E' un po' che volevo aprire questo topic, penso che ora sia giunto il momento adatto. Preciso subito che non voglio essere provocatorio con nessuno all'interno del forum.

La domanda che faccio è: quali conoscenze bisogna avere per poter valutare un giocatore?

Mi spiego meglio.

In questo forum mi ha sempre colpito il fatto che facendo il nome di un qualsiasi giocatore attuale o del passato ci siano sempre numerosi utenti che intervengono per elencarne pregi, difetti, confronti con altri giocatori, si ipotizza cosa avrebbe fatto in altre epoche, in altre squadre, etc etc etc.

La domanda è: quanto serve per valutare bene un giocatore?

Io non riesco ad avere un'idea precisa di un giocatore che non ho visto giocare per un po' di partite, almeno una decina. E in ogni caso, so che dieci partite non sono nulla nell'arco di una carriera. Un giocatore cresce, evolve, migliora e poi ha il declino naturale dell'età. Per cui anche queste partite viste devono coprire tutto l'arco della carriera del giocatore, se si vuole avere un'idea globale. Un conto è il Maldini dei primi anni '90, un conto è il Maldini a fine carriera...
Quindi, quando giudicate un giocatore, quante partite avete visto di quel giocatore?
E intendo partite, non highlights, con i quali al massimo ci si può fare un'idea degli attaccanti e dei portieri, ma ritengo impossibile farsela di un difensore centrale.

E oltre alle partite, vi basate anche su fonti che considerate "autorevoli"? Tanto per non fare nomi: Gianni Brera, Adalberto Bortolotti, Enzo Bearzot (così, per scegliere gente con la stessa iniziale).
E' quindi possibile valutare un giocatore anche di cui non si sono viste partite?

Io le uniche partite che seguo con attenzione ai singoli sono quelle dell'Atalanta e della nazionale ai mondiali e agli europei, per tutte le altre che guardo vado ad impressioni, per cui sono pochi i giocatori di cui so valutare bene pregi e difetti. Visto che evidentemente sono in molti gli utenti qua dentro che hanno un bagaglio enorme di conoscenze sui giocatori, volevo sapere quale era il limite su cui ci si permette di avere un'opinione su un giocatore oppure no...

Spero di essermi spiegato.

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Anche questa volta ci rialzeremo, non più a testa alta, ma con il cuore.
Ma di spirito, voi, miserrimo furfante,
mai non ne aveste un´oncia, e di lettere tante
quante occorrono a far la parola: cretino!

Provo a rispondere, sperando di essere esaustivo, almeno per quanto mi riguarda.

Io di solito, parlo solo di giocatori che ho visto in due-tre partite (che non scelgo assolutamente a caso) e su cui poi mi sono documentato su prestazioni, vittorie, incidenza in quelle vittorie (in termini di gol e prestazioni).
Di solito attingo un po' da ogni periodo del giocatore di cui guardo le partite, ad esempio di Zoff ho guardato tutto il Mondiale '82, due partite della Coppa delle Coppe vinta con l'Athletic Bilbao e sono riuscito a vedere anche Italia-Urss semifinale del 68.
Sommate alle partite, sempre per quel che mi riguarda, sono i documentari calcistici. Ce ne sono spesso su Espn, ne ho moltissimi in Dvd (passione di papà) e ogni volta che ne becco uno su reti spurie lo guardo con estremo interesse.
In ultimo mi capita anche di leggere ciò che dicono gli opinionisti di spessore (ma che nonostante tutto, spesso non condivido).

Quindi, imo no, non si possono giudicare seriamente i calciatori senza aver visto interamente due-tre partite.
Poi la cosa è ovviamente personale, per te non ne bastano dieci, a me ne bastano più di un paio, magari a tizio una, a sempronio quindici ecc.

Spero di essermi spiegato anch'io.

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LASCIATO SENZA PAROLE DA QUESTO MERCATO E DA QUESTA SCELTA SOCIETARIA!

Cos'è tutto questo astio contro il calcio africano...càzzo ti hanno fatto di male, qualche cioccolatino si è concesso un bunga bunga con la tizia che tanto ti piaceva? ACM

Parlo per esperienza personale e valutazione personale.

