Tornando seri vorrei porvi una domanda che mi lascia balengo , temo di essere un autofeticista , ritengo sontuoso l'odore delle mie calze usate , personalmente lo adoro , in special modo quelle belle calze di tela soffice e impregnante indossate tutto il giorno su scarpe da ginnastica puzzolenti , mi ci ficco dentro il naso e le sniffo avidamente traendone piacere immenso.
AAAAh che meravigliaaaa.

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GULLIT:"Quando vedo Messi penso che è un grande calciatore ma è protetto: dagli arbitri, dalle telecamere, dal regolamento. Messi può limitarsi a dribblare. Diego doveva saltare alto così, non per fare dribbling ma perché volevano spezzargli le gambe".

Nessun oggetto del volere,una volta conseguito,può dare appagamento durevole.

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GULLIT:"Quando vedo Messi penso che è un grande calciatore ma è protetto: dagli arbitri, dalle telecamere, dal regolamento. Messi può limitarsi a dribblare. Diego doveva saltare alto così, non per fare dribbling ma perché volevano spezzargli le gambe".

Santo cielo

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la gente di città non sa proprio cosa sia il vero sapore della natura.

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GULLIT:"Quando vedo Messi penso che è un grande calciatore ma è protetto: dagli arbitri, dalle telecamere, dal regolamento. Messi può limitarsi a dribblare. Diego doveva saltare alto così, non per fare dribbling ma perché volevano spezzargli le gambe".

Questo è vero!
Gli odori della campagna sono tutta un'altra cosa!

Per sfuggire al Ferragosto non lo so, anche io avrei voglia di fare come fai tu epico, rinchiudermi in casa e pensare solo a mangiare e dormire...
Invece per cause di forza maggiore quasi sicuramente andrò al mare tutto il giorno..

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Non guardo Fiorello ne la Carrà ma solo Criscitiello e Pedullà!

Il problema non è il ferragosto o il natale, il problema siamo noi per la vergogna di essere esattamente quello che siamo, perchè siamo sempre noi, ovunque siamo e in qualsiasi giorno, sempre.

Come se queste cose poi ci fosse bisogno di scriverle o di pensarle e non fossero già così, a parte il bisogno di negarle a causa dell'educazione che è la convenzione di non dirle.

Per Isaiah Berlin chiedere di essere liberi dalla società è come chiedere di essere liberi da se stessi.
E' una malattia da curare, o modificando i rapporti di proprietà come vogliono fare i comunisti oppure eliminando la ragione critica come cercano di fare certe sette religiose ed i regimi dittatoriali.

Se ti chiudi in casa non sfuggi al Ferragosto.Fai solo finta.
L'unico modo è uscire e stare con-in mezzo la gente e affrontare direttamente il tuo disagio.

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Ma una cosa è rimasta: non voglio che qualcuno mi capisca sino in fondo. Voglio attraversare la vita in incognito.
La cecità degli altri è la mia sicurezza e la mia libertà.

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Più le cose cambiano, più restano le stesse.

LIBERA LA ROMA!

la pioggia...

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