ldeldego ha scritto:
Accursio, secondo me sei stato un po' cattivello con Vieri. Una media gol che sfiora l'1 (quando trovava la forma, l'ho già specificato) in quella Serie A, è senza dubbio una cosa da grandissimi giocatori. I suoi numeri non li avevano neanche attaccanti molto più blasonati. Io preferisco riflettere su quel che gli offrivano quella Inter e quelle nazionali a livello di palle gol
Se analizzi i suoi gol a France '98, ti accorgerai che l'unico grande assist lo ha avuto da Baggio contro il Cile. I restanti gol, è andato a prenderseli, facendo a sportellate coi difensori avversari, con progressioni o incursioni da vero bomber. E comunque sia parliamo di 5 gol in 5 partite.
A Korea/Japan 2002, avevamo una grande nazionale a livello di nomi, ma che non fece gruppo, e i singoli fallirono mostrando solo arroganza, Totti in primis. Vieri uscì da questa mediocrità, segnando ancora 4 gol in 4 partite, più un altro regolarissimo, inspiegabilmente annullato contro la Croazia dimostrando di essere il miglior calciatore italiano, titolare inamovibile nonostante la concorrenza.
Se poi parliamo dell'Inter, che dire? Mai visto una squadra così poco propositiva sfiorare la vittoria del campionato. Fu Vieri a portarla prima, a una giornata dal termine, segnando a valanga. Se non faceva gol contro Juve e Milan, io guarderei anche a cosa gli offriva la squadra in queste partite, ossia quasi niente. Lo ricordo più volte sbracciarsi coi compagni, quasi sfiduciato. E comunque in quegli anni c'erano altre grandi squadre come Parma e Lazio alle quali segnò, parecchio e con grandi gol.
Se poi pensiamo che alla Lazio, pur giocando poco, segnò un gol strepitoso in finale di Coppa delle Coppe, un gol in ciascuno scontro diretto contro Fiorentina e Parma, mentre nella Champions League giocata con la Juventus timbrò il cartellino sia nei quarti che due volte in semifinale contro l'Ajax, capiamo quanta incidenza avesse il pessimo gioco dell'Inter sulla sterilità di Vieri in certi match.
Tirando le somme, per me resta uno dei centravanti più forti in assoluto tra il 1998 e il 2004, nonché il centravanti italiano più forte che ho visto, non potendo paragonarlo con gente come Rossi o Riva dei quali ho visto pochissime partite. Il suo unico vero limite, non era sul campo, qunto fuori dal campo, e credo che tutti sappiamo perchè.
Mi sono appena rivisto i gol di Francia 98, alcuni non li ricordavo bene, ma sostanzialmente il giudizio non cambia.
Sono gol realizzati usando principalmente il fisico, facendo a sportellate con i difensori avversari, cose che puoi fare contro difese non organizzatissime e piuttosto sprovvedute, ma contro grandi squadre fai molta fatica e infatti contro la Francia non vide boccia.
Rispecchia perfettamente il paradigma della carriera di Vieri: grande contro le piccole e piccolo contro le grandi.
Un suo coetaneo, Pippo Inzaghi, sebbene ancora meno dotato di lui tecnicamente e con numeri realizzativi inferiori, per me gli sta davanti tranquillamente.