Comunque io farei dei distingui nell'evoluzione del ruolo di portiere:
- Il portiere ai tempi del Metodo usciva pochissimo dalla porta perché protetto dalla muraglia formata dai due terzini e dai mediani che ripiegavano indietro. Dunque fino alla Seconda Guerra mondiale circa il portiere doveva badare essenzialmente a parare i tiri cercando poco l'uscita dai pali.
- Con l'avvento del WM il portiere, avendo davanti a se il solo nuemro 5, era chiamato spesso all'uscita fuori dai pali, l'altro giorno ho sentito su Rai Sport un servizio d'epoca dove c'era Ghezzi che diceva che il ruolo del portiere era cambiato tantissimo con il passaggio dal metodo al sistema in quanto con il WM il portiere era sollecitato maggiormente.
- Con il catenaccio e l'introduzione del libero il portiere tornò a restare molto nell'area piccola e ad uscire solo il stretto necessario dall'area piccola avendo un compagno che presidiava l'area al posto suo
- Con la zona estrema il portier era chiamato a sostituirsi al libero tornando ad uscire molto dal'area di rigore, dagli anni 90 il portiere incominciò ad usare sempre di più i piedi assumendo mansioni e compiti tipici di un giocatore di movimento.
- in epoca recente, con la crisi della zona e l'arretramento della linea difensiva il portiere è tornato ad occupare una posizione quasi metodista (questa tesi è anche sostenuta da Dino Zoff), basi pensare al fatto che il portiere sia tornato ad uscire molto poco dall'area di rigore, anche per la presenza di mischioni inenarabili davanti alla porta.

Buona prestazione di Bobby Charlton sia tecnicamente che organicamente , giocatore straordinario , , Best vivo solo nell'occassione del gol in cui fa una grandissima giocata , non capisco cme gli sbarbatelli possano paragonare George a Diego.

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GULLIT:"Quando vedo Messi penso che è un grande calciatore ma è protetto: dagli arbitri, dalle telecamere, dal regolamento. Messi può limitarsi a dribblare. Diego doveva saltare alto così, non per fare dribbling ma perché volevano spezzargli le gambe".

Nella vita fuori dal campo best non aveva eguali...

Fabio Cudicini all'inizio del secondo tempo era stato colpito da un oggetto metallico piovutogli addosso dagli spalti e non avrebbe neanche dovuto riprendere la gara. Però sapendo che la riserva era il 20enne Villiam Vecchi, Cudicini strinse i denti e decise di rimanere in campo nonostante un trauma cranico.