Questa la Flop-11 secondo
Eurosport:
Facile andare a scegliere i migliori, ma quanti in questa stagione di Serie A hanno davvero deluso? Tantissimi. Per la nostra Flop 11 del 2013-2014 abbiamo così deciso di seguire in prevalenza il criterio nome altisonante-spesa economica-aspettative riposte e ne è venuta fuori così davvero una “bella formazione”. Nel 4-4-2 votato all’attacco (potremmo definirlo anche 4-2-4), con 4 presenze in rosa svetta per distacco l’annus horribilis del Milan. C’è spazio però anche per grandi acquisti… e persino per un campione d’Italia.
Federico MARCHETTI, Lazio
Quattro anni fa volava in Sudafrica dove sarebbe finito a fare il titolare, quest’anno invece vacanze al mare per Marchetti. Il portiere della Lazio paga probabilmente anche questioni extra campo con il funambolico patron della Lazio, ma quelle volte che vince il Ballottaggio con Berisha non si fa certo ricordare per le grandi prestazione. D’accordo, non era Serie A, ma quella contro il Ludogorets in Europa League a Roma ancora se la ricordano…
Christian MAGGIO, Napoli
La fase calante prima o poi arriva per tutti, e questa Serie A 2013-2014 è stata decisamente in declino per Christian Maggio. Prandelli se lo porta in Brasile più per assenza di alternative che per altro, anche perché i tifosi del Napoli lo sanno bene: da freccia Maggio si è trasformato in un regionale. Un solo assist in stagione racconta più di mille altre parole.
Philippe MEXES, Milan
Un’annata in cui si è parlato di più del suo ingaggio e dei cartellini presi che delle prestazioni in campo. Se non è indicativo già di per sé questo, metteteci un posto da titolare perso nel corso della stagione. Uno dei simboli dell’annus horribilis rossonero.
Angelo OGBONNA, Juventus
Probabilmente l’unica nota negativa dell’annata della Juventus. Arrivato dopo un lungo corteggiamento e un bonifico da 13 milioni (!) a Urbano Cairo, il primo anno in maglia bianconera dell’ex capitano del Toro è stato totalmente da dimenticare. Lento, impacciato, impaurito… partito in panchina alla fine ci è rimasto molto spesso, e questo nonostante tutte le noie fisiche che hanno coinvolto a turno il trio di titolari della Juventus. Conte infatti ci ha provato per un po’, ma poi ha ripiegato su Caceres.
Fabian MONZON, Catania
Arrivato in Sicilia tra le grandi aspettative generali, l’argentino ha deluso. Fortemente deluso. Probabilmente pagata anche l’annata terribile del Catania, ma tra gli esterni sinistri è probabilmente lui il nome più deludente.
Keisuke HONDA, Milan
A fregarlo, probabilmente, sono state le aspettative e il lungo corteggiamento. Arrivato in gennaio come il jolly pronto a risollevare il Milan, Sua Lentezza Reale Honda si è contraddistinto per una velocità di gioco da campionato amatoriale e giocate inutili. Ah sì, e per gli occhiali da sole in tribuna a gennaio per la sua prima volta a San Siro. Dov’è il problema? Il Milan giocava in posticipo…
Michael ESSIEN, Milan
Qui le colpe andrebbero equamente suddivise. Da una parte c’è un ex giocatore; e dall’altra una società che ha comprato un ex giocatore. Il pacco regalo di Mourinho è un’altra “perla” della campagna acquisti rossonera. D’accordo, alla fine non ha giocato poi molto, ma quel poco è bastato per finire dritto-dritto tra i flopponi della stagione.
Francesco LODI, Genoa e Catania
Dopo la grande stagione dello scorso anno arriva a Genova con il peso della responsabilità sulle spalle, ma con la città della Lanterna non trova mai il feeling. A gennaio decide allora di tornare nell’amata Catania nel tentativo di risollevare gli etnei, ma la musica rispetto all’anno prima è davvero cambiata. Anno nero.
Luis MURIEL, Udinese
A Udine in questa stagione è diventato famoso più per le sue scorribande nel capoluogo friulano che per quelle fatte vedere al Friuli, inteso come stadio naturalmente. Involuzione incredibile di quello segnalato due stagioni fa come uno dei giovani più interessanti del campionato italiano. Ah, non dimenticatevi di sommarci un evidente sovrappeso!
Ishak BELFODIL, Inter e Livorno
Arrivato in estate nell’ambito dell’affare cassano, la stagione del “nuovo Benzema” verrà ricordata per questa incredibile statistica: Rinaudo, Marzorati, Sturaro, Gyomber, Mustafi eccetera eccetera lo guardano tutti dall’alto nella classifica marcatori. Zero gol. Zero.
Alessandro MATRI, Milan e Fiorentina
La Juventus lo vende al Milan e dalla sua cessione ricava più di quanto ha speso per Tevez. Al Milan mette un gol e gennaio lo sbolognano a Firenze. Lui parte forte con una doppietta a Catania, poi anche Montella si accorge dell’involuzione e nonostante abbia fuori Gomez e Rossi piuttosto che mettere Matri cambia modulo. Valutate voi.