.... E anzi è bene sempre considerare un aspetto molto "patrioticamente" sottovalutato all'epoca: i trionfi a raffica delle italiane in Europa dall'89 in poi avvengono quando ancora non era scaduto l'"embargo" anti-hoolingans post-Heysel, che mise fine non solo al lungo ciclo d'oro del Liverpool (4 coppe dei campioni e 2 coppe UEFA in 7 anni...) ma anche alle splendide e frequenti "avventure europee" di molte altre squadre UK.
Quanto allo specifico della coppa UEFA, è un fatto che all'epoca vi partecipavano la seconda, la terza e la quarta dei principali campionati, aveva un turno in più della CL e la finale andata-ritorno, normale considerarla la vera "cartina al tornasole" del calcio europeo, constatazione che ovviamente terminò con l'introduzione della CL "allargata" alle piazzate. Faccio solo un esempio: la sfortunata Roma del 90/91 che perde in finale con l'Inter dopo aver eliminato, nell'ordine, il Benfica finalista di coppa dei campioni l'anno prima contro il Milan di Sacchi, il Valencia secondo nella Liga l'anno prima, il Bordeaux, l'Anderlecht che come detto all'epoca era uno squadrone e il Broendby che aveva 7/11 della nazionale danese che l'anno dopo vinse l'europeo.... In compenso la stessa Roma, nell'83/84, arriva in finale di coppa dei campioni eliminando, dopo il Goteborg, l'AEK Atene, la Dinamo Berlino e il Dundee United.... io dico che fu molto più duro il cammino in coppa UEFA....