yeah.

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keep 'em laughing as you go, but remember that the last laugh is on you

I portieri di una volta (fino agli anni 50) erano soliti ritagliare e studiare meticolosamente articoli del calcio illustrato che spiegavano tutte le caratteristiche degli attaccanti delle principali squadre di serie A. Quindi, una certa programmazione, una certa cura dei dettagli c'è sempre stata. C'è da dire che una volta i portieri erano molto più istintivi nelle parate, per farvi un esempio il mitico Beara iniziò a giocare in porta a 18 anni. I portieri di oggi sono molto schematici, quasi computerizzati nei movimenti, nelle tecniche di parata. Prendete Buffon, che è un portiere completo sotto tutti i punti (tranne forse nel parare i rigori), ma osservate come sia un portiere per certi versi troppo schematico, quasi privo di stile!

Io sostengo da sempre una cosa: portieri si nasce non si diventa!

questo credo sia un falso mito. Durante gli Europei facemmo la classifica dei portieri in attività circa la media di rigori neutralizzati e, se non ricordo male, il solo Handanovic era nettamente sopra Buffon.

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quello che mi impressiona è che una volta queste trasferte avevano sicuramente una difficoltà maggiore , il calcio come tutto il resto era sicuramente meno globalizzato , gli italiani ne sapevano meno del calcio inglese e viceversa, già non prenderle era un bel traguardo

e' risaputo che Jascin ai mondiali 62 fu decisamente deludente , per quel torneo in patria subi' critiche ferocissime tanto che lui voleva smettere per sempre di giocare a calcio , invece seppe riprendersi e nel 1963 vinse il pallone d'oro , nel 66 disputera' poi un grande Mondiale , insieme a Banks il miglior portiere del torneo.

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GULLIT:"Quando vedo Messi penso che è un grande calciatore ma è protetto: dagli arbitri, dalle telecamere, dal regolamento. Messi può limitarsi a dribblare. Diego doveva saltare alto così, non per fare dribbling ma perché volevano spezzargli le gambe".

Di Stefano fino a 30 anni era un atleta eccezionale , lo chiamavano la saeta rubia , bisogna conoscere i fatti e non limitarsi al primo video con un Di stefano attempato , inoltre alcuni video sono in realta' non a velocita' normale , si narra che il filmato della finale del mondiale 1962 sia rallentato di un certo grado di decimi di secondo.

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GULLIT:"Quando vedo Messi penso che è un grande calciatore ma è protetto: dagli arbitri, dalle telecamere, dal regolamento. Messi può limitarsi a dribblare. Diego doveva saltare alto così, non per fare dribbling ma perché volevano spezzargli le gambe".

non ho detto "velocità", ho detto atletismo, che è diverso. E quello di Di Stefano era solo un esempio a caso. In ogni caso non si trattava di una critica ma di una constatazione e va letta nel contesto.

è indubbio che i calciatori di oggi siano mediamente più alti, prestanti e meglio allenati, anche per ragioni che non c'entrano col calcio. Questo non significa che 40 anni fa fossero delle mummie, o che non vi fossero delle eccezioni - per esempio, dubito che possa essere mai esistito uno come quel trattore di Nordhal, in quanto a potenza e velocità

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e dubito sia mai esistito un giocatore dal fondo atletico come il Di stefano giovane.

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GULLIT:"Quando vedo Messi penso che è un grande calciatore ma è protetto: dagli arbitri, dalle telecamere, dal regolamento. Messi può limitarsi a dribblare. Diego doveva saltare alto così, non per fare dribbling ma perché volevano spezzargli le gambe".

Comunque Yashin è stato uno dei primi portieri ad uscire dalla linea di porta e ad avere uno stile moderno. Nel Mondiale del '58 stupii il Mondo proprio per il suo modo di giocare. Chiaro poi che la sua caratteristica migliore fosse la reattività e il puro istinto.

Come dice epico, l'unica macchia della sua carriera fu il Mondiale del '62, nel quale arrivò fuori forma e commise degli errori che costarono molto caro all'URSS, una delle favorite per la vittoria finale.

Seppe comunque rialzarsi in men che non si dica, basti pensare che l'anno dopo vinse il Pallone d'Oro e giocò ancora per molte stagioni ad alti livelli.

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concordo con kerzha, anche se in effetti prima di yashin ci sono stati portieri molto moderni nello stile, basti pensare ad amadeo carrizo (che, a onor del vero, è quasi un suo contemporaneo) o anche al nostro italianissimo combi, che era estremamente abile (e anche un po' avventato) nelle uscite basse

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