ciccio graziani ha scritto:
Gli errori tattici di Pozzo sono macroscopici, alle Olimpiadi comunque combinò ancora di peggio...il povero Pozzo tra W e WM era in conflusione completa!
Era sicuramente in confusione, tanto che fu criticato da Gianni Brera nei suoi libri e dalla rivista "Il Calcio Illustrato" n° 34 del 12 agosto 1948.
Però se posso permettermi vanno sottolineate due cose importanti:
1) La Nazionale italiana che partecipò ai Giochi Olimpici di Londra 1948 non era di altissimo livello. Quasi nessuno di quei giocatori avrebbe avuto una carriera azzurra importante negli anni successivi, nemmeno dopo la scomparsa del Grande Torino, che, seppur nel modo più tragico, aveva permesso un rinnovamento tra le fila azzurre. Ebbene, quasi nessun ragazzo della Nazionale vista a Londra sarebbe riuscito a trovare spazio, quindi questo dimostra che il valore non era eccezionale. Inoltre Vittorio Pozzo dovette rinunciare all'infortunato Giampiero Boniperti, che, nonostante i 20 anni, avrebbe dato comunque un valido contributo alla causa azzurra.
2) Il valore degli avversari. La Danimarca era di gran lunga superiore all'Italia. Aveva dei giocatori straordinari come John Hansen, Karl Hansen, Johannes Pløger e Carl Aage Præst tra gli altri, campioni che negli anni successivi avrebbero fatto la differenza anche nel campionato italiano. Ecco: non so se la ragione della sconfitta fu solo la confusione tattica di Vittorio Pozzo. Metodo o Sistema, penso che alla fine avremmo perso comunque.