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MessaggioInviato: mar 16 nov 2010, 20:47 
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<b>The Godfather</b>
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Io preferisco Best.

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...se fossi in una stanza con i soli Berlusconi, Hitler e Stalin e avessi una pistola con soli due colpi e la certezza di impunità qualsiasi cosa facessi..... sparerei al nano di Arcore due volte.

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MessaggioInviato: mar 16 nov 2010, 21:35 
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Tifoso
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Reg. il: lun 19 apr 2010
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Andrew89 ha scritto:
Sicuramente, non nettamente, Cristiano Ronaldo.


Vabbeh, ormai tu fai poco testo.
Il 90% dei confronti contro C.ronaldo, lo dai sempre per vincente.

Comunque, BEST, non scherziamo minimamente

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Cressi®

Tutto quello che non può essere fatto alla luce del sole non andrebbe fatto


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MessaggioInviato: mar 24 mag 2011, 23:03 
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Reg. il: dom 10 apr 2005
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Best poteva avere più classe, ma a 26 anni ha gettato alle ortiche la sua carriera professionistica. Un Genio, probabilmente. Ma anche un "pazzo". Dovessi scegliere, punterei certamente su Cristiano Ronaldo, che a 26 anni ha già vinto e inciso praticamente quanto Best se non di piu', e ha ancora anni davanti per continuare a fare la differenza.

Mi pare (mi pare, dai primi commenti che ho riletto da quando ho avuto la fortuna di tornare; poi è un'impressione personale, magari sbagliata) che troppa gente in questo forum sottovaluti ciò che sono e hanno fatto Messi e C. Ronaldo negli ultimi anni. Non si tratta di due giocatori normali, di quelli che si vedono tutti i giorni accendendo la tv o che si sono visti così tanto negli ultimi 20-30 anni...

Negli ultimi 3 anni (Messi) e 4 (C. Ronaldo) questi due hanno monopolizzato completamente il calcio mondiale, segnando quasi un gol a partita, vincendo tutto con i loro club, dividendo schiere di fans di mezzo mondo e ie preferenze degli esperti in materia su chi sia il più bravo... Loro due e basta: e non è che il periodo offra poco in termini di qualità assoluta, considerato che in giro c'è gente come Eto'o Rooney Xavi Iniesta... Eppure davanti a tutti ci sono sempre stati loro due. Non penso sia cosa da poco.

Questo senza parlare delle loro incantevoli doti fisiche e tecniche e della loro capacità di saper già cambiare ruolo e rimanere, anzi consolidarsi, al top...una dote che non va affatto sottovalutata, perché testimonia di un'intelligenza tattica non comune. Poi è chiaro che hanno ancora margini di miglioramento, come scrivevamo ieri con epico in termini di leadership e personalità, del caricarsi sulle spalle la loro Nazionale e portarla a risultati di super prestigio...

Ma il tempo è dalla loro parte. Maradona ha iniziato a fare grande l'Argentina a 26 anni; Zidane, la Francia a 26; Platini, la Francia tra i 27 e i 29; Cruyff, l'Olanda a 27; tanto per fermarci ad alcuni dei più bravi giocatori degli ultimi 30 anni. E prima molti di loro avevano conosciuto delusioni e disastri... non faccio riferimento solo al Mondiale tutt'altro che esaltante di Maradona nell'82, ma anche all'Euro 96 di Zidane, ad esempio... Quindi diamo modo a questi due fenomeni contemporanei di completarsi. Io spero che ce la facciano perché il calcio vive da sempre sui fuoriclasse capaci di segnare un'epoca.

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«...ricorda che se anche i nostri dirigenti ci danno per spacciati e dicono che sarebbero contenti anche se perdessimo 4-0, a me non interessa. Io oggi scendo in campo per vincere e voglio che quelli che scendono con me oggi abbiano lo stesso obiettivo. Se vedo qualcuno che non combatte questa battaglia, alla fine della partita dovrà vedersela con me. Fatti forza Ruben, quei duecentomila là fuori non giocano, guardano solamente».