Un giocatore può essere davvero giudicato al cento per cento solo se lo si vede dal vivo.
Si può andare molto vicino alla veridicità anche in tv, in real time.
Se non lo si è avuto modo di vedere dal vivo, si può ricorrere a documenti del passato (video, articoli, opinioni, interviste ecc.), ma in questo caso il giudizio non sarà chiaramente al cento per cento. Più si studia, però, più la valutazione sarà acccurata. A mio avviso, è fondamentale, per conoscere e valutare campioni del passato, recarsi direttamente nelle Nazioni dove questi campioni hanno giocato. Per sentire lì le opinioni degli esperti e reperire eventualmente documenti attendibili.

Di un giocatore che si è visto dal vivo, si valuta prima la forza tecnica (la resa sul campo, fine a se stessa) e poi - a fine carriera - la grandezza storica.
Di un giocatore che non si è visto dal vivo, si può valutare solo la grandezza. Molto, molto, più complicato è valutarne la reale forza, soprattutto se si tratta di giocatori di un'era pre-televisiva.

Se nei prossimi giorni mi verranno in mente ulteriori concetti, li metterò. Spero di aver già dato un primo quadro, per quel che mi riguarda.

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«...ricorda che se anche i nostri dirigenti ci danno per spacciati e dicono che sarebbero contenti anche se perdessimo 4-0, a me non interessa. Io oggi scendo in campo per vincere e voglio che quelli che scendono con me oggi abbiano lo stesso obiettivo. Se vedo qualcuno che non combatte questa battaglia, alla fine della partita dovrà vedersela con me. Fatti forza Ruben, quei duecentomila là fuori non giocano, guardano solamente».

Il capitano Obdulio Varela al giovane Ruben Moran prima della finale del Mondiale 50, Brasile 1 Uruguay 2

Per i giocatori attuali non ho grandi problemi, riesco a guardare molte partite e li seguo con continuità, per i giocatori passati cerco di procurarmi filmati di spezzoni o highlights o partite intere e cerco il più possibile di confrontare le mie opinioni con persone delle quali stimo particolarmente le competenze calcistiche che li hanno vissuti in diretta; per non farmi mancare nulla colleziono vecchie riviste tipo Guerin sportivo per farmi un idea dell opinione dei giornalisti dell epoca. Più che l importanza storica guardo la qualità del giocatore e non giudico mai calciatori antecedenti il 1954 sia perchè è un calcio troppo diverso da quello attuale, sia perchè non mi sono mai interessato particolarmente al calcio pre rivoluzione ungherese, mi ci sto appassionando grazie ai sontuosi Bode Mad e Deus che coi loro racconti mi spingono ad approfondire le mie conoscenze.

Straquoto.

Infatti ritengo di poter dare giudizi esaustivi e che sia certo di ciò di cui parlo solamente riguardo quelli che hanno giocato negli ultimi 15-20 anni.

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Più le cose cambiano, più restano le stesse.

LIBERA LA ROMA!

Ti sei spiegato, questo forum è emblematico per quanto riguarda la voglia di fare opinione. Si giudicano giocatori mai visti, non lo trovo concepibile. Non posso vedere un ragazzo/ragazzino di 1,2, addirittura 5-6 anni meno di me che giudica i registi degli anni '60, non esiste , posso capire un giovane appassionato piuttosto malato , ma orde di pischelli in un unico topic no.

Almeno qui, ed almeno per i giocatori di vecchia data, si va ad impressioni, e lo trovo sbagliatissimo. Questo il quadro generale, poi ci sono eccezioni ovviamente.

Personalmente, non giudico mai i giocatori se non li ho visti almeno in tv e almeno per una decina di partite di fila. Questa mi pare sia la soglia minima di conoscenza tale per la quale poter dare un giudizio.

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Ancora beghe per la Juve: alla notizia della scritta "Trenta sul campo" sulla nuova maglia, Seedorf ha citato la società per plagio

dal vivo intende allo stadio , sveglia.

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GULLIT:"Quando vedo Messi penso che è un grande calciatore ma è protetto: dagli arbitri, dalle telecamere, dal regolamento. Messi può limitarsi a dribblare. Diego doveva saltare alto così, non per fare dribbling ma perché volevano spezzargli le gambe".

