Io tornerei a 18 squadre, ma a 16 sarebbe anche meglio, poiché il nostro calcio ne guadagnerebbe anche a livello di competitività internazionale: meno partite, più riposo per i giocatori che sarebbero più freschi per gli impegni europei e quasi sicuramente meno infortuni.

Un campionato a 16 sarebbe già terminato da 5 turni e ciò significa che non ci sarebbe stato, per esempio, bisogno di turni infrasettimanali e anzi ci sarebbe stato anche spazio per un periodo di pausa stagionale come fanno in Bundesliga.

A 16 squadre significherebbe giocare 8 partite in meno di campionato durante l'anno, sarebbe sinonimo di maggiore qualità delle squadre che potrebbero avere qualche elemento in meno in rosa, ma magari una complessiva maggiore qualità dell'organico.

Pensate a una Serie A come quella di quest'anno senza, però, Catania, Livorno, Bologna e Sassuolo (o Chievo stiamo lì): significherebbe che il Chievo sarebbe ultimo e le squadre che si giocherebbero la salvezza sarebbero Udinese, Cagliari e Genoa che, effettivamente, per quello che hanno fatto vedere durante l'anno dovrebbero stare in un contesto salvezza in un campionato più competitivo.

Da parte dell'UEFA non ci sono ostacoli a un ritorno a 16/18 anzi diversi tornei europei hanno poche squadre (anche 12/14) nella massima serie.

L'ostacolo, purtroppo, ovvio e insormontabile credo a questo ridimensionamento numerico della massima serie sarebbero le Pay TV: Sky e Premium ovviamente non sarebbero disposte a sborsare le stesse cifre che versano ora per un torneo in cui le Big giocano 8 impegni in meno.

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"Cor core acceso da la passione
Undici atleti Roma chiamò..."

Sarei d'accordo anche io per le 16 per diversi motivi oltre ai suddetti:
- magari è un'opinione errata ma se venisse ripensata anche la B portandola anch'essa a un numero inferiore di squadre si avrebbe un miglior livello anche di quest'ultima, un suo maggiore interesse e competitività e così a scalare anche in C
- alcuni fine settimana potrebbero essere dedicati alla coppa italia che, non più sacrificata in mezzo alla settimana potrebbe avere maggiore prestigio, anche perché, secondo quello che è stato il mio primo punto, anche le squadre di B-C sarebbero/dovrebbero essere più competitive
- meno partite porterebbero, penso, a minori giocatori in rosa e meno spese

Aggiungo che so bene che sono discorsi triti e ritriti ma vabé, si fa per discuterne

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ma infatti finche ci saranno le pay tv di mezzo non c'è possibilità di riduzione di squadre in serie a; anche io da sempre sarei per portarle a 16 ma a questo punto anche a 18 sarebbe meglio di niente.

ai pro aggiungerei anche una preparazione atletica piu equilibrata (con conseguente riduzione degli infortuni), uno spazio maggiore per il ct della nazionale per i raduni collegiali e naturalmente la possibilità di concludere la stagione con meno partite nelle gambe per arrivare cosi alle manifestazioni internazionali (Europei e Mondiali) con una condizione fisica sicuramente piu ottimale.

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"Dopo aver stretto la mano a un milanista corro a lavarmela. Dopo averla stretta ad uno juventino, mi conto le dita". Avv. Prisco

Dite che una coppa con più attenzione da parte delle squadre impegnate non potrebbe compensare la perdite di campionato per le tv? Chiaro, non certo per numero di partite ma magari per qualità e interesse...

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credo che alla pay tv della qualità del nostro campionato freghi una cippa perche I contratti che loro stipulano con I club sono in base al numero di gare disputate, indipendentemente se poi il livello da tempo sia sceso quasi a toccare il fondo. alla fine per loro piu partite si giocano, piu soldi incassano dagli abbonati e dagli spot pubblicitari, ed una eventuale diminuzione di squadre in campionato comporterebbe una sostanziosa perdita economica e nessun vantaggio...

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"Dopo aver stretto la mano a un milanista corro a lavarmela. Dopo averla stretta ad uno juventino, mi conto le dita". Avv. Prisco

La questione per me si pone sempre per ipotesi. Troppi interessi in gioco da parte di una Lega parassita gestita da gente dal dubbio profilo morale e professionale, che si è donata al vil denaro delle televisioni, ormai padrone dei palinsesti calcistici ed a questo punto anche delle società stesse. Mettere in discussione il loro lauto piatto guadagnato nel corso degli anni con sorprusi e favori di ricambio è qualcosa che nessuno si sogna di fare. Senza alcun dubbio la maggior parte dei club di Serie A smetterebbe di campare senza le pay-tv (Italia unico paese dove la percentuale di introiti tv si avvicina se non supera il 50% rispetto al totale).
Ci vuole un commissariamento da parte di organi fuori dall'eterno giro mafioso, gente che metta i responsabili di questo scempio sportivo con le spalle al muro e con il #@*§ per aria.

Non credo: una maggiore appetibilità commerciale (e quindi delle Pay Tv) della coppa deriverebbe solamente dalla possibilità di concedere il posto CL alla vincitrice del trofeo, ma sappiamo ormai che questo non è possibile poiché l'UEFA si pronunciata in maniera sfavorevole nei confronti di tale eventualità.
L'UEFA ha "paura" che nella competizione a eliminazione diretta potenziali outsider (come d'altronde è successo spesso in Inghilterra e Francia, ma anche da noi in passato) possano più facilmente, magari anche con qualche incontro e sorteggio fortunato, raggiungere la finale e vincere e, quindi, non vogliono trovarsi, come è successo, con una vincitrice di coppa nazionale addirittura in seconda divisione la stagione seguente che va ai gironi di CL.

Quello che porta tanti soldi, anche alle TV, sono le coppe europee, quindi l'interesse commerciale è per il campionato che assegna il titolo nazionale e i posti per le coppe europee.
Anche si riuscisse, quindi, a riformare una coppa con più qualità e maggiore interesse del pubblico alla Pay TV non interesserebbe più di tanto, ma continuerebbe a interessare solo il campionato che assegna i titoli e i piazzamenti che contano: ovviamente non sarebbero contente di avere 4/8 partite in meno a campionato e non sborserebbero la stessa cifra credendo di recuperare con la coppa nazionale.

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"Cor core acceso da la passione
Undici atleti Roma chiamò..."

(ANSA) - MILANO, 28 APR - Una Serie A a 18 squadre per avere un calendario meno fitto. E' l'idea del presidente dell'Assocalciatori, Damiano Tommasi, al termine dell'assemblea di oggi a Milano. "Una riduzione del numero delle squadre - dice- è condivisibile da parte nostra se accompagnata da una giusta solidità dei club". Il secondo punto sul quale si sono concentrati i delegati è l'Osservatorio sugli atti di violenza subiti di recente dai calciatori sui quali Tommasi annuncia la presentazione a breve di un report.

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L’edizione odierna de Il Mattino riporta la graduatoria dei bomber più prolifici d’Europa. Gonzalo Higuain è sul podio. L’argentino è al terzo posto con 17 gol che sono valsi ben 15 punti al Napoli. Primo è Sturridge del Liverpool con 20 centri seguito da Diego Costa dell’Atletico Madrid con 27 gol.
CN24

interessante soprattutto per chi dice che segna poco rispetto a cavani... il che è vero... poi che questo porti ad essere meno decisivo non è vero...non sempre...e il grafico lo dimostra

la cosa assurda è vedere Toni in quella lista