Il capitano Obdulio Varela al giovane Ruben Moran prima della finale del Mondiale 50, Brasile 1 Uruguay 2


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MessaggioInviato: mar 24 mag 2011, 23:13 
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Reg. il: mer 6 apr 2005,
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Intervento di Bode da salame in mano.

Da quando seguo il calcio un dualismo del genere su chi possa essere il miglior giocatore al mondo non l'ho mai vissuto, e onestamente non so se in passato ci sia mai stato.
Il calcio, da che vivo io, ha regalato fuoriclasse uno alla volta. Il primo che ho vissuto è stato Ronaldo, poi Zidane (che anche se è più anziano del fenomeno, è maturato più tardi), poi Ronaldinho.
Da qualche anno il trono se lo contendono in due, c'è chi preferisce uno e chi l'altro, ma che siano il numero 1 e il numero 2 non si scappa, per lo meno tra gli attaccanti. Ed è un dualismo che dura da almeno 3 anni, non è questione di pochi mesi in cui uno è particolarmente in forma. Evidentemente è il loro reale valore.
I fan di uno tendono a sminuire l'altro mettendo in risalto solo i (pochissimi) difetti, perché sono due giocatori molto diversi come personalità, che tendono a dividere le simpatie, è molto difficile trovare qualcuno che dica "sono due fenomeni, punto e basta". Inutile dire che io nel partito di sminuire Messi sono uno dei tenori, mica è una critica verso qualcuno :asd

Ma quello che ci dicono i fatti è che a entrambi manca "solo" una grande affermazione con la propria nazionale per entrare nell'olimpo di quei fuoriclasse che normalmente nascono una volta ogni 10 anni (Di Stefano, Pelè, Cruyff, Maradona, Ronaldo), e che invece questa generazione ci ha regalato contemporaneamente.

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Signori e signore Che giocatore Cristiano Ronaldo !!...che Giocatore Cristiano Ronaldo !!..io credo che non ci trovavamo davanti un giocatore simile dai tempi di Evaristo Beccalossi.


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MessaggioInviato: mar 24 mag 2011, 23:37 
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Reg. il: mer 18 mag 2005
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Beh che siano gli unici 2 giocatori ad avere avuto nel loro tempo contemporanei con cui rivaleggiare ad alte vette non e' vero...negli anni 50 c'erano Di Stefano Schiaffino Puskas , Negli anni 60 Pele' , Eusebio , Garrincha , negli anni 70 Cruyff , Beckenbauer , negli anni 80 Maradona Platini Zico , Negli anni 90/2000 Zidane Ronaldo ecc....ogni epoca ha i suoi dualismi e i suoi campioni .

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GULLIT:"Quando vedo Messi penso che è un grande calciatore ma è protetto: dagli arbitri, dalle telecamere, dal regolamento. Messi può limitarsi a dribblare. Diego doveva saltare alto così, non per fare dribbling ma perché volevano spezzargli le gambe".


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MessaggioInviato: mer 25 mag 2011, 12:07 
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Reg. il: dom 6 nov 2005,
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Probabilmente però, mi dicano i sontuosi storici epico e Bode se sbaglio, è la prima volta che la rivalità tra 2 giocatori è così alimentata e accentuata anche a livello extra-calcistico, sia per la personalità e il modo di essere-apparire agli antipodi dei giocatori in questione, sia per la moltiplicazione dei mezzi di comunicazione dell'era contemporanea e per fattori analoghi.

Insomma, schierarsi diventa praticamente "obbligatorio", e salvo rari casi, come testimonia Golovko, è rarissimo che uno dica semplicemente "sono due fenomeni, punto e basta", quasi sempre si dichiarerà di una o dell'altra parrocchia.

Inoltre, per ribadire il concetto di Marco Bode, è da sottolineare come in questi ultimi anni il terzo incomodo sia sempre cambiato (almeno rimanendo ai giocatori prettamente offensivi: Kakà, Rooney, Robben, Eto'o...), ma Messi e Cristiano Ronaldo siano rimasti la costante.

