Siamo in un forum italiano e lo si considera superiore a Shearer, se andiamo in Inghilterra partono denunce su denunce per il solo fatto di averli accostati. Oggettivamente siamo lì, ma Shearer tra i due è stato quello più decisivo, penalizzato da aver speso tutta la carriera in club di seconda fascia. E ciò nonostante ha vinto una Premier col Blackburn.
Il calcio è crudele, se non valutassimo alcuni aspetti parlando di Ibra, saremmo di fronte ad uno dei più grandi di sempre. Ma il fatto che andasse via da una squadra e questa automaticamente diventasse campione d'Europa (se riesce nell'impresa anche col Psg, gli va consegnato un tapiro d'oro alla carriera) lo abbassa di tante posizioni.
Come Messi, che vincendo un mondiale da protagonista sarebbe stato nei primi 2-3 ed invece sta nei 20.
Vieri va via dalla Lazio e vincono lo scudetto (capita ogni 50 anni) con Salas, va via dall'Inter ed avviamo il ciclo più vincente dagli anni '60. Escluso dalla nazionale, siamo diventati campioni del mondo. Mi dispiace solo di non averlo mai avuto davanti a me dal tabaccaio a prendere un biglietto del milionario, sennò adesso scriverei dalla mia amaca in Polinesia.
La fortuna conta il giusto, ci sono giocatori che abbassano il livello dei compagni o che comunque non lo alzano. Altri, come Belotti, lasciano intravedere tutt'altro, perché chi gioca con lui è agevolato dalla sua presenza, non danneggiato. Quelli di Ibra e Vieri hanno sempre tratto enormi vantaggi dalla cessione di un personaggio egocentrico, poco interessato al gruppo e che ha sempre preferito l'io al noi. Poi Ibra, valendo molto più di Vieri, ha vinto nettamente di più. Ma il concetto è il medesimo.