APPLAUSI PER LEGEND !
Chiaro che se tu vedi un video su Youtube di un giocatore e lo compari con uno che vedi tutte le settimane ne risaltano di piu la qualità

a parte Marco Bode, che prima di scrivere indubbiamente si informa, la stragrande maggioranza dei post in "storia del calcio" sono delle bufale clamorose.

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epico: "su Maradona disse che lo chiamavano Pelusa perche' aveva tanti capelli, invece e' il contrario da piccolo ne aveva pochi e pelusa significa pelato."

Voglio continuare il discorso che ho abbozzato ieri, con una mia personale distinzione tra forza e grandezza.

Come ho scritto, la forza è il valore sul campo e la posso valutare soprattutto se si tratta di un calciatore che ho avuto modo di vedere dal vivo o comunque in tv, ma real-time.
La grandezza è qualcosa di più ampio, non abbraccia solo i contenuti tecnici, ma comprende anche l'impatto storico, quanto uno è avanti ai suoi tempi, la fama, il numero di vittorie ecc. Di un giocatore che non ho visto, posso valutarne la grandezza, ma non la forza.

Faccio un esempio concreto. Alex James, stella dell'Arsenal di Chapman, Anni '30. Che fosse forte tecnicamente, nessun dubbio, probabilmente. Ma quanto era forte? Boh. Io ho visto un solo video su di lui in Inghilterra, ma non me lo ricordo neppure. Ricordo una figura tozza ondeggiare per il campo come un vecchio impiegato di banca, qualche palleggio virtuoso e poi lanci ad aprire il contropiede per Cliff Bastin. Bene, non ho materiale a sufficienza per valutarne la forza. Per niente. Ma - informandomi su di lui attraverso altri mezzi - potrò sapere che ha reimpostato il concetto di mezzala, non più un giocatore solamente dedito ai compiti in fase offensiva e realizzativa, ma un vero giocatore a tutto campo, che partiva davanti alla difesa per impostare il gioco (recuperando quindi la lezione del centromediano metodista) e poi raffinava l'intera manovra, arrivando a fornire preziosi assist in zona gol per gli attaccanti. Bene, una figura rivoluzionaria. In più, posso appurare che ha dato un contributo da primattore nei successi dell'Arsenal di Chapman (5 campionati inglesi, 2 Fa Cup... mi pare... se ricordo male, Mad o Deus vengano a correggere questi dati). Quindi, nella sua epoca, un vincente. Recuperando qualche giornale del tempo, leggo qualcosa su di lui... e trovo che aveva una personalità marcata, uno di quei giocatori che quando aprono bocca fanno tremare i muri, uno di quelli che contavano nello spogliatoio. Bene, trattasi di elemento dalla spiccata personalità. Non ha avuto - ahilui - la ribalta internazionale (che resta la più importante, a mio avviso, in ogni tempo perché consente di misurarsi fuori dai propri confini contro i migliori giocatori del mondo), e questo lo penalizza rispetto a uno Scarone o a un Meazza. Interpelliamo i vecchi e bigotti storici inglesi... La maggioranza ci fornisce una loro valutazione su James, che viene descritto come il miglior interno di regia nella storia del football albionico... Vero? Non vero? Può darsi... Ma alla fine non mi interessa. Ciò che mi interessa era reperire del materiale che mi consenta di definirlo una figura di rilievo nell'evoluzione del calcio d'oltremanica. Il mio compito non è quello di fare classifiche. Il mio compito è trovare materiale, il più possibile, su quel giocatore. Le classifiche - a maggior ragione se fatte tra calciatori di epoche differenti - lasciano il tempo che trovano e sono tipiche dei superficiali. Io stesso sono un superficiale nel momento in cui faccio o mi viene chiesta dai colleghi più giovani una classifica. Ma comunque capisco che le classifiche - a maggior ragione su un forum - siano spesso il sale del dibattito.

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«...ricorda che se anche i nostri dirigenti ci danno per spacciati e dicono che sarebbero contenti anche se perdessimo 4-0, a me non interessa. Io oggi scendo in campo per vincere e voglio che quelli che scendono con me oggi abbiano lo stesso obiettivo. Se vedo qualcuno che non combatte questa battaglia, alla fine della partita dovrà vedersela con me. Fatti forza Ruben, quei duecentomila là fuori non giocano, guardano solamente».

Il capitano Obdulio Varela al giovane Ruben Moran prima della finale del Mondiale 50, Brasile 1 Uruguay 2