_________________
Cita:
ai miei tempi negli anni 80 mi aberravo in strada


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MessaggioInviato: mer 25 mag 2011, 12:19 
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Reg. il: dom 10 apr 2005
Alle ore: 14:02
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Andrew89 ha scritto:
Probabilmente però, mi dicano i sontuosi storici epico e Bode se sbaglio, è la prima volta che la rivalità tra 2 giocatori è così alimentata e accentuata anche a livello extra-calcistico, sia per la personalità e il modo di essere-apparire agli antipodi dei giocatori in questione, sia per la moltiplicazione dei mezzi di comunicazione dell'era contemporanea e per fattori analoghi.

Insomma, schierarsi diventa praticamente "obbligatorio", e salvo rari casi, come testimonia Golovko, è rarissimo che uno dica semplicemente "sono due fenomeni, punto e basta", quasi sempre si dichiarerà di una o dell'altra parrocchia.

Inoltre, per ribadire il concetto di Marco Bode, è da sottolineare come in questi ultimi anni il terzo incomodo sia sempre cambiato (almeno rimanendo ai giocatori prettamente offensivi: Kakà, Rooney, Robben, Eto'o...), ma Messi e Cristiano Ronaldo siano rimasti la costante.


Come ricorda epico, è già capitato nella storia di assistere a dualismi forti nella stessa epoca, però nel primo tuo pensiero, andrew, è espresso un giusto concetto: «la rivalità tra questi 2 giocatori è così alimentata e accentuata anche a livello extra-calcistico, sia per la personalità e il modo di essere-apparire agli antipodi dei giocatori in questione, sia per la moltiplicazione dei mezzi di comunicazione dell'era contemporanea e per fattori analoghi».

Se devo essere sincero, io non sono così schierato. Preferisco Messi perché lo ritengo superiore, penso che abbia finora dimostrato qualcosa in più del pur fenomenale C. Ronaldo.

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«...ricorda che se anche i nostri dirigenti ci danno per spacciati e dicono che sarebbero contenti anche se perdessimo 4-0, a me non interessa. Io oggi scendo in campo per vincere e voglio che quelli che scendono con me oggi abbiano lo stesso obiettivo. Se vedo qualcuno che non combatte questa battaglia, alla fine della partita dovrà vedersela con me. Fatti forza Ruben, quei duecentomila là fuori non giocano, guardano solamente».

Il capitano Obdulio Varela al giovane Ruben Moran prima della finale del Mondiale 50, Brasile 1 Uruguay 2


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MessaggioInviato: mer 25 mag 2011, 12:32 
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Reg. il: dom 6 nov 2005,
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Cita:
ai miei tempi negli anni 80 mi aberravo in strada


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Reg. il: mer 18 mag 2005
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Luciano Castellini, ex estremo difensore del Napoli, intervenuto ai microfoni di Radio Goal: «Non scherziamo proprio - ha dichiarato l'ex calciatore - di Diego ne esiste solamente uno. Prima dovrebbe vincere un mondiale da solo, Messi, poi potremmo paragonarlo a Maradona».


L'ex indimenticato attaccante azzurro, Antonio Careca, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Goal in onda su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da AreaNapoli.it: "Paragone Messi-Maradona? Non c'è nessun altro Maradona attualmente, nessuno può eguagliare il talento del Pibe de Oro. Nilmar? L'ho sempre proposto per il Napoli e credo che in Champions un giocatore del suo valore tecnico possa essere molto utile".

Salvatore Bagni : Paragoni con Messi? Assolutamente no. Il Maradona del Napoli era un calciatore unico per il carisma che riusciva a trasmettere e per le qualità tecniche. Dovremo aspettare un altro milione di anni per vedere un nuovo Maradona. Messi è straordinario, ma non è decisivo come lo era Diego".



