ciccio graziani ha scritto:
Volevo apere il parere di Oldboy su queste celebri affermazioni di Hugo Meisl, il creatore del Wunderteam:
"Per noi continentali il Metodo è il giuoco di gran lunga più conveniente e più efficace è quello consistente nel creare sicure occasioni dì segnare attraverso combinazioni precise, intelligenti, abilmente intessute, scientemente elaborate, distìnte dalle "sciabolate " tirate a casaccio. Così non si perde di vista lo scopo principale di ogni partita di calcio, che è quello di dare un vincitore e un vinto: ma nello stesso tempo si arricchisce il giuoco di quella bellezza tecnica e di quel contenuto artistico che soddisfano ed addirittura entusiasmano lo spettatore".
Mi sembrano considerazioni molto ragionevoli e condivisibili, quelle del grande Meisl.
Nessuno dice che "
bellezza tecnica e contenuto artistico" siano cose da eliminare dal calcio, o da squalificare, anzi!...
Ben vengano, ci mancherebbe. Purché si raggiunga l'unico scopo previsto dal regolamento, che è quello di vincere. O di pareggiare, nei casi in cui basta il pari.
E purché l"aver giocato bene" non diventi un'attenuante per le sconfitte, o una scusa per attribursi vittorie morali.
Anzi: se si perde l'"aver giocato bene" non è un'attenuante, ma un'aggravante, non credi?
"Giocare bene" come sappiamo è un concetto soggettivo. Ma se lo intendiamo nel senso di avere un maggiore possesso palla, allora la squadra che ha perso non può certo vantarsene.
Perché vuol dire che ha tenuto il pallone per più tempo rispetto all'avversario, ma non è stata capace di usarlo per fare l'unica cosa che conta.
Se "giocare bene" vuol dire creare più palle-gol, stesso discorso.
Se la squadra che ha perso ha creato (e sbagliato) tante occasioni da rete, questa non è un'attenuante per la sua sconfitta, ma un'aggravante.
Il gol è il fine del gioco: se manca quello tutto il resto è stato vano.