Due squadre italiane che nel gioco erano poco italiane... secondo voi, pur essendo di due epoche calcistiche completamente differenti, possono essere paragonate?

Possono essere paragonate nella mentalità. Entrambe erano poco italiane da questo punto di vista, perché erano formazioni che puntavano innanzitutto all'offesa, all'aggressione degli spazi, ad alzare i ritmi di gioco. Rispecchiavano la mentalità dei loro allenatori, entrambi offensivisti convinti come Erbstein e Sacchi.

Si può considerare il Grande Torino la prima squadra che seppe unire un calcio nordico per interpretazione, danubiano per tattica e movimenti, latino per la tecnica degli interpreti? Una cosa credo mai fatta da nessuna squadra di club pre Ajax. Il Milan di Sacchi lo vedo invece come una squadra più nordico/olandese di base anche se con qualche diversivo e qualche geniale interpretazione data da Sacchi

Il paragone è impossibile per la diversità del contesto più che altro, come singoli credo che il Milan fosse superiore comunque.

A me interessava conoscere più una vostra opinione sul tipo di gioco che queste squadre proponevano, sulla loro influenza sul calcio italiano...Singolarmente anch'io credo che il Milan di Sacchi fosse superiore.

Mi riesce difficile perché conosco poco il Grande Torino, forse Marco può dire qualcosa di più, mi sembra molto ferrato sull'argomento..
Condivido comunque la tua considerazione per cui si tratta di due formazioni che imposero un gioco diverso da quello in voga in Italia, in entrambe le epoche, con risultati comunque eccezionali.

Sì esatto, ci sono state tante formazioni che hanno cercato di proporre un calcio diverso in Italia (dalla Juve zonista di Amaral al fallimentare Milan di Marchioro o il Napoli di Vinicio), eppure solo Grande Torino e Milan di Sacchi risucirono ad imporsi...

Fra le squadre certamente meno grandi ma comunque meritevoli e di dimensione europea aggiungo il Parma degli anni '90, che non a caso non ha mai vinto uno scudetto (anche se sul '97 potremmo discutere a lungo....), ma in Europa ha conquistato come Roma, Lazio e Fiorentina messe insieme, in tutta la loro storia. E il suo calcio aveva una chiara impronta europea, specie negli anni di Scala: penso alla finale di Wembley dove con un match bellissimo e spettacolare hanno messo sotto i belgi, al '94 o al '95 in cui hanno raggiunto le finali in modo spettacolare, al '99 in cui hanno vinto a mani basse un UEFA che ancora contava molto.

Torno IT comunque, tranquilli, era solo una piccola parentesi

Del Torino mi hanno sempre impressionato le cifre, anche se provengono da un'epoca in cui si segnava più di oggi: ma certi divari tennistici in serie nel nostro campionato non li ha mai collezionati nessuno.

Inun'intervista di repertorio al grande Nereo Rocco questi raccontò il suo primo approccio con il Grande Torino, al Filadelfia, alla sua prima esperienza di tecnico. Egli disse che nel primo tempo il Torino non fece praticamente nulla e segnò su un contropiede limitandosi a fare una specie di melina. Nel secondo tempo Rocco intimò i suoi a scoprirsi per cercare il pareggio ed il Torino partì pressando a cento all'ora seppellendo di sette reti la squadra del Paron...

Il giuoco di Scala era simile a quello che fa Conte alla Juve, lo reputo una via di mezzo tra il gioco all'italiana e quello di matrice sacchiana....