CRUYFF “MESSI, EROE DI QUEST’EPOCA” - L’ex asso del calcio olandese assicura che “no, non ha senso” essere paragonato con l’azulgrana Lionel Messi, nè tanto meno con altre grandi figure del calcio. “Pelè è stato un eroe e lo è ancora. E oggi è il turno di Messi“, assicura l’olandese dal giornale olandese ‘De Telegraaf’. “Ogni epoca ha i suoi eroi, e non bisogna classificarli, costi quel che costi“. Cruyff, insignito del titolo di presidente onorario del Barcellona, resiste a questo tipo di paragoni.
“Chi è il migliore tra Pelè, Maradona, Cruyff o Messi? Queste cose sono divertenti per la stampa, ma per me non ha senso questo tipo di paragone“, assicura Cruyff. L’ex stella olandese assicura che il suo stile di giocare e quello di Messi non “hanno niente a che vedere, si tratta di tipi di giocatori completamente differenti“. Tra Maradona e Messi, afferma invece che il giocatore del Barcellona ha qualcosa di Maradona. “Messi – dice - possiede una grande qualità con il pallone tra i piedi, soprattutto negli spazi ridotti, dove trae il massimo vantaggio dalla sua piccola statura“.





PELE‘ SFIDA LA PULCE “FAI 1.000 GOL” – “Da sempre i migliori giocatori del momento vengono messi a confronto con me – dice Pelé ad As - prima di tutto però dico ai miei amici argentini che devono decidere chi è il migliore nel loro Paese: intanto chiunque sia deve almeno superare i 1.000 gol in carriera“. Secondo le statistiche, “O’Rey” nella sua carriera di reti ne mise a segno ben 1.282 in 1.366: difficile fare di meglio. “Ricordo che nel 2007 predissi a Messi il Pallone d’Oro: ha tardato di un anno, ma è arrivato“: un’affermazione che suona da benedizione. Intanto però la sfida (dei 1.000 gol) è lanciata…


HRISTO STOICHKOV CI VA PESANTE – “Una volta dissero che per fermarmi ci voleva la pistola – dice l’eroe della Bulgaria semifinalista mondiale nel 1994 – ma per stoppare Messi ci vuole una mitragliatrice“. Stoichkov commenta così le prestazioni della Pulce al quotidiano Trud Daily: “Nel Clasico una squadra giocava a pallone, l’altra calciava il pallone come asini: i soldi non comprano il calcio. Tutti i milioni del Real non sono bastati a segnare un gol“. Messi o Ronaldo? Messi è più da gioco di squadra, non è individualista o egoista. Cristiano sta giocando molto bene, come il Real Madrid, ma tra i due non ho dubbi. Che tifasse Barcellona, questo si sapeva.


ZICO, E LA CONSACRAZIONE IN ARRIVO - Il miglior giocatore della storia del Flamengo parla del miglior giocatore del momeno con SporTV: “E’ difficile confrontare Messi con Maradona, soprattutto perché sono marcati da avversari diversi, in tutto e per tutto. Diego ne aveva uno sempre fisso addosso. Quello che è certo è che al momento Messi è il vero ‘genio’ del calcio“. Inutile fare paragoni con lo stesso Zico: “Abbiamo caratteristiche diverse: e poi lui è molto più abile con la palla“. La consacrazione è dietro l’angolo: “Se continua a giocare così, può anche trascinare l’Argentina alla Coppa del Mondo“.


Gérard Piqué ha parlato del paragone continuo che c’è tra Lionel Messi e Cristiano Ronaldo, ritenuti tra i due calciatori più forti al mondo, ed ha spiegato il suo punto di vista: “Messi è più completo, è decisivo così come Ronaldo invece è spettacolare e piu' fumoso. Ronaldo tira molto bene, ha un buon gioco aereo, ma Leo è più bravo con la palla tra i piedi. Son entrambi difficili da marcare, ma Ronaldo è più facile da poter seguire. Ricordo quando Messi era nelle giovanili di La Masia, era piccolo e debole, il fisico non era il suo forte e soffriva spesso. Ora, però, ha imparato ad usare il corpo nell’uno contro uno”.



Roberto Baggio si rifiuta di trovare somiglianze tra Lionel Messi e le stelle del passato: "Perché bisogna fare sempre paragoni? -si chiede il 'Divin codino'-. Ognuno ha le sue caratteristiche".




