Due profili abbastanza simili, uno forse piú attaccante, l'altro piú propenso all'assist anche sotto porta, data la sua riconosciuta generosità. Entrambi portati comunque al gioco di squadra, della quale appaiono leader indiscussi, anche se a parziale svantaggio del secondo, va detto che nella sua compagine non tutti remavano sempre dalla stessa parte, ricordando che in squadra militava un certo GI71! Certo, qualche differenza sostanziale​ esiste, soprattutto per i campionati di appartenenza e le epoche diverse con le conseguenti differenze che ne derivano, ma soprattutto per il numero di giocatori in campo (11 in serie A, 13 in Lega Betlemme), però, tutto sommato, credo che i profili siano assolutamente paragonabili.

Confronto interessante anche per la rivalitá tra i due fin dagli inizi, dato che Dybala usò da subito l'acronimo del suo nome e cognome accompagnato al numero 33, che, come sappiamo, era il primo numero di maglia scelto inizialmente dal giocatore. PD33, non suonava molto bene e suscitò le ire del padre di Gesú, che ci lesse consapevoli riferimenti. Per questo motivo si arrivò ad una soluzione a metà strada, e Dybala cambiò il numero di maglia in 21.

Io voto Dybala, più fantasioso e libero di giocare con la mente sgombra rispetto a Gesú, forse anche perché meno osteggiato da pubblico e addetti ai lavori, e quindi, più tranquillo di esprimersi senza pressioni, senza l'ansia di doversi portare una croce addosso, ma comunque, per me, maggiore talento in generale.
Miglior stagione di dybala, per ora, forse il campionato 2015/16, mentre rimane inarrivabile la stagione 31/32 per Gesú, ormai maturo e capace di fare letteralmente miracoli in gara, e forse ultima stagione degna di nota prima del prematuro ritiro circa due anni dopo.

A voi.

Dybala senza paragoni, è lui il vero Messia.

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"Una delle punizioni che ti spettano per non aver partecipato alla politica è di essere governato da esseri inferiori"
[Platone]

Gesù Cristo a oggi più grande e più influente sulla storia del ruolo, ma Dybala più talentuoso.

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Il buon gusto è la morte dell'arte.

gesù grandissima carriera, una delle migliori, ma stecca nel momento più importante quanto tutti attendevano da lui un segno, una dimostrazione di superiorità contro i rivali di sempre. Invece secondo i racconti jc33 delude con una prestazione statica e incolore.

alcuni fan che non hanno mai accettato la cosa, dicono che in realtà quella gara decisiva si giocò 3 giorni dopo e jc33 sia strato mattatore assoluto della serata con il campione avversario Iscariota che gli chiese addirittura la maglia.

ovviamente mancando all'epoca i file video nessuno sa veramente come andarono le cose, l'unica cosa certa è che il trofeo terra santa è nella sede del gerusalemme del fuoriclasse gi30.

ad ogni modo siamo a livelli ancestrali , dybala ancora deve farne di strada secondo me.

Dybala ha le potenzialità, senza dubbio scelgo lui.

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Sono indeciso.
Gesù Cristo ha sicuramente il suo perchè, ma credo che la sua fama derivi solo dall'essere figlio di Dio, finora ha dimostrato pure poco scomparendo nelle occasioni importanti e riapparendo 3 giorni dopo solo per una comparsata in campo.
Dybala potenzialmente è di tutt'altra pasta, se c'era lui alla finale del '33 col #@*§ che Ponzio Pilato riusciva a fermarlo.
Ricordiamo anche che in quel periodo Gesù perse nettamente il confronto con Barabba, giocatore buono ma non di certo un campionissimo.

Prendo Dybala, ma forse un confronto più equilibrato potrebbe essere Dybala vs Dio.

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"Un omaggio a Totò che faceva sorridere gli italiani senza neanche dire mai una bestemmia"

Aspetterei la tripletta al Real Madrid, prima di confrontarlo a Dio. :

"Volete libero Gesù o Barabba?"
"Barabba!"
"Ok, allora Barabba libero e Gesù terzino, ma se perdiamo sono cåzzi vostri!"

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I'm not a football player.
È sottile la linea tra il pescare con la canna e stare sulla banchina come uno strōnzo.
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Forse Dybala, perché Gesu era un giocatore di sistema.
Durante il battesimo, fu Giovanni Battista a volerlo fortemente utilizzare come falso 9, senza contare che faceva la differenza solo in Giudea, mai decisivo con la nazionale.
Ebbe comunque numerosi meriti: primo fra tutti quello di chiedere a Pietro Hernandez di creare un sistema di gioco universale e invincibile, dicendogli: "Tu sei Pietro, e su questo pallone edificherò il mio tiki taka". Gesù, detto il Messia, avrebbe poi convinto Pietro a non attribuirsi dei meriti, rinnegando la conoscenza del sistema ben tre volte, come le finali fallite dal palestinese con la nazionale. Ciò fu dovuto a un sistema prettamente difensivo, noto come catenaccio, che era ben rappresentato da Ponzio Pilato, il miglior libero della storia.
Va anche detto che, confronto alla joya, fu un leader carismatico e appassionante, che riuscì a dare una svolta alle carriere degli altri apostoli, che in segno di riconoscenza scrissero le sue avventure note come vangeli. Dalla sua ha anche un precocità e una longevità notevole, poiché di fatto la sua carriera si conclude a 33 anni per crocifissione, che era pari a una rottura del legamento crociato. Sfortunatamente, militava in un campionato arcigno ma non di altissimo livello.
Vedremo cosa farà Dybala in nazionale, poi potremo dare un giudizio definitivo.

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Nous sommes Paris

Però c'è da dire che non ci conviene considerare steccata l'opportunità di Gesù, anzi la centrò in pieno perché era difficile seguire quella strada. Infatti disse "sono sempre stato in giro nelle vie pubbliche e non mi avete catturato ed ora che volete fare ? O credete che non possa appellarmi a mio padre, che mi darebbe in mano più di duecento legioni di angeli ?" Quello è stato un sacrificio dovuto, con uno scopo, con un fine. Veramente se Gesù non fosse morto, neanche noi potremmo rivivere in futuro. Poi disse a Pilato "Tu non avresti autorità su di me se non ti fosse stata concessa dall'alto". Inoltre Gesù è risorto e tornerà, la seconda volta non come la prima, in quanto giudicherà a destra e a manca.