Gourcouff le sue carte se l'è giocate, ha toppato clamorosamente arrivando come il nuovo Zidane, dovrebbe solo allacciare i scarpini a Zinedine. Ora è ritornato nel suo ambiente e sta mostrando delle buone qualità, ma gioca nel suo ambiente, la pressione del suo ambiente, il gioco del suo ambiente. E' la prima donna della sua squadra, voglio proprio vedere se torna come gioca con gli altri fantasisti.

_________________
Trasferta francese per il Milan di Nereo Rocco.
"Bonjour Monsieur Rocco, mon ami".
E lui: "Mona a mi? Mona a ti e anca testa de gran casso!"

Che abbia avuto le sue occasioni è vero, che non abbia reso come ci si poteva aspettare (fino ad un certo punto) è vero altrettanto...
...ma ci sono giocatori che maturano ad età differenti, il Gourcuff che sto seguendo e che sta incantando in Francia NON è lo stesso giocatore che ricordano in tanti.

_________________
...se fossi in una stanza con i soli Berlusconi, Hitler e Stalin e avessi una pistola con soli due colpi e la certezza di impunità qualsiasi cosa facessi..... sparerei al nano di Arcore due volte.

[align=center][/align]

Si sono d'accordo che i giocatori maturano ad età differenti (Kakà fu spettacolare da subito) e sta giocando bene in Francia, ma considera che nel Bordeaux è il perno della squadra, il punto di riferimento, adattarsi al gioco del Milan, dove la squadra non ruota su di lui ma è lui che deve collaborare con altri fantasisti di valore non sarà per niente facile per il francesino, staremo a vedere spero di sbagliarmi

_________________
Trasferta francese per il Milan di Nereo Rocco.
"Bonjour Monsieur Rocco, mon ami".
E lui: "Mona a mi? Mona a ti e anca testa de gran casso!"

...anche qui pignolizzerei sugli aggettivi...
Gourcuff non sta facendo "bene" in Francia... sta facendo BENISSIMO.

_________________
...se fossi in una stanza con i soli Berlusconi, Hitler e Stalin e avessi una pistola con soli due colpi e la certezza di impunità qualsiasi cosa facessi..... sparerei al nano di Arcore due volte.

[align=center][/align]

mi sembra chiaro che ormai l'obiettivo della società milan è soprattutto una questione d'immagine... e da tutto ciò che se ne può trarre...

un altro episodio di autoglorificazione è andato in porto.

sentirsi importanti gasati e fieri dopo una pantomima del genere è molto indicativo.

società milan dal 2007 semplicemente irriconoscibili.

_________________
una speranza, un desiderio: antonio conte, il nostro ferguson

«Sento parlare di grinta ritrovata: giudizio superficiale, la Juve gioca a calcio»

Sai quanti te ne posso far conoscere di "tifosi" del Milan..

_________________
«Dopo aver stretto la mano ad un milanista corro a lavarmela. Dopo averla stretta ad uno juventino, mi conto le dita» P.P.

Mica lo metto in dubbio, Ryuk... ci mancherebbe

_________________

La storia infinita :

MILANO - Per Kakà quella di restare al Milan è stata una scelta di cuore, ma oltre agli affetti, cosa non ha funzionato nella trattativa? Nell'articolo riportato sulle pagine odierne de 'La Gazzetta dello Sport', gran parte della responsabilità del mancato trasferimento del giocatore in Inghilterra, è da attribuire agli uomini mercato del Manchester City, apparsi, per così dire, ben poco seri e professionali. Per tutta la durata dell'incontro, i dirigenti del club inglese si sono limitati a porre domande riguardo il contratto del brasiliano, senza fare proporgli un'offerta concreta: "La verità è che in sei ore di colloqui il Manchester City ha solo fatto domande e non ha mai presentato un'offerta a Kakà. Come poteva pensare di conquistarlo? -ha raccontato l'avvocato Alberto Ziliani, uno dei presenti al tavolo della trattativa nella serata di lunedì- Una cosa è acquisire una società o un immobile. Un'altra è affascinare uno dei migliori calciatori al mondo". Una situazione gestita malamente dovuto forse all'emozione del grande colpo, ma allo stesso tempo alla poca convinzione nella conclusione dell'affare e, ci aggiungiamo noi, a un pizzico di inesperienza. Il dg dei citizens, Garry Cook, piuttosto che rassicurare i presenti, si è lasciato andare a una serie di domande verso il padre-procuratore di Kakà, Bosco Leite, il quale ha dovuto a sua volta interpellare Galliani per spiegare quali erano gli accordi sui rapporti commerciali tra il Milan e il suo figlio-assistito, il brand-Kakà per intenderci. Oltretutto nel faccia a faccia non si è mai parlato di cifre, e la notizia di un ingaggio da almeno 15 milioni di euro sventolata nei giorni precedenti, non sarebbe stata che una voce di corridoio, tanto che a fine serata, dopo un consulto con lo sceicco, Cook ha comunicato che all'indomani avrebbe fatto pervenire la propria proposta via e-mail. E in quel momento, un spazientito Galliani si è alzato, ha chiamato Berlusconi e chiuso ogni dialogo. Evidente che oltre al 'cuore' di Kakà c'è anche altro.



Andrea Branco

_________________

Beh, adesso saltano fuori tutti i retroscena e i particolari da romanzo...
Comunque si sapeva che il City non era una società all'altezza di Kakà (almeno non lo è ancora) e l'inesperienza dei suoi vertici ne è una dimostrazione

_________________
...

Kakà, l'e-mail mai spedita
I retroscena dell'affare saltato

Il "no" del giocatore, sicuramente più forte di qualsiasi altra cosa. Ma anche gli errori dei dirigenti del City. Un cocktail che ha portato alla permanenza in rossonero di Kakà. Tra i retroscena della lunga serata di lunedì, emerge quello legato alla rottura: alle richieste di chiarimenti di Bosco Leite su ingaggio e dettagli del contratto, Cook ha risposto promettendo una e-mail per il giorno seguente. E il dietrofront è stato immediato.

da sportmediaset
------------------------------------------------------------------------------------------

una mail

o il giornalista è un genio e si è inventato tutto, o quelli del City non sono in grado di comprare una baguette all'Esselunga

_________________
keep 'em laughing as you go, but remember that the last laugh is on you