"ALLENAMENTO SACRO" — Mazzarri parte con una definizione "filosofica" del suo lavoro: "Segreti non ne conosco, io credo di essere stato in questi dodici anni di carriera un allenatore che si è basato sul rispetto delle regole e sul rispetto reciproco. I successi partono dalla cura dei dettagli, del lavoro e del sacrificio. Sono considerato un tattico, cerco di dare un'impronta ben definita alle mie squadre. Nel calcio attuale bisogna essere preparatissimi a livello fisico e mentale. Per me l'allenamento è sacro, e non si salta".
ADDIO AL NAPOLI — "Concludere il ciclo con il Napoli è una decisione che era già maturata come ben sapete all'inizio dell'ultimo anno, quando rifiutati il rinnovo del contratto. Pensavo che avrei lasciato Napoli per mancanza di stimoli. Da quel momento in poi, deciso di chiudere con il Napoli, potevo rimanere fermo, se non ci fosse stata una richiesta che a me tornava a dare grossi stimoli. Ci sono state altre proposte, che non dirò. Il presidente Moratti mi ha voluto incontrare, mi è piaciuto tutto, mi sono sentito pronto e carico per cominciare questo percorso con l'Inter". Poi una mezza gaffe sui rapporti con De Lautrentiis: "Sono stati quattro anni bellissimi a Napoli, ma come in ogni matrimonio c'è un inizio e una fine (poi si correggerà ndr), ma non voglio sentire la parola tradimento. Ho fatto bene a Napoli, sono andato via per i motivi già detti, niente polemiche. Il presidente De Laurentiis usa fare delle battute, a volte gli vengono bene e altre meno".
VINCERE SUBITO? — "L'Inter ha il dovere di tornare competitiva, di lottare e di competere. Deve fare meglio di quello fatto l'anno scorso, perché la rosa è migliore. Questa squadra deve tornare a vincere nel proprio stadio , il tifoso interista vuole vedere una squadra tosta".
MORATTI MI HA SCELTO PERCHÉ... — "Perché mi ha scelto Moratti? Io sono un accentratore, tendo a fare da riferimento a tutti quelli che lavorano con me, e io credo che Moratti cercasse proprio questo, un allenatore che gestisse molto". E rispetto alla stagione passata: "Credo bisognerà lavorare anche molto sull'autostima, visto come è finita la scorsa stagione. Bisogna dare un sistema che tuteli i giocatori e che gli permetta di riguadagnare quella autostima che forse è andata un po' perduta"
LA ROSA — "Per quel che riguardo la rosa io voglio 22 giocatori in ritiro. Lavoro con i doppi ruoli (due per ruolo, ndr), più qualche giovane. Di mercato non parlo con la stampa, ne parlerà la società. Comunque molti dei giocatori che saranno in ritiro resteranno poi alle dipendenze dell'Inter. La rosa dell'Inter dell'anno scorso era superiore rispetto ai risultati, e questo senza dire niente a chi c'era prima. Io ho il dovere di valutare tutti i ragazzi che mi saranno messi a disposizione".
RITIRO PIÙ LUNGO — Una delle prime mosse di Mazzarri è stata prolungare il ritiro di Pinzolo e annullare alcune amichevoli: "Io e il mio preparatore consideriamo che sia decisivo lavorare quattordici giorni di fila con il doppio allenamento, per abituare subito la squadra alla fatica. Quindi abbiamo fatto qualche cambio nel programma estivo della società".
MOURINHO — E sul solito possibile confronto con Mourinho "Non ho mai pensato ai confronti, perché l'allenatore è come un artista, ognuno è a sé stante. Io cerco sempre di essere ottimista e voglio sempre lasciare il mio segno. Con Mourinho da avversari ci può essere stata qualche scaramuccia, ma la stima non manca".
CASSANO — "Con tutti i giocatori che io ho allenato mantengo un ottimo rapporto. Con Antonio? L'anno scorso dopo un quarto d'ora, con l'Inter sotto, su una rimessa laterale è venuto a salutarmi. Questo vi dice tutto".
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_________________ Nascerà qui, al ristorante "L'orologio", ritrovo di artisti e sarà per sempre una squadra di grande talento. Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma: il nero e l'azzurro sullo sfondo d'oro delle stelle. Si chiamerà Internazionale, perchè noi siamo fratelli del mondo. (Milano, 9 marzo 1908)
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