Io credo che, semplicemente, si confonda la fisicità con la velocità. L'attuale maggiore fisicità, a scapito della tecnica, fa sembrare il calcio attuale più veloce, soprattutto a chi quel calcio non lo ha visto. Ovviamente anche le tecnologie che oggi permettono di vedere una partita in maniera completamente differente.
L'altro giorno parlavo con un amico milanista e ricordavamo quegli anni. Inutile dire che eravamo entrambi concordi sull'enorme differenza tecnica che esisteva rispetto al presente... Milan e Napoli fine anni 80 trasportati in questa serie A, e non solo, avrebbero fatto incetta di titoli. Questo fa capire anche quanto erano enormemente più forti le altre big europee.

non direi, su. e` un dato inattaccabile che oggi si corra dai 3 ai 4 km in piu` di media a parita` di 90 minuti di gioco.

poi che anche li vi fossero partite dure e marcatori a uomo (che randellavano molto piu` di oggi) per tutta l'arco dell'incontro e` vero ed era questa la difficolta`, ma non credo si possa travisare un dato numerico sui km percorsi. per me il tempo utile di giocata (e non solo per gli attaccanti) e` piu` basso oggi.

il barca di guardiola... nel pressing alto era la squadra dal ritmo piu` feroce della storia si puo` dire
e poi, avendo sempre loro il pallone e quella qualita` di palleggio, che se anche giocavano cntro squadre che li attaccavano a mille allora erano comunque in grado di nascondergliela: cio` significa che sapevano giocare anche contro squadre di ritmo.

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VUOI PORTARLA A MANGIARLA? VA BENE FALLO.

LM10 Tu se' Lo mio Maestro 10 e 'l mio autore, tu se' solo colui da cu' io tolsi lo bello stile che m' ha fatto onore !. !. !.

Mi è capitato però di vedere gente pestare i fiori al monumento ai caduti a Bologna. Gli ho insultati e sono scappati.

Non mi sembra che abbiamo molti dati sui km percorsi a partita per giocatore per i match di 30 anni fa

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Questo è un luogo comune, perchè il Barcellona di Guardiola faceva un pressing a folate, volto al recupero della palla (anche se intensissimo), alternato a momenti di stanca, il pressing più alto lo hanno fatto le squadre dal Milan sacchiano ai primi anni Duemila, perchè pressavano in modo continuo e monotematico.

Per te Ciccio si può dire che, ferma restando la qualità altissima degli interpreti migliori su entrambi i fronti, il Milan ha avuto il merito di alzare il ritmo e il livello della contesa agonistica, mentre il Barcellona e la Spagna lo hanno diluito, o se vogliamo ne hanno deviato il corso?

Detto altrimenti, anche se l'impostazione totale è simile, le squadre hanno operato in due direzioni quasi agli antipodi, tanto che soffrivano (come dicevamo spesso) squadre diverse: il Milan ha patito l'inferno contro Malines o Marsiglia, squadre che formavano sul rettangolo una specie di gigantesco boomerang esasperando il suo pressing/modo di giocare; il Barcellona pativa e in parte patisce anche oggi le squadre che fanno densità e la mettono sul corpo a corpo e/o sul gioco aereo, piani su cui i piccoletti agili ovviamente soffrono di più.

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Il buon gusto è la morte dell'arte.

Sono d'accordo su questa prima frase, bentornato anche da parte mia!

Grazie, ben ritrovato!
Sulla seconda frase manco ti chiedo, perché trattasi di concetto più tuo che mio, e che trova peraltro ampi riscontri.

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Peraltro in un'intervista (credo concessa a Buffa) Cruijff si prende il merito di aver vaticinato il cambio di rotta imposto negli ultimi anni già con la sua Olanda, così demolendo il luogo comune per cui le sue squadre erano superiori più che altro dal punto di vista atletico.

Johann ricorda di essere stato ossessionato, prima da giocatore e poi da allenatore, dalla capacità di controllo e dalla tecnica individuale, oltre che dalla facilità di corsa: tant'è vero che lui e Neeskens non erano certo due colossi né giocatori di potenza...ecco lui sostiene che in nuce la sua Olanda già consentiva di intravedere un calcio in cui l'armonia collettiva e il grande bagaglio tecnico / la grande facilità di corsa sopperivano al gap in termini di pura potenza atletica (che, per inciso, per lui prima della sua svolta era ancora più importante).

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Sono d'accordo, solo che non ritengo un merito aver alzato il ritmo e il livello della contesa agonistica.

Ciò ha peggiorato questo nostro gioco, privandolo di certe sue specificità, e avvicinandolo invece ad altri sport.
(Come il football americano e il basket, in cui la fisicità e la tattica rivestono un ruolo primario.)
E' invece un grandissimo merito la moda catalana dell'ultimo decennio.

Per me è un merito farlo in quel modo, certo i pallidi imitatori tutti pressing, mediani di 90 kg e botte da orbi per 90 minuti non hanno propriamente regalato spettacolo, ma tant'è.

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