Guardiola sceglie Maradona : In molti rivedono nelle movenze del numero 10 del Barcellona Maradona, ma a detta del tecnico del Barcellona Pep Guardiola, il suo giocatore non è ancora arrivato al livello del Pibe de Oro: “Per la mia generazione Maradona è il più grande che abbiamo visto e non credo che questo cambi. Ma non credo che Leo tolga nulla a Maradona. Bisogna lasciare che Messi faccia la sua carriera perché è molto giovane e bisogna fare in modo che abbia continuita' per il bene del calcio".


Batista: «Maradona? Messi
sarà migliore della storia»
«Lionel Messi è sulla strada per diventare il miglior calciatore della storia»: lo ha detto oggi il ct della Nazionale argentina, Sergio Batista. «Nella nostra Nazionale, dobbiamo saper cogliere le opportunità del fatto di poter contare su Messi», ha aggiunto Batista, parlando ad una radio di Buenos Aires. La star del Barcellona «ha tutto. Diego Armando Maradona è stato uno dei grandi, su questo non c'è dubbio, ma oggi Messi è il migliore del mondo», ha sottolineato Batista, che è subentrato al Pibe de oro come allenatore della 'Seleccion' dopo i Mondiali del 2010 in Sudafrica.


Giuseppe Bruscolotti, capitano storico del Napoli, è intervenuto oggi ai
microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco le sue dichiarazioni riportate da Pianetazzurro:
“Messi come Maradona? Lionel ha dei colpi che lo avvicinano a Diego. Ma
parliamo solo di avvicinamento… Maradona è insuperabile, un mito
inarrivabile.


Maradona: «Ok paragone con Messi, così Pelè è out» .


Josè Alberti :José Alberti, uno dei più grandi talent scout sudamericani e grande esperto di mercato, ha scambiato in esclusiva con Goal.com quattro chiacchiere. Dal paragone Messi-Maradona fino alle trattative di mercato di questi giorni: ogni nostra domanda ha avuto una risposta esauriente.
“Al di là della sfida di mercoledì sera, Messi è l’unico suo grande erede da 10 anni. Alla sua età Maradona non aveva ancora vinto quanto ha vinto lui”.
“Dal punto di vista tecnico Maradona non ha avversari. A Diego do 10, Messi si ferma a 9. L’ho detto a Diego e lui è d’accordo con me: a Messi manca il passaggio vincente che aveva lui, capace di far segnare chiunque, da Careca a Bagni e Bruscolotti. Messi fa tantissimi gol, ma pochi assist. Maradona giocava in un’epoca in cui c’erano tantissimi fuoriclasse come Platini e Zico, c’erano 3-4 campioni per squadra. Oggi ci sono 3-4 fuoriclasse in tutto il mondo”.
Pensa che Messi possa essere così decisivo anche in una squadra che non sia il Barcellona? “No, non sarebbe lo stesso. Se non giocasse nel Barcellona non sarebbe così decisivo. Nel Barcellona devi marcarne 6-7, lui ha più spazi per fare le sue giocate”.
L’unico neo della ‘Pulce’ è la Nazionale con la quale non ha ancora vinto nulla… “Nell’Argentina non giocano tutti per Messi come accade nel Barcellona dove lui è il terminale di tutte le azioni offensive. E’ questa la grande differenza”.
E’ possibile quantificare il valore di mercato di Lionel Messi? “Se Cristiano Ronaldo due anni fa valeva 85 milioni di euro, Messi ne vale 300.



Paolo Rossi, noto ex attaccante della nazionale italiana, durante il post partita di Real Madrid – Barcellona su Sky ha avuto parole di lode per Lionel Messi dopo la doppietta che ha steso la squadra di Mourinho: “Messi al momento è più forte di Maradona perché Messi è decisivo: con 40-50 goal a stagione non puoi non essere migliore di Maradona che non faceva tutti questi goal in campionato. Al momento non c’è paragone che tiene e Messi sarà sicuramente uno dei tre campioni di sempre della storia del calcio”.



Negli studi di SKY Sport 24 un gradito ospite, l’ex giocatore del Napoli Roberto “El Pampa” Sosa ha rilasciato delle dichiarazioni sul campionato degli azzurri e sul paragone tra Diego Armando Maradona e Leo Messi: “Prima di diventare come Diego, Messi deve venire a Napoli e vincere con gli azzurri.


