F82 ha scritto:
Non sottovaluterei la gestione del momento di transizione di una squadra da sempre fuori dall'elitè dei vincitori ( o temporaneamente, nel caso dell'Inter), il City aveva e ha una rosa mostruosa ma non è la stessa cosa vincere col City o vincere con lo United.
Ho visto il Parma di Buffon, Thuram, Cannavaro, Veron e Crespo (o la Lazio di Vieri, Salas, Conceicao, Nesta, Mihajlovic, Nedved) arrivare dietro il Milan del debuttante Abbiati, di Sala, Helveg e Guglielminpietro.
Non è facile gestire la medio borghesia quando deve fare il salto per primeggiare con i vecchissimi ricchi.
Mancini ha gestito bene questo momento, come diceva Ray, sia all'Inter che al City: ha meriti importanti, così come sono visibili alcuni demeriti in campo europeo e un'involuzione sulla bellezza del gioco.
La Lazio 2002-2004 giocava stupendamente e anche l'Inter pre-calciopoli si teneva su livelli di rendimento alti (se in giornata); con la squadra del 2006-2007 (centrocampo con Vieira, Cambiasso e Zanetti più Stankovic) ha svoltato verso squadre più fisiche e dominanti e difficilmente si è spostato da lì.
Ricordo bei picchi di gioco solo nel finale dell'anno scorso, quando propose sempre, continuativamente, Silva, Nasri, Tevez e Aguero tutti insieme.
concordo , l'Inter 2004-2005 dal punto di vista estetico credo sia la migliore vista ( buttò troppi punti stupidi all'aria con pareggi assurd le prime giornate,, anche perchè Toldo non ne beccava una
) ma anche quella dell'anno dopo, poi dal 2006 ha deciso di fare il pragmatico , il Capelliano.
Comunque anche in quei due anni si vide un buon lavoro di ricostruzione , un'aria positiva in un ambiente troppo depresso .. anche iniziare a vincere 2 Coppe Italia e 1 Supercoppa in casa della Juve di Moggi sono state tappe importanti