A voi ....

I numeri ormai direbbero Cavani, però io preferisco Vieri. Sono però attaccanti piuttosto diversi.

Beh, quando uno pensa a Christian Vieri in forma, pochi possono competere. Una potenza devastante, sia nel tiro, che nella progressione, che soprattutto nel colpo di testa. Gamma gol della più varia: tiro da fuori, progressione e tiro, gol di rapina, gol da tutte le posizioni in area, gol di testa di ogni genere, e quando si diceva fosse scarso tecnicamente, zittiva tutti con magie tipo quella contro il Parma, o quella contro il Milan in Coppa Italia, o ancora quella in Coppa UEFA contro il Paok. Titolare inamovibile con qualsiasi allenatore panchinando sia in nazionale che nell'Inter, grandissimi giocatori, unico nella Serie A, campionato più competitivo e difficile, ad avere media gol superiore a uno in una stagione (2002/03, 23 partite, 24 gol, nonostante una squadra davvero poco propositiva). In pratica il prototipo del centravanti perfetto.
Purtroppo però, quando si prende Vieri, si prende il paccheto completo, quindi vita non proprio da professionisa serio e infortuni come se piovessero, con tempi di recupero forma spesso lunghi. E qui Cavani lo strabatte...
Se devo scegliere su chi costruire la squadra, mi prendo comunque Vieri.

Vieri su

Io scelgo Bobo, il centravanti italiano più forte a cavallo degli anni 90 e i primi anni 2000, semplicemente devastante, grandissimo sinistro di pietra, stacco imperioso di testa e forza fisica con cui fare a sportellate. Tra il 1997 e il 2003/04 è stato davvero tantissima roba, nonostante abbia vinto pochino. In nazionale si è sempre fatto valere come terminale offensivo, con 9 gol in due mondiali, praticamente segnava solo lui. Se devo trovargli una pecca, è quella di non essere mai stato un giocatore da match di cartello, soprattutto con l'Inter, ma certamente è stato un trascinatore nei suoi anni d'oro.

Stimo anche il Matador, come stoccatore d'area e come completezza, ma personalmente mi lascia in bocca spesso un senso di incompiutezza: finora il suo periodo migliore è stato senza dubbio al Napoli, mentre a Parigi sicuramente fa il suo in un campionato minore, ma gli è sempre mancato l'acuto in Champions League, dove anche Higuain ha reso più di lui.

E' un confronto difficile, perchè Vieri ha giocato nella serie A delle sette sorelle, Cavani in un campionato già crepuscolare rispetto ai fasti di un tempo e in una Ligue 1 difensivamente imbarazzante. Vieri è il paradigma del centravanti classico, come Shearer e Batistuta, per fare i nomi di due coevi. Grande potenza, tiro violento, quasi inarrivabile nel gioco aereo. Un bisonte che puntava la porta ed era difficilmente arginabile con le buone. Per anni ha giocato in delle Inter farcite di bidoni, facendo sempre il suo e andandosene proprio alla viglia dei successi nerazzurri.
Cavani è più mobile, altrettanto bravo nel gioco aereo e dotato balisticamente, più malleabile tatticamente. Peraltro i suoi gol li ha sempre fatti pure nelle competizioni continentali, nelle quali invece Vieri ha sempre un po' latitato a onor del vero. L'uruguagio è più un prodotto del calcio contemporaneo, l'italiano di quello degli anni 80-90.
Fortissimi entrambi, ma la diversa difficoltà dei contesti mi porta comunque a dire Vieri.

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"Alcuni pensano che il calcio sia una questione di vita o di morte. Non sono d'accordo. Posso assicurarvi che è molto, molto di più." (Bill Shankly)

Ala, secondo me Cavani in Champions nelle fasi ad eliminazione ha spesso deluso a Parigi, paradossalmente ha fatto meglio a Napoli nei gironi d'inferno. In Ligue1 invece ha sempre segnato in maniera abbondante, ma credo che sia sprecato li.

Vieri nelle partite di cartello scompariva dal campo, le caterve di gol segnate a squadre di secondo piano contano relativamente.

Ha giocato in squadre fortissime (compresa la Nazionale), ma stringi stringi cosa ha vinto?

Uno scudetto (di cui non fu il primo attore) e una Coppa delle Coppe (una delle rare volte in cui incise in una partita decisiva).

E, soprattutto, le squadre che ha lasciato hanno vinto tanto DOPO che lui se ne è andato. Solo un caso?

Il palmares non fa il campione, anche Batistuta e Totti hanno vinto poco. La Juve ha iniziato a vincere con la cessione di Baggio, addirittura, ma ciò che ha fatto il Divin Codino non è discussione.
Vieri ha tenuto medie-gol impressionanti in una serie A molto difficile, anche all'Atletico Madrid ha fatto faville e in nazionale ha fatto molto bene in due mondiali dove ha segnato solo lui.
Che non abbia vinto praticamente nulla all'Inter è vero, ma bisogna vedere che Inter era: piena zeppa di campioni infortunati
rimpiazzati da giocatori mediocri e con allenatori non sempre all'altezza. Poi la componente sfortuna non è da sottovalutare: uno scudetto perso all'ultima giornata e una finale di Champions League sfiorata per dettagli.

Buon Twim, fors esei un po' severo con le prove europee di cavani: io ad esempio lo ricordo come uno dei pochi veramente positivi nella disfatta/remuntada subita due anni fa dal Psg col Barca; idem lo scorso anno col Real, a cui segno'. Poi si sa, a calcio si gioca in 11.



Caro giurista medievale ( ) per me in nazionale ha sempre fatto abbondantemente il suo Bobone; quanto ai club, le uniche squadre fortissime in cui ha giocato per me sono state la juve di Lippi e la Lazio cragnottiana in cui ha giocato solo un anno per ciascuna e in cui ha vinto infatti. Ti invito invece a sogliare le rose delle sue Inter, e ti sfido a trovarci giocatori davvero forti e performanti oltre a Zanetti, Baggio, Di Biagio, Cordova e Ronaldo e un paio di altri nomi che ora mi sfuggono sicuramente: erano Inter infarcite di bidoni e/o giocatori sopravvalutati che comunque lottavano per lo scudetto e si qualificavano in champions, soprattutto grazie ai gol di Bobo.

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"Alcuni pensano che il calcio sia una questione di vita o di morte. Non sono d'accordo. Posso assicurarvi che è molto, molto di più." (Bill Shankly)