L'ex tecnico del Napoli, Ottavio Bianchi, è intervenuto telefonicamente nel corso della trasmissione di SKY, E' sempre calciomercato. Ecco quanto evidenziato da AreaNapoli.it: "Il talento di Messi non di discute, ha ottenuto grandi risultati ad una giovanissima età. Paragone con Maradona? Sono due fuoriclasse, non si possono fare paragoni. Messi per esempio nell'Argentina è criticato, mentre nel Barcellona le sue grandi caratteristiche vengono esaltate. Ripeto è ingeneroso fare dei paragoni tra questi due grandissimi campioni".



Claudio Gentile : Il difensore azzurro nato a Tripoli si indispettisce e replica a Maradona, spiegando: "Maradona si dimentica che l'unico espulso per gioco scorretto in quel Mondiale fu proprio lui, che diede un calcio nello stomaco al brasiliano Batista. E, aggiungo che, nella mia carriera non sono mai stato cacciato dal campo per entrate violente. L'unico cartellino rosso lo presi per un fallo di mano in Bruges-Juventus, semifinale di Coppa Campioni, nella stagione 1977-1978. Eravamo ai supplementari, su un campo appesantito da fango e pioggia, e per la stanchezza commisi una leggerezza a metà campo". L'italiano di Libia, colonna portante della difesa azzurra, rincara la dose e aggiunge: "E' meglio che prima di parlare Maradona si documenti e, soprattutto, colleghi il cervello. A questo punto devo dare ragione a Pelè e Platini i quali hanno detto che lui non è un allenatore, ma solamente un ciarlatano. Ed è meglio che la smetta proprio di nominarmi, altrimenti tiro fuori altri episodi".
"Claudio, Maradona lo marchi tu. A uomo". Mondiale '82, Spagna. Enzo Bearzot, a tre giorni da Italia-Argentina, prese in disparte quel terzino baffone, 29 enne, affidandogli la marcatura del più forte giocatore del mondo.Gentile, come ci si prepara a marcare il migliore di tutti?
"Mi feci dare le cassette e mi misi a studiare Maradona. Ci avevamo già giocato contro, nel 79’, e Diego si era procurato un rigore. Ho rivisto quella partita e mi sono guardato anche le loro gare di qualificazione, studiando tutti i suoi movimenti".
Guardando quei video, cosa capì?
"Che Maradona non doveva ricevere palla. Bisognava impedergli di prendere il pallone".
Cosa che lei riuscì a fare al meglio durante la partita del Sarrià.
"Sì, modestamente quel giorno feci un’impresa. Annullai Maradona".
Certo, però usò le maniere forti.
"Assolutamente no. Presi un’ammonizione dopo dieci minuti, ma poi basta. Giocai duro, ma corretto. È inutile che Maradona ancora oggi si lamenti".
Però la maglia gliela strappò…
"Errore. Non ho mai strappato la maglia a Diego, anche se lui andò a lamentarsi con l’arbitro. Probabilmente se la strappò da solo. L’unica maglietta dalla quale portai via un pezzo di stoffa è stata quella di Zico, nella partita successiva".
Ecco, appunto, Zico. Lo marcò qualche giorno dopo. Fu più difficile?
"No, Maradona era più imprevedibile, un solista straordinario. Zico, immenso, uno dei più grandi, era più un uomo squadra, giocava con i compagni. Dopo l’esame Argentina, per me fu più facile".
Quindi Maradona è il più forte di sempre?
"Senza dubbio, migliore anche di Pelè. E sa perché? Perché nell’86 ha vinto un Mondiale da solo. Troppo determinante".
Però tra Maradona e lei non corre buon sangue. Colpa di quell’Italia-Argentina?
"Quel giorno Diego era attesissimo. Aveva addosso la pressione di tutto un paese: era il più forte e non riuscì a dimostrarlo, anche per merito mio".
Maradona è stato quello che l’ha fatto sudare di più?
"No, no. Io ripenso ancora a Gian Paolo Galuppi. Vi chiederete chi è. Ci giocai contro appena arrivato alla Juve. Lui era nel Vicenza: ero giovane, non ci capii niente".
Eredi del ‘Diez’? Messi?
"Per carità. Tecnicamente si può anche pensare ad un paragone. Ma Messi, al Mondiale in Sudafrica, non ha saputo trascinare l’Argentina. Cosa che invece fece Maradona in Messico. Ecco, da questo punto di vista, nessuno è come Diego".
E l’erede di Gentile? Quando rivedremo una marcatura come la sua?
"Ah no, questo è impossibile. Pensano tutti ad occupare la zona, e intanto nessuno insegna a marcare".


