epico ha scritto:
Fino al 1982 se ne puo' discutere...ma dopo la vittoria mundial L ' Italia divenne il centro del mondo calcistico...
In realtà, tra il trionfo della nazionale e quello del dominio delle nostre squadre nelle coppe passò qualche anno: il VERO spartiacque fu la stagione 88/89, quando improvvisamente il Milan vince la coppa dei campioni, il Napoli la coppa UEFA e la Samp va in finale di coppa delle coppe contro il Barcellona.
L'anno precedente, tanto per dire, l'unica squadra che fece strada fu l'incredibile Atalanta di Mondonico che, giocando in B, arrivò veramente a un passo dalla finale di coppa delle coppe (a un quarto d'ora dalla fine era qualificata, poi prese 2 gol dal Malines, che poi vinse anche la finale....).
Gli anni di mezzo della decade erano quelli di Maradona che sbaglia il rigore decisivo al 1° turno a Tolosa e del Milan che perdeva in casa 2-1 col Waregem, della Juve che esce contro un mediocre Barcellona con Pacione che si mangia l'impossibile ecc. tanto è vero che fino all'88 portavamo due sole squadre in coppa uefa, perchè avevamo un ranking basso, mentre le altre nazioni ne portavano 3 o 4.
Subito dopo il mondiale l'unica squadra europea di livello che avevamo era la Juve (non è un caso che la nazionale dell'82 era costruita sul "blocco juve" + qualche innesto di qualità eccelsa come Antognoni, Conti, Tardelli, Oriali), che infatti vinse la coppa dei campioni all'Heysel, la coppa delle coppe e la supercoppa l'anno prima e ancora l'anno prima un'altra finale di coppa dei campioni persa ad Atene con l'Amburgo, al culmine di una cavalcata iniziata con la vittoria a Birmingham di cui avete parlato. Oltre alla Juve non c'era NULLA... c'era AL LIMITE solo la Roma il cui ciclo durò pochissimo e non seppe sfruttare l'occasione (che non capiterà mai più) di giocare la finale di coppa dei campioni in casa contro un Liverpool ormai in fase calante, peraltro dopo che l'unico avversario DECENTE incontrato prima della finale fu il Goteborg di Eriksson.
C'è anche un motivo di questo "gap" temporale tra il trionfo in Spagna e l'inizio dell'"epoca d'oro" nelle coppe: fino a pochi anni prima del mondiale c'era il blocco COMPLETO di acquistare stranieri... questo portò ad una eccezionale valorizzazione dei talenti italiani: solo dal 1980 ci fu una riapertura parziale con la possibilità di comprare UN SOLO straniero, poi portati a DUE proprio nell'"euforia" della vittoria in Spagna... Questi nuovi stranieri, complessivamente, ci misero un pò a ingranare nel nostro campionato, così duro, dove qualsiasi trasferta tipo Ascoli o Avellino poteva diventare un Vietnam.... Soltanto sul finire della decade ci fu la definitiva "europeizzazione" del nostro calcio, con l'apertura anche al TERZO straniero e anche, dobbiamo dirlo, con l'apertura PESANTE del portafoglio da parte dei presidenti (non è un caso che il Milan vince la coppa dei campioni quando arriva anche Rjikaard mentre l'anno prima vince lo scudetto ma in Europa perde 2-0 in casa contro l'Espanol e fatica anche al primo turno contro il Gijon e anche il Napoli vince la UEFA quando Alemao e Careca si aggiungono a Diego e a tutti gli altri).