Sì sì per carità non voglio trasformare - proprio io! - il DNA nel nuovo "sistema".
Il "DNA" è più una questione di scelte a monte e di impostazione di fondo, cioè porta a scegliere determinati giocatori, allenatori, moduli, approcci etc.. a favorire un certo modo di giocare.
La squadra di Guardiola che tanto celebriamo aveva comunque lacune difensive, in termini di stazza e per la capacità di variare spartito, però metteva in campo un mediano in difesa, un terzino ala, due centrocampisti di regia e a volte tre e tre punte, tutti tecnicamente dall'ottimo allo straordinario e tutti portati a costruire tantissimo il gioco, rischiando anche molto.
La Juve migliore - ad esempio quella di Lippi - per me non era molto da meno ma puntava su doti molto diverse e praticava comunque un calcio organizzato in modo diverso, se vogliamo più logico e razionale, aveva meno tecnica e fantasia in assoluto ma era più forte e cazzuta in determinati reparti e settori, mai avrebbe schierato una squadra come quella sopra con 6-7 giocatori offensivi e un approccio simile.
Infatti, ha subito meno batoste totali (i blackout dei catalani a volte sono imbarazzanti, dal 1994 al Bayern 2013 al PSG andata quest'anno) ma non ha raggiunto la stessa dimensione nei momenti magici, a mio avviso.