Alberti : << In Italia Prandelli ha sostituito Lippi, in Inghilterra Capello pare resistere, ma Maradona reggerà?
“Sì perché Maradona è al primo anno da allenatore e gli manca un po’ di esperienza. Lui pensa ancora alla sua Argentina, quando da solo poteva fare la differenza, ma Messi non è la stessa cosa. Sicuramente è il giocatore che più si avvicina a lui, ma è distante anni luce comunque”.



Mihajlovic : Frecciatina per Mourinho da parte del tecnico serbo: "In Real-Barça ho visto una squadra che giocava
per vincere ed una che giocava per non perdere: quella è stata la differenza".
Parole dolci, invece, per l'argentino: "Quando Messi prende parla non lo prendi più! E' giusto accostarlo a Maradona,
e secondo me potrebbe anche superarlo. E' ancora giovane!"



Xavi :Xavi esalta Messi: "Meglio di Maradona"
intervenuto ai microfoni della Fifa, lo ha addirittura posto un gradino sopra l'ex Pibe de Oro: "Per me Messi è più forte di Maradona, giocatori come lui nascono una volta ogni 50 anni".


Passarella: "Messi è il migliore giocando nel Barça, non sarà mai come Maradona"
Daniel Passarella, presidente del River Plate, ex giocatore ed ex tecnico della selezione argentina, crede che Leo Messi non sarà mai in grado di eguagliare quanto fatto vedere da Diego Armando Maradona in campo, ai Mondiali: "In nessun Mondiale Messi sarà come Maradona - dichiara Passarella - non accadrà né ora né mai: Diego è irraggiungibile, quando era a Napoli giocava con giocatori meno tecnici di quelli che stanno al fianco di Messi al Barça, alla fine risolveva tutto lui. Messi è sì il miglior giocatore del mondo, ma è il migliore giocando nel Barcellona...".



Gianni Di Marzio :Osservatore di respiro internazionale. Nel suo curriculum vanta primogeniture delle scoperte di calciatori del calibro di Maradona e Messi. Basta questo per considerare l'opinione di Gianni Di Marzio come la migliore in assoluto per giudicare Messi, il fenomento del momento, in parallelo al migliore di tutti i tempi." Messi può davvero avvicinarsi a Maradona - spiega Di Marzio ai microfoni di Pensieroazzurro.com - ma Diego resta irraggiungibile. Leo dispone di grande rapidità, è un grande fuoriclasse ma non ha la stessa genialità di Maradona.



Pedro : ha assicurato che il suo compagno di squadra è il più grande calciatore di sempre: “Per me – dice Pedro – è più forte di Maradona. Ci gioco assieme, lo vedo da vicinio ogni giorno e per me è il migliore. Maradona è stato il miglior giocatore della storia del calcio, ma per me Messi è più grande, è molto giovane ed ha già raggiunto molto e per me è lui il migliore”.


Messi : Lionel Messi, stella del Barcellona e dell’Argentina, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di TyC Sports per parlare di quelli che sono i suoi obiettivi con la maglia dell’albiceleste: “Il mio desiderio è vincere un Mondiale. Grazia a Dio ho conquistato tutto a livello di club. Mi manca solamente il Mondiale. Abbiamo molti buoni giocatori, ma non abbiamo mai ottenuto titoli importanti. Ora abbiamo un’opportunità con la Copa América e lo dobbiamo alla nostra gente”.

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Best,
perchè fare 8 gol da ubriachi non è